Aleksandr Pičuškin: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Della sua infanzia e adolescenza si sa ben poco, anche perché ne trascorse buona parte in un centro per la salute mentale. Le notizie riprendono quando, nel 1992, conobbe a scuola un ragazzo, Michail Odijčuk, che presto diventò suo grande amico. I due un giorno progettarono un omicidio, ma il giorno prestabilito Michail ebbe delle remore si rifiutò di compierlo. Aleksandr, per paura che potesse confessare il progetto a qualcuno, lo uccise: fu il suo primo omicidio<ref name="LaTelaNera.it"/>.
=== Il serial killer della
10 anni dopo, nel 2002, Pičuškin tornò a uccidere. Secondo la sua futura deposizione, uccideva per un progetto che definiva “grandioso”: uccidere e segnare per ogni vittima una croce sulle caselle di una scacchiera che possedeva; una volta segnate tutte le 64 caselle, avrebbe portato a termine il progetto. Il luogo dove tutti gli omicidi si consumarono fu il parco di Biza a [[Bitcevskij]], località situata vicinissimo a [[Mosca (Russia)|Mosca]].
Le vittime venivano avvicinate con una scusa (un sorso di vodka o la richiesta di una spalla amica su cui piangere la morte dell'amato cane). Dopo aver conquistato la loro fiducia, ed eventualmente brindato, uccideva la vittima colpendola in testa con la bottiglia stessa o con un martello. Solitamente la colpiva mentre era girata, così
=== La fine ===
Nel 2006 venne arrestato una transessuale, che venne accusato di alcune sparizioni nel parco di Biza e nella cui borsetta venne rinvenuto un martello. Adirato nel vedere la sua opera attribuita ad una transessuale e spinto dall'egocentrismo, Pičuškin mise a punto un piano per farsi arrestare, rinunciando all'idea di uccidere le 64 persone. Il 14 giugno invitò
▲Adirato nel vedere la sua opera attribuita ad una transessuale e spinto dall'egocentrismo, Pičuškin mise a punto un piano per farsi arrestare, rinunciando all'idea di uccidere le 64 persone. Il 14 giugno invitò fuori a cena una collega, chiamata Marina Moskalëva; prima si accertò che avesse avvertito il figlio della sua uscita; poi la uccise a martellate nel parco di Biza, senza occultare il corpo in modo che venisse subito rinvenuto. Il figlio infatti denunciò la scomparsa della madre alla polizia il giorno successivo. Poco dopo gli agenti trovarono il cadavere sfigurato nel parco. Pičuškin, trovato dai poliziotti il 16 giugno, minacciò di suicidarsi, cosa che rese il suo arresto molto più difficoltoso<ref name="LaTelaNera.it"/>. Catturato, venne fatto confessare dall'ispettore Isakandar Glimov.
=== Confessione ===
Nella lunga confessione, che venne anche trasmessa in televisione, Aleksandr Pičuškin affermò davanti ad un investigatore di essere l'assassino del parco di Biza,
=== Il processo ===
Pichushkin fin dall'inizio fu riconosciuto in grado di intendere e di volere
== Note ==
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