Filosofia: differenze tra le versioni
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La definizione di '''filosofia''' rimane un problema filosofico di per se stesso, ed al solo scopo di introdurne il concetto (precisando che una visione più completa del variegato panorama offerto da questa parola e più fedele alla sua storia, che vanta origini antichissime, potrà venir fuori soltanto dalla lettura di tutto quello che segue), possiamo dire che si tratta dello studio del significato e della giustificazione della conoscenza del più generale, od universale, aspetto delle cose, uno studio che viene compiuto formulando linguisticamente i problemi, offrendone la soluzione e giustificandola, ed usando procedure argomentative rigorose. Essa è inoltre lo studio dei principî primi e delle ragioni ultime.
Per semplificare, potremmo dire che questa è la visione
Per contro, la filosofia non rinchiude l'uomo in un [[egotismo]] maniacale: essa, che parte dall'indagine della realtà nella quale l'uomo è immerso (l'antichità non conosce ancora neanche quella separazione tra soggetto e oggetto, tipica della modernità, che rende l'uomo estraneo al suo ambiente circostante), si pone come obiettivo l'indagine di
Al di là di queste considerazioni di ordine storico, ancora oggi la filosofia studia la formazione di concetti come quello dell'[[esistenza]], del [[Bene (filosofia)|bene]], della [[conoscenza]], e della [[bellezza]], e cerca di rispondere a domande come ''Cos'è il bene?'', o ''Come è possibile conoscere''?. Fra i più famosi filosofi troviamo [[Socrate]], [[Platone]], [[Aristotele]], [[Plotino]], [[Tommaso d'Aquino]], [[Cartesio]], [[John Locke]], [[Immanuel Kant]], [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]], [[Arthur Schopenhauer]], [[Friedrich Nietzsche]], [[Edmund Husserl]], [[Martin Heidegger]], [[Ludwig Wittgenstein]], [[Voltaire]].
Originariamente, "filosofia" significava "l'amore per la saggezza". "Philo-" deriva dalla parola greca <i>philein</i>, che significa amore, e "-sofia", dal greco <i>sophia</i>, o saggezza. Pare che l'introduzione del termine "filosofia" sia da attribuire al pensatore greco [[Pitagora]], che avrebbe coniato questo termine per indicare la 'ricerca' del sapere da parte dell'uomo, dunque philo-sophos (mentre solo gli dei possederebbero pienamente la sofia)(vedi [[Diogene Laerzio]]: "De vita et moribus philosophorum", I, 12; [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]: "Tusculanae disputationes", V, 8-9). Questa attribuzione è certamente basata su un brano di un libro perduto di [[Eraclide Pontico]], discepolo di [[Aristotele]]. È una delle note leggende pitagoriche di questo tempo. Di fatto il termine "filosofia" non venne usato molto prima di [[Platone]]. Il termine "filosofo" sostituisce il termine "sofista" (da ''sophoi''), usato all'epoca di Socrate per descrivere gli insegnanti di [[retorica]] a pagamento, le cui tecniche oratorie erano molto richieste dalla classe politica rampante della [[democrazia ateniese]], che ben sapeva quanto le parole possono convincere il popolo più delle azioni. Per il fatto che questi insegnanti accettassero denaro come compenso del loro insegnamento filosofico (cosa da cui tutti gli altri filosofi prendevano le distanze, accettando solo per sopravvivere offerte modestissime da parte degli allievi), oltre che per il metodo (basato spesso su sottigliezze linguistiche – cfr. [[eristica]] - finalizzate alla vittoria sull'interlocutore piuttosto che al genuino incontro filosofico), essi erano spesso mal visti (uno dei più famosi di essi [[Protagora]], venne addirittura esiliato per le sue affermazioni
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I filosofi dividono la lunga storia della filosofia occidentale in [[filosofia antica]], [[filosofia medioevale]], [[filosofia moderna]] e [[filosofia contemporanea]]. La [[filosofia antica]] è dominata da tre filosofi: [[Socrate]], [[Platone]] e [[Aristotele]].
La [[Filosofia Medievale]] costituisce un imponente ripensamento dell'intera tradizione classica sotto la spinta delle domande poste dai tre grandi monoteismi. I nomi
La [[Filosofia Moderna]] si estende dal 1600 fino al 1900 circa, e fra i [[Primi Filosofi Moderni]] i
Nella [[Filosofia del ventesimo secolo]] i filosofi europei e americani hanno preso strade diverse. La cosiddetta [[Filosofia Analitica]], con [[Bertrand Russell]], [[G. E. Moore]], e [[Ludwig Wittgenstein]], si sviluppo' soprattutto a [[Oxford]] e [[Cambridge]], dove si riunirono anche gli empiristi logici emigrati dalla Germania e dall'Austria (ad esempio [[Rudolf Carnap]]) e altri studiosi americani (come [[W. V. Quine]], [[Donald Davidson]], e [[Saul Kripke]], o comunque di lingua inglese (per esempio [[A. J. Ayer]]).
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