Federazione italiana dell'Associazione internazionale dei lavoratori: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
citazioni |
citazioni |
||
Riga 10:
Nel settembre 1871, nell'impossibilità di tenere il previsto congresso, si tenne a Londra una conferenza dell'Internazionale in cui, anche grazie alla scarsa presenza di delegati bakuninisti impossibilitati a intervenire a causa degli eventi francesi, venne approvata una risoluzione favorevole alla creazione di partiti politici. Contro queste deliberazioni nel novembre 1871 i delegati della [[Federazione del Jura|''Fédération Jurassienne'']] e alcuni espatriati si riunirono a [[Sonvilier]] e approvarono una circolare in cui accusavano [[Marx]] di voler "introdurre nell'Internazionale lo spirito autoritario" attraverso una rigida centralizzazione<ref>{{cita|Woodcock|p. 156-157}}.</ref> .
<ref>{{cita|
==La Conferenza di Rimini==
L'atto ufficiale di costituzione della Federazione italiana dell'Associazione italiana dei lavoratori avvenne con la [[Conferenza di Rimini]] (4-6 agosto 1872). Erano presenti delegati di 21 sezioni e varie altre avevano fatto pervenire la loro adesione.<<ref>{{cita|Manacorda|p. 109-112}}.</ref>.<br>
Tra i delegati presenti: [[Carlo Cafiero]], che presiedette la conferenza, [[Andrea Costa]] che ne fu il segretario, [[Errico Malatesta]], Saverio Friscia, Tito Zanardelli, [[Giuseppe Fanelli]] , Lodovico Nabruzzi, [[Celso Ceretti]], [[Paride Suzzara Verdi]]<ref>
La Conferenza accettò in pieno le posizioni bakuniniste, adottando una organizzazione decentrata, stigmatizzò la decisione del Consiglio generale dell'Internazionale di convocare il prossimo Congresso a [[L'Aja]] considerandolo come un evidente tentativo di ostacolare la partecipazione dei sostenitori di Bakunin (che avevano i loro punti di forza nell'Europa meridionale) allo scopo di imporre all'associazione una svolta autoritaria e centralistica. la Conferenza deliberò quindi di rompere ogni rapporto con il Consiglio generale di Londra e di convocare un "congresso antiautoritario" a Neuchâtel <ref>{{cita|Manacorda|p. 112-113}}.</ref>.<br>
==Sviluppo e repressione==
Il congresso si tenne effettivamente a [[Congresso Internazionale di Saint-Imier|Saint-Imier]] (15-16 settembre 1872) determinando la definitiva scissione dell'Internazionale in due tronconi e la nascita della cosiddetta ''Internazionale antiautoritaria''<ref>{{cita|Woodcock|p. 215-223}}.</ref>.<br>
In Italia l'Internazionale ebbe rapido sviluppo, ma si trovò a scontrarsi contro la repressione statale, preoccupata per il diffondersi di scioperi ed agitazioni e per le parole d'ordine rivoluzionarie agitate dall'associazione. Il successivo congresso avrebbe dovuto tenersi il 15 marzo 1873 a [[Mirandola]] ma la polizia intervenne proibendo la riunione ed arrestando i principali organizzatori, tra cui [[Celso Ceretti]] e vari delegati. Nonostante tutto i delegati di 150 sezioni si riunirono clandestinamente a Bologna. Ia sera del 16 marzo la polizia fece irruzione nella sede bolognese della federazione procedendo a ulteriori arresti (tra cui Malatesta, Cafiero e Costa) ma il congresso riuscì comunque a concludere regolarmente i suoi lavori il giorno successivo <ref>
==La propaganda del fatto==
Riga 30:
* {{cita libro|autore=Gastone Manacorda|titolo=Il movimento operaio italiano attraverso i suoi congressi. Dalle originialla formazione del Partito socialista (1853-1892)|volume=|città=Roma|editore=Editori riuniti|anno=1973|cid=Manacorda}}
* {{cita libro|autore=George Woodcock|titolo=L'Anarchia. Storia delle idee e dei movimenti libertari|volume=|città=Milano|editore=Feltrinelli|anno=1973|cid=Woodcock}}
* {{cita libro|autore=Giampietro Berti|titolo=Errico Malatesta e il movimento anarchico italiano e internazionale (1872-1932)|volume=|città=Milano|editore=FrancoAngeli|anno=2003|cid=Berti}}
* Dizionario biografico degli anarchici italiani,voce , Pisa, BFS, 2003;
|