Piazza Savoia: differenze tra le versioni

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In previsione dei nuovi ampliamenti della città (che avverranno però solo nel [[1620]]), la fortificazione della Porta Segusina fu definitivamente abbattuta nel [[1585]], per dare vita alla semplice Piazzetta Segusina (o Susina).
 
Nel [[1713]], con il terzo ampliamento della città di [[Torino]], [[Michelangelo Garove]] disegnò la pianta quadrata di quella che diventerà l'attuale piazzetta. La piazzettaEssa doveva essere circondata da eleganti palazzi signorili, e i più importanti, ad oggi, rimangono:
* a nord un'ala del Palazzo Martini di Cigala, elegante edificio attribuito al celebre architetto Filippo Juvarra|Juvarra]] (il quale prese in mano il progetto del Garove, nel frattempo deceduto) e lo fece erigere nel [[1716]] per conto del presidente del Senato Carlo Francesco Martini Cortesia, Conte di Cigala.
* a sud un'ala del [[Palazzo Saluzzo di Paesana|Palazzo Baldassarre Saluzzo di Paesana]], senatore del [[Regno di Sardegna|Regno]] che lo fece erigere dall'architetto Giacomo Plantery nel [[1717]], lungo via della Consolata fino a via Dora Grossa (attuale (attuale [[Via Garibaldi (Torino)|via Garibaldi]]), in direzione dei Giardini della [[Cittadella di Torino|Cittadella militare]] (oggi attuale Piazza Arbarello). Il palazzo, oltre che a dareconferire uno stile elegante e signorile all'isolato, fu dotato di misteriosi cunicoli sotterranei e passaggi segreti, in collegamento con le altre corti e chiese.
 
===Il nome francese===
Quando nel [[1796]] lo stato sabaudo vacillò, e il re [[Carlo Emanuele IV di Savoia]] venne costretto all'esilio (8 dicembre [[1798]]), i francesi giunsero in città e, tra i primi provvedimenti, vi fu anche quello di mutare i nomi delle strade e delle piazze; Piazza Susina non fece eccezione e, negli anni dell'occupazione prima giacobina e poi napoleonica, si chiamò ''Place de France''.<ref>{{cita libro|Alberto|Viriglio|Torino Napoleonica|editore=Viglongo|città=Torino|anno=1905|p=22|isbn=no}}</ref>