Autostrada A24 (Italia): differenze tra le versioni
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Il tracciato ha una lunghezza complessiva di 166,5 [[chilometro|km]],<ref name="stradadeiparchi">{{cita web|url=http://www.stradadeiparchi.it|titolo=Strada dei Parchi|accesso=1º settembre 2011}}</ref> di cui 159,2 dal [[Grande Raccordo Anulare]] di Roma a fine autostrada nei pressi di Teramo<ref name="stradadeiparchi" /> (prosecuzione sulla superstrada [[strada statale 80 racc di Teramo|SS 80 Dir.]]), gli altri 7,3 km dal GRA fino all'immissione sulla [[tangenziale Est di Roma]]. Il chilometro 0 è dunque posto all'intersezione con il GRA<ref>Tale suddivisione, apparentemente illogica, si deve al fatto che il tracciato inizialmente inaugurato terminava sul GRA. Il tronco di penetrazione urbana verso Roma fu aggiunto in seguito, dopo alcuni anni.</ref> e le progressive chilometriche sono da qui calcolate, sia verso Teramo che verso Roma.
Il tracciato si sviluppa su un territorio quasi completamente [[collina]]re e [[montagna|montano]], dall'[[orografia]] complessa. Per questo motivo l'autostrada richiese l'adozione di ardite soluzioni di ingegneria, con estesi tratti a mezza costa e in [[viadotto|viadotto,]] e 42 [[galleria (ingegneria)|gallerie]] (di cui 4 più lunghe di 4 km);<ref name="stradadeiparchi" /> è da segnalare soprattutto il duplice [[traforo del Gran Sasso]], la cui lunghezza (10,174 km il tunnel settentrionale, 10,175 km quello meridionale)<ref>{{Cita web|autore = Strada dei Parchi|url = http://www.stradadeiparchi.it/dinamico/193/azienda/il-traforo-del-gran-sasso.html|titolo = Il traforo del Gran Sasso|accesso = 10 luglio 2014|editore = Strada dei Parchi|data = 10 luglio 1974}}</ref> gli vale il primato di galleria stradale a doppia canna più lunga d'[[Europa]],<ref name="stradadeiparchi" /> oltre che galleria stradale più lunga d'Italia fra quelle interamente in territorio nazionale.<ref name="stradadeiparchi" />
Assieme alla [[Autostrada A25 (Italia)|A25]], rispose all'esigenza di fornire un collegamento veloce e affidabile tra la capitale e le regioni centro-orientali della penisola; fino ad allora, la naturale suddivisione imposta dalle più alte vette dell'[[Appennino]] aveva reso gli spostamenti tra i due mari difficoltosi, lenti e insidiosi. La A24 pose dunque fine allo storico isolamento dell'[[Abruzzo]] dalle regioni tirreniche, e risulta essere tuttora il collegamento più rapido e breve tra [[Tirreno]] e [[Adriatico]]; fino al suo completamento, le comunicazioni avvenivano principalmente attraverso la [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria]], la [[Strada statale 4 Via Salaria]] e la [[Strada statale 3 Via Flaminia]].
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== Storia ==
La storia della A24 ebbe inizio nel [[1960]], quando fu costituita la ''Società Autostrada Roma-Civitavecchia'' (S.A.R.C.).<ref name="stradadeiparchistoria">{{Cita web|autore = Strada dei Parchi|url = http://www.stradadeiparchi.it/dinamico/194/azienda/la-nostra-storia.html|titolo = Storia di Strada dei Parchi|accesso = 14 luglio 2014|editore = |data = 14 luglio 2014}}</ref> Nel [[1961]], il nome mutò in ''Società Autostrade Romane S.p.A.'';<ref name=stradadeiparchistoria/> nel [[1963]] la S.A.R. ottenne dall'[[ANAS]] la delibera relativa alla costruzione di un'autostrada tra Roma e la costa adriatica, servendo anche come collegamento trasversale tra [[Autostrada A1 (Italia)|l'autostrada del Sole]] e quella [[Autostrada A14 (Italia)|Adriatica]]. Per la sua realizzazione, furono valutati vari percorsi. Nelle intenzioni originali, era previsto un singolo attraversamento degli Appennini per la via più semplice, ovvero via [[Torano (Borgorose)|Torano]], [[Avezzano]], [[Popoli (Italia)|Popoli]] e la valle del fiume [[Aterno-Pescara]] (quella che poi divenne la A25). Un'altra ipotesi propendeva sempre per un singolo tracciato via Torano, L'Aquila e infine Pescara, con una diramazione per Avezzano. Il collegamento con Teramo sarebbe stato realizzato con una superstrada che da L'Aquila avrebbe percorso un tracciato parallelo alla [[Strada statale 80 del Gran Sasso d'Italia|Strada Statale 80]], con galleria di valico presso il [[Passo delle Capannelle]].<ref>{{Cita web|autore = Giancarlo De Risio|url = http://www.aquilatv.it/news/1684-non-fu-soltanto-oro-l-abruzzo-di-gaspari.html|titolo = Non fu soltanto oro l'Abruzzo di Gasparri|accesso = 22 luglio 2014|editore = Aquila TV|data = 20 luglio 2011}}</ref>
Alla fine, si scelse di costruire due diramazioni, via Torano, che costituiscono gli attuali percorsi della A24 e A25.<ref name="stradadeiparchistoria" /> Da più parti giunsero forti critiche<ref>{{Cita web|autore = L'Unita'|url = http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1973_08/19730823_0005.pdf&query=autostrada%20roma%20aquila|titolo = Traforo del Gran Sasso: un'opera superflua per I'autostrada nata in campagna elettorale|accesso = 13 luglio 2014|editore = |data = 23 agosto 1973}}</ref> e ci si interrogò sulla reale necessità di costruire due rami sostanzialmente paralleli a una distanza in linea d'aria di circa 35–40 km. La stampa dell'epoca<ref>{{Cita web|autore = Filiberto Dani|url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1109_01_1975_0223_0009_21419331/|titolo = Gran Sasso: sotto il traforo passano aspre liti e miliardi|accesso = 21 luglio 2014|editore = La Stampa|data = 27 settembre 1975}}</ref> evidenziò come tale scelta si prospettasse avventata, sia per gli altissimi costi correlati, sia per il fatto che l'atteso volume di traffico non giustificava due tracciati di tale vicinanza, e motivò tale scelta come una sorta di "compromesso" da parte delle due correnti avverse della [[Democrazia Cristiana]] (capeggiate da [[Lorenzo Natali]] e [[Remo Gaspari]]) che all'epoca si spartivano il governo della regione.
Il ramo settentrionale, in particolare, prevedeva un percorso più diretto di quello che si ipotizzava ricalcasse la Statale 80, ma ambizioso e particolarmente complesso dal punto di vista infrastrutturale: per consentire l'attraversamento degli Appennini, furono necessari numerosissimi viadotti e gallerie, in particolare il doppio [[traforo del Gran Sasso]], un'opera complessa, costosa e controversa. I lavori, approvati nel 1964<ref name=":0">{{Cita web|url=http://nuovacultura.it/catalogo/laquila-labruzzo-storia-ditalia/|titolo=L’Aquila e l’Abruzzo nella storia d’Italia {{!}} Edizioni Nuova Cultura|lingua=IT|accesso=2016-07-26}}</ref> e iniziati nel 1967,<ref name=":0" /> richiesero 16 anni per il primo traforo (più altri 9 per il secondo), costarono molto più delle stime originarie e furono funestati da numerosi imprevisti e incidenti fatali, con
La denominazione della concessionaria cambiò nuovamente nel [[1965]] in ''Società Autostrade Romane ed Abruzzesi (S.A.R.A.)'',<ref name=stradadeiparchistoria/> mantenuta fino al 2000 quando assunse la denominazione corrente di ''[[Strada dei Parchi (azienda)|Strada dei Parchi S.p.A]].<ref name=stradadeiparchistoria/> ''che da tale anno la gestisce, unitamente alla [[Autostrada A25 (Italia)|A25]].
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L'apertura al traffico dell'autostrada avvenne in diverse fasi, attraverso un arco temporale di circa 40 anni:
[[File:A24-Sodera.jpg|thumb|A24, direzione Teramo, galleria Sodera]]
* la tratta Roma GRA - [[Castel Madama]] venne aperta al traffico il 10 luglio [[1969]];<ref name="lotsberg">{{Cita web|autore = Eugenio A. Merzagora|url = http://www.lotsberg.net/data/italia/autostrade.html|titolo = Autostrade in Italia|accesso = 14 luglio 2014|editore = |data = 14 luglio 2014}}</ref>
* la tratta Torano - L'Aquila ovest venne aperta al traffico il 14 settembre 1969;<ref name="lotsberg" />
* la tratta Castel Madama - [[Torano di Borgorose|Torano]] (che completò il collegamento tra Roma e L'Aquila) venne aperta al traffico il 18 luglio [[1970]];<ref name="lotsberg" />
* la tratta L'Aquila ovest - L'Aquila est (quest'ultima denominata in principio ''San Giacomo'') venne aperta al traffico il 31 dicembre [[1975]];<ref name="lotsberg" />
* la tratta L'Aquila est - [[Assergi]] venne aperta al traffico il 17 ottobre [[1979]];<ref name="lotsberg" />
* la tratta Assergi - [[Villa Vomano]] (a singola carreggiata), comprendente il primo dei due tunnel sotto il Gran Sasso, venne aperta al traffico il 1º dicembre [[1984]].<ref name="lotsberg" /><ref name="Repubblica1">{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/12/01/gran-sasso-apre-il-traforo.html?ref=search|titolo=Gran Sasso, apre il traforo|accesso=1º settembre 2011}}</ref> In quel periodo l'uscita [[San Gabriele (santuario)|San Gabriele]] - [[Colledara]] era usufruibile solamente per chi
* nel [[1986]] venne aperto - a una carreggiata - il tratto Villa Vomano - Val Vomano, comprendente il viadotto sul fiume Vomano; in questa zona inizialmente era previsto un solo svincolo, ma si pensò di realizzarne due per un veloce collegamento tra Teramo e i paesi della val Vomano;
* la tratta Val Vomano - Teramo venne aperta al traffico (a singola carreggiata) il 24 maggio [[1989]].<ref name="lotsberg" /> L'evento fu salutato positivamente dagli abitanti del capoluogo, i quali potevano ora recarsi nella valle del Vomano senza utilizzare il tracciato della [[Strada Statale 81]] (collinare e poco agevole), e inoltre andare al Santuario di San Gabriele senza passare per [[Montorio al Vomano]] e la tortuosa strada di [[Tossicia]]. In un secondo momento venne aperta la seconda carreggiata relativa solamente alla galleria ''Collurania'', sotto l'omonimo [[osservatorio di Collurania|osservatorio]], con una stretta curva al termine del viadotto ''Sant'Antonio'' che solo in un secondo momento venne resa più agevole;
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