Palazzo Frizzoni: differenze tra le versioni
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La [[Fiera di Sant'Alessandro|fiera di sant'Allessandro]] aveva una valenza economica non indifferente, tanto da attirare comercianti anche dall'estero, Bergamo inoltre nella sua posizione strategica tra Milano e Venezia era un luogo di intersi commerci principalmente di tessuti.
Nell'anno [[1770]], il giovane Antonio Frizzoni, proveniente dal [[Cantone dei Grigioni]]e appartenente alla [[chiesa evangelica]]<ref>{{cita web|url=http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Frizzoni|titolo=Frizzoni EFL-Società storica lombarda|editore=
Affittò nel 1793 uno stabile nella contrada di san Bernardino, e nel 1800 si mise in società con il più importante commerciante svizzero presente in città: Ambrogio Zavaritt, sposando nel 1802 Catterina Irmel anche lei svizzera dalla quale ebbe tre figli: Antonio, Giovanni Leonardo e Federico. Nel medesimo anno lasciò l'immobile in affitto per acquistarne uno da un certo Scandolera -anche lui svizzero - in
Frizzoni, come di tanti altri
[[File:Palazzo Frizzoni-soffitto scalone interno.jpg|thumb|Palazzo Frizzoni-soffitto scalone interno]]
=== Antonio Frizzoni (1804-1876) ===
Il primogenito, Antonio junior, ottemperando ai desideri testamentari del padre, chiese la licenza di costruzione per un nuovo palazzo mentre Bergamo aveva incaricato [[Giuseppe Cusi]] alla realizzazione dello studio per un nuovo piano [[Urbano|urbanistico]] con la edificazione di una nuova porta,
Il progetto di riedificazione e ristrutturazione di questi immobili, presentato da Rodolfo Vantini venne accolto favorevolmente dal Frizzoni, i lavori iniziarono nel [[1836]] con la distruzione delle due chiese di Santa Lucia e Sant'Agata delle quali rimane un dipinto ad acquarello e una stampa conservati nella [[Biblioteca Angelo Mai]]. Il palazzo verrà terminato nel 1841<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BG020-00724/|titolo =Palazzo Frizzoni Bergamo|editore =Lombardia Beni culturali|accesso =5 luglio 2016}}</ref> e un documento descrive l'immobile e il giardino stimandone il valore in 329.924,00 [[Lira del Lombardo Veneto|lire austriache]] e indicandone come unico proprietario Antonio Frizzoni junior che aveva avuto solo l'anno precedente il grave lutto della morte del quarto figlio e della giovane moglie, Ursula Ganzoni, di parto<ref>{{cita|Carullo|p 37}}</ref>. Il Vantini seguì non solo la costruzione ma anche gli arredi interni del palazzo, arredi che richiesero un intervento di dieci anni con pitture e stucchi di Simone Quirino Salvatoni con ile del figlio Giovanni Battista<ref>{{cita|Carullo|p 39}}</ref>.
Durante i moti [[Cinque giornate di Milano|antiaustriaci]] il palazzo venne occupato dai feriti e dai combattenti, e quando gli austriaci minacciarono di bombardare la città dopo essersi ritirati alla [[Rocca di Bergamo|Rocca]], fu Giovanni Leonardo Frizzoni, che parlava il tedesco, a trattare un accordo ma venne preso in ostaggio, rimanendo prigioniero fino al 23 marzo quando le truppe occupanti lasciarono la città. Giovanni Leonardo morì l'anno
Con il formarsi del Regno d'Italia, Antonio Frizzoni junior venne eletto nel primo consiglio comunale e rimane fino alla sua morte occorsa l'anno seguente, ma un membro della famiglia Frizzoni fece sempre parte del consiglio comunale di Bergamo<ref>{{cita|Carullo|p 40}}</ref>.
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=== Enrico Frizzoni ===
La famiglia negli anni successivi la morte di Antonio, ebbe alcune disgrazie, che obbligarono a passaggi di proprietà e successione tra i nipoti, il figlio Enrico, unico maschio rimasto, nel [[1927]] ritirò dagli eredi del fratello la loro parte del palazzo divenendo l'unico proprietario, e il 3 marzo del medesimo anno
== La sede del comune ==
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