Queste concezioni acquistano un valore centrale e fondante non solo nelle arti, ma anche nelle correnti filosofiche e soprattutto [[esoterismo|esoteriche]] come quelle facenti capo alla società segreta medioevale detta dei [[Rosa CroceRosacroce|Rosacroce]], a cui sarebbe appartenuto lo stesso [[Leonardo da Vinci|Leonardo]]:<ref>Paolo Chinazzi, ''Gli ordini cavallereschi: Storie di confraternite militari'', pag. 186, Edizioni Univ. Romane, 2013.</ref> il mondo era considerato come un [[organismo]] umano in grande, e l'uomo come un mondo in piccolo; da qui, la convinzione che a qualunque modificazione di uno dei due mondi dovessero corrispondere modificazioni nell'altro. Il simbolo stesso dei Rosacroce, costituito dai [[4 (numero)|quattro]] angoli della [[croce]] vivificata dalla rosa, si presenta come una sintesi di tutte le possibili realtà e dimensioni esistenti nell'universo.<ref>Paul Sedir, ''Il segreto dei Rosa-Croce '', parte II, cap. 1, Gherardo Casini Editore, 2015.</ref>