Atlante Farnese: differenze tra le versioni
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== Descrizione ==
[[File:MAN Atlante retro 1040575.JPG|thumb|La scultura vista da dietro]]
La scultura, visitabile nel salone della meridiana, all'interno del [[Museo Archeologico Nazionale di Napoli]], raffigura [[Atlante (mitologia)|Atlante]] affaticato nel reggere il globo celeste sulle sue spalle.
La particolarità della sfera celeste è data dal fatto che è idealmente vista dall’esterno, quindi con le costellazioni rovesciate, rispetto alle raffigurazioni usuali, che sono geocentriche.
Gli elementi geometrici sono resi a rilievo: si riconoscono l’equatore, i tropici e i cerchi boreale e australe.
L'Atlante Farnese possiede la più antica ed una delle più complete raffigurazioni delle costellazioni. Infatti, il 10 gennaio 2005, Bradley E. Schaefer, astrofisico della ''[[Louisiana State University]]'' a [[Baton Rouge]] in un convegno dell'''[[American Astronomical Society]]'' tenutosi a [[San Diego]] in [[California]]<ref>[[American Astronomical Society|AAS]], talk 44.02 del 10 gennaio 2005, [http://www.phys.lsu.edu/farnese/abFarneseAAS.pdf Abstract]</ref> ha rilevato le configurazioni delle costellazioni presenti sul globo dell'Atlante Farnese ricostruendo la posizione occupata dalle costellazioni nel cielo osservate da [[Ipparco di Nicea]], nel [[129 a.C.]] circa. Il risultato ha evidenziato un'ottima coincidenza tra le previsioni astronomiche moderne e le posizioni rilevate dall'Atlante Farnese che lo hanno indotto a individuare nel famoso e perduto catalogo di Ipparco la fonte a cui aveva attinto lo scultore dell'epoca.<ref>Bradley E. Schaefer. ''[http://www.phys.lsu.edu/farnese/JHAFarneseProofs.pdf The epoch of the constellations on the Farnese Atlas and their origin in Hipparchus's lost catalogue]'' ([[PDF]]) in ''Journal for the history of astronomy'', XXXVI (2005), pp. 167–196 ([http://www.phys.lsu.edu/farnese/JHAFarneseProofs.htm Versione HTML]) {{en}}.</ref>▼
Sulla sfera sono rappresentati in tutto 43 simboli delle costellazioni: lungo la fascia ellittica si riconoscono i dodici segni zodiacali, con la costellazione dell’Ariete nel punto equinoziale, corrispondente alla situazione astronomica del IV secolo a.C.; poi ci sono 17 costellazioni nell’emisfero boreale e 14 in quello australe.
▲L'Atlante Farnese di conseguenza possiede la più antica ed una delle più complete raffigurazioni delle costellazioni. Infatti, il 10 gennaio 2005, Bradley E. Schaefer, astrofisico della ''[[Louisiana State University]]'' a [[Baton Rouge]] in un convegno dell'''[[American Astronomical Society]]'' tenutosi a [[San Diego]] in [[California]]<ref>[[American Astronomical Society|AAS]], talk 44.02 del 10 gennaio 2005, [http://www.phys.lsu.edu/farnese/abFarneseAAS.pdf Abstract]</ref> ha rilevato le configurazioni delle costellazioni presenti sul globo dell'Atlante Farnese ricostruendo la posizione occupata dalle costellazioni nel cielo osservate da [[Ipparco di Nicea]], nel [[129 a.C.]] circa. Il risultato ha evidenziato un'ottima coincidenza tra le previsioni astronomiche moderne e le posizioni rilevate dall'Atlante Farnese che lo hanno indotto a individuare nel famoso e perduto catalogo di Ipparco la fonte a cui aveva attinto lo scultore dell'epoca.<ref>Bradley E. Schaefer. ''[http://www.phys.lsu.edu/farnese/JHAFarneseProofs.pdf The epoch of the constellations on the Farnese Atlas and their origin in Hipparchus's lost catalogue]'' ([[PDF]]) in ''Journal for the history of astronomy'', XXXVI (2005), pp. 167–196 ([http://www.phys.lsu.edu/farnese/JHAFarneseProofs.htm Versione HTML]) {{en}}.</ref>
== Note ==
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