Vera Croce: differenze tra le versioni

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'''Vera Croce''' è il nome dato alla [[croce]] sulla quale, secondo i [[Vangeli]], [[Gesù]] fu [[crocefissione|crocifisso]].
[[Immagine:Konstantin & Helena.jpg|thumb|[[Costantino I]], [[Elena (madre di Costantino)|Elena]] e la Vera Croce]]
La '''Vera Croce''' è il nome dato alla [[croce]] sulla quale, secondo la tradizione [[cristiana]], [[Gesù]] fu [[crocefissione|crocifisso]]. Una delle varie leggende medioevali (la [[Leggenda della Vera Croce]]) narra che essa fu costruita utilizzando l'[[Albero di Jesse]] (padre di [[Davide (Bibbia)|Re David]]), che è identificato con l'[[Albero della Vita]] che creceva nel [[Giardino dell'Eden]].
 
Secondo la tradizione cristiana, la Vera Croce venne ritrovata a [[Gerusalemme]] nel [[IV secolo]] e ivi conservata fino al [[1187]], quando andò perduta. In diversi luoghi tuttavia si conservano dei frammenti che provenirebbero da essa.
Secondo [[san Cirillo di Gerusalemme]], ''"l'intero mondo abitato è pieno delle reliquie del legno della Croce.''"
 
==Storia==
==La ricerca della Vera Croce==
[[Immagine:Konstantin & Helena.jpg|thumb|300px|[[Costantino I]], [[Elena (madre di Costantino)|Elena]] e la Vera Croce]]
 
===La ricerca della Vera Croce===
[[Eusebio di Cesarea|Eusebio]] descrive nella sua ''Vita di Costantino'' [http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-01/Npnf2-01-29.htm#P7646_3165242] come il luogo del [[Santo Sepolcro]], in origine luogo di culto per la comunità cristiana di [[Gerusalemme]], fosse stato interrato e come vi fosse stato costruito sopra un tempio di Venere — sebbene Eusebio non dica molto altro, questo atto faceva probabilmente parte del progetto di ricostruzione di Gerusalemme col nome di [[Aelia Capitolina]] del [[135]] (ordinato da [[Adriano (imperatore)|Adriano]] in seguito alla distruzione della città a causa delle rivolte del [[70]] e della ribellione del [[132]]–[[135]] di [[Bar Kochba]]). In seguito alla sua conversione al [[Cristianesimo]], l'imperatore [[Costantino I]] ordinò, nel [[325]]–[[326]] circa, che il sito fosse riportato alla luce e incaricò san [[Macario di Gerusalemme|Macario]], vescovo di Gerusalemme, di far costruire una chiesa sul luogo. Tuttavia, nella sua opera, Eusebio non fa menzione del ritrovamento della Vera Croce.
 
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Gli storici considerano questi racconti più o meno apocrifi. È certo, comunque, che la [[Chiesa del Santo Sepolcro]] era stata completata entro il [[335]] e che presunte reliquie della croce erano lì venerate già entro il [[340]], così come riportato nelle ''Catecheses'' di [[Cirillo di Gerusalemme]].
 
LaMolti storiografiastorici attuale non pare avvallare questo studio, datodubitano che non abbiamo informazioni credibili sulla struttura dellela croce, che di solito non era in un pezzo unico, ma costituitaritrovata da unElena palopotesse (fisso)veramente eessere dala un'asse (mobile) spesso costituita dal chiavistellocroce di una portaCristo. I sospetti maggiori derivano comunque dal fatto che la croce sia stata trovata alcuni secoli dopo la morte di Cristo, e proprio nell'istante in cui Elena era disposta a versare enormi somme per qualunque reliquia importante. E' del tutto probabile che la "vera croce" (unica o meno) sia stata costruita nel IV secolo. Molti studi moderni (compresi alcuni di parte cattolica) non credono che Cristo sia stato crocifisso su una croce di forma e dimensioni tramandate dalla tradizione.
==La conservazione delle reliquie==
 
Il reliquiario d'argento, custodito nella chiesa dal Vescovo di Gerusalemme, era mostrato periodicamente ai fedeli. Negli anni intorno al [[380]] una pellegrina cristiana di nome [[Egeria_(pellegrina)|Egeria]] recatasi a Gerusalemme in [[pellegrinaggio]], descrisse la venerazione della Vera Croce in una lunga lettera, l'''Itinerario Egeriae'' che mandò alla sua comunità religiosa:
===La conservazione delle reliquie===
:"Quindi una sedia viene posta per il vescovo sul Golgota dietro la Croce, che adesso è in piedi; il vescovo prende posto sulla sedia , e davanti a lui viene posta una tavola coperta di un panno di lino; i diaconi stanno in piedi attorno alla tavola, e vengono portati uno scrigno argentato in cui si trova il sacro legno della Croce e la [[INRI|condanna]], e posati sul tavolo. Lo scrigno viene aperto e [il legno] viene preso, e sia il legno che la condanna vengono posati sul tavolo. Ora, quando viene messo sul tavolo, il vescovo, sedendosi, mantiene con fermezza le estremità del sacro legno, mentre i diaconi fermi tutto attorno lo sorvegliano. Esso viene così sorvegliato perché è tradizione che le persone, sia i fedeli che i [[catecumeno|catecumeni]], vengano una alla volta, inginocchiandosi davanti al tavolo, per poi baciare il sacro legno e allontanarsi. E a causa di ciò, non so quando successe, si dice che qualcuno abbia morso e quindi rubato una scheggia del sacro legno, ed è quindi sorvegliato dai diaconi che stanno tutt'attorno, nel caso che uno di quelli che vengono dovesse tentare di farlo di nuovo. E quando le persone passano una ad una, tutte inchinandosi, toccano la Croce e la condanna, prima con la fronte e poi con gli occhi; poi baciano la Croce e passano, ma nessuno stende la mano per toccarla. Quando hanno baciato la Croce e si sono allontanati, un diacono regge l'anello di Salomone e il corno con cui venivano Consacrati i Re; baciano il corno e guardano l'anello;"
Il reliquiario d'argento, custodito nella chiesa dal Vescovo di Gerusalemme, era mostrato periodicamente ai fedeli. Negli anni intorno al [[380]] una pellegrina cristiana di nome [[Egeria_(pellegrina)|Egeria]], recatasi a Gerusalemme in [[pellegrinaggio]], descrisse la venerazione della Vera Croce in una lunga lettera, l'''ItinerarioItinerarium Egeriae'' che mandò alla sua comunità religiosa:
:"{{quote|Quindi una sedia viene posta per il vescovo sul Golgota dietro la Croce, che adesso è in piedi; il vescovo prende posto sulla sedia , e davanti a lui viene posta una tavola coperta di un panno di lino; i diaconi stanno in piedi attorno alla tavola, e vengono portati uno scrigno argentato in cui si trova il sacro legno della Croce e la [[INRI|condanna]], e posati sul tavolo. Lo scrigno viene aperto e [il legno] viene preso, e sia il legno che la condanna vengono posati sul tavolo. Ora, quando viene messo sul tavolo, il vescovo, sedendosi, mantiene con fermezza le estremità del sacro legno, mentre i diaconi fermi tutto attorno lo sorvegliano. Esso viene così sorvegliato perché è tradizione che le persone, sia i fedeli che i [[catecumeno|catecumeni]], vengano una alla volta, inginocchiandosi davanti al tavolo, per poi baciare il sacro legno e allontanarsi. E a causa di ciò, non so quando successe, si dice che qualcuno abbia morso e quindi rubato una scheggia del sacro legno, ed è quindi sorvegliato dai diaconi che stanno tutt'attorno, nel caso che uno di quelli che vengono dovesse tentare di farlo di nuovo. E quando le persone passano una ad una, tutte inchinandosi, toccano la Croce e la condanna, prima con la fronte e poi con gli occhi; poi baciano la Croce e passano, ma nessuno stende la mano per toccarla. Quando hanno baciato la Croce e si sono allontanati, un diacono regge l'anello di Salomone e il corno con cui venivano Consacrati i Re; baciano il corno e guardano l'anello;"}}
 
A lungo in precedenza, ma forse non fino alla visita di Egeria, era possibile anche venerare la [[corona di spine]]. Dopo varie peripezie dovrebbe essere finita a [[Costantinopoli]], dove fu molto venerata ma alla fine fu data in pegno al re di Francia in cambio di una grande somma di denaro. Restò in Francia, e per la sua conservazione è stata costruita la ''Sainte Chapelle'', gioiello del gotico. A Gerusalemme si poteva venerare anche il palo a cui Cristo fu legato per la flagellazione, e la [[Sacra Lancia]], che gli trafisse il fianco. Inutile ricordare che di molte [[reliquia|reliquie]] della Passione vi erano duplicati in mezzo mondo.
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Il poema in vecchio Inglese ''Dream of the Rood'' menziona il ritrovamento della Croce e l'inizio della venerazione delle sue reliquie.
 
La '''Vera Croce''' è il nome dato alla [[croce]] sulla quale, secondo la tradizione [[cristiana]], [[Gesù]] fu [[crocefissione|crocifisso]]. Una delle varie leggendeleggenda medioevalimedioevale (la [[Leggenda della Vera Croce]]) narra che essa fu costruita utilizzando l'[[Albero di Jesse]] (padre di [[Davide (Bibbia)|Re David]]), che è identificato con l'[[Albero della Vita]] che crecevacresceva nel [[Giardino dell'Eden]].
Nel 614 il [[sasanidi|sasanide]] [[Cosroe II di Persia|Cosroe II]] portò via la Croce come trofeo, quando prese Gerusalemme. Tredici anni dopo, nel 628, l'Imperatore d'Oriente [[Eraclio]] sconfisse Cosroe e recuperò la Croce, che portò prima a Costantinopoli e poi di nuovo a Gerusalemme. Attorno al 1009, i Cristiani di Gerusalemme nascosero la Croce, che rimase nascosta fino al suo ritrovamento, avvenuto durante la [[Crociate|Prima Crociata]], il 5 Agosto 1099 per mano di Arnulf Malecorne, primo [[patriarca di Gerusalemme|patriarca]] latino di Gerusalemme, in un momento in cui il morale aveva bisogno di essere tenuto alto. La Reliquia scoperta da Arnulf era un piccolo frammento di legno incastonato in una croce in oro. Divenne la più sacra reliquia del regno di Gerusalemme, e non fu soggetta a nessuna delle controversie che avevano seguito in precedenza la scoperta della Lancia ad [[Antiochia]]. Fu conservata nella [[Santo Sepolcro|Chiesa del Santo Sepolcro]] sotto la protezione del patriarca latino, che la portava in marcia alla testa dell'esercito prima di ogni battaglia. Fu poi presa da Saladino durante la [[Battaglia di Hattin]] nel 1187, e da allora scomparve.
 
===Vicende successive===
Altri frammenti della Croce furono in seguito ulteriormente spezzati e i pezzi largamente distribuiti; nel 348, in una delle sue ''Catecheses'' Cirillo di Gerusalemme fa sostiene che "tutta la Terra è piena delle reliquie della Croce di Cristo", [http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-07/Npnf2-07-09.htm#P517_109153] e, in un'altra "il santo legno della Croce ci porta una testimonianza, visibile tra noi in questo giorno, e che da questo luogo adesso si è diffusa nel mondo intero, per mezzo di coloro che, nella loro fede, ne asportano dei pezzi".[http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-07/Npnf2-07-15.htm#P1137_301431] Il resoconto di Egeria dimostra quanto queste reliquie della crocifissione fossero ritenute preziose. [[Giovanni Crisostomo|San Giovanni Crisostomo]]
Nel 614 il [[sasanidi|sasanide]] [[Cosroe II di Persia|Cosroe II]] portò via la Croce come trofeo, quando prese Gerusalemme. Tredici anni dopo, nel 628, l'Imperatore d'Oriente [[Eraclio]] sconfisse Cosroe e recuperò la Croce, che portò prima a Costantinopoli e poi di nuovo a Gerusalemme.
riferisce che i frammenti della Vera Croce erano conservati in reliquiari d'oro, "che gli uomini con reverenza portavano sulla loro persona".
 
Nel 614 il [[sasanidi|sasanide]] [[Cosroe II di Persia|Cosroe II]] portò via la Croce come trofeo, quando prese Gerusalemme. Tredici anni dopo, nel 628, l'Imperatore d'Oriente [[Eraclio]] sconfisse Cosroe e recuperò la Croce, che portò prima a Costantinopoli e poi di nuovo a Gerusalemme. Attorno al 1009, i Cristiani di Gerusalemme nascosero la Croce, che rimase nascosta fino al suo ritrovamento, avvenuto durante la [[Crociate|Prima Crociata]], il 5 Agosto 1099 per mano di Arnulf Malecorne, primo [[patriarca di Gerusalemme|patriarca]] latino di Gerusalemme, in un momento in cui il morale aveva bisogno di essere tenuto alto. La Reliquia scoperta da Arnulf era un piccolo frammento di legno incastonato in una croce in oro. Divenne la più sacra reliquia del regno di Gerusalemme, e non fu soggetta a nessuna delle controversie che avevano seguito in precedenza la scoperta della Lancia ad [[Antiochia]]. Fu conservata nella [[Santo Sepolcro|Chiesa del Santo Sepolcro]] sotto la protezione del patriarca latino, che la portava in marcia alla testa dell'esercito prima di ogni battaglia. Fu poi presa da Saladino durante la [[Battaglia di Hattin]] nel 1187, e da allora scomparve.
Attorno all'anno [[455]], [[Giovenale di Gerusalemme]], [[Patriarca di Gerusalemme]] inviò al Papa, [[Papa Leone I|Leone I]], un frammento del "prezioso legno", secondo le ''Lettere'' di Papa Leone. Una parte della Croce fu portata a Roma nel [[VII secolo]] da [[Papa Sergio I]], che era di origine Bizantina.
 
Fu portata anche sul campo della [[Battaglia di Hattin]] nel [[1187]], ma l'esercito cristiano fu messo in rotta dal [[Saladino]] e della Vera Croce si persero le tracce. Probabilmente fu presa dai musulmani, ma questi non si curarono di conservarla oppure la distrussero.
 
==Dispersione delle reliquieFrammenti della Vera Croce==
Prima della scomparsa della Croce, diversi frammenti ne vennero staccati e largamente distribuiti.
 
Oggi, il [[Monastero di Santo Toribio de Liébana]], in Spagna, ospita il più grande di questi pezzi, ed è una delle mete di [[pellegrinaggio]] più visitate dalla Chiesa Romana Cattolica.
 
Altri frammenti della Croce furono in seguito ulteriormente spezzati e i pezzi largamente distribuiti; nelNel 348, in una delle sue ''Catecheses'' Cirillo di Gerusalemme fa sostiene che "tutta la Terra è piena delle reliquie della Croce di Cristo", [http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-07/Npnf2-07-09.htm#P517_109153], e, in un'altra "il santo legno della Croce ci porta una testimonianza, visibile tra noi in questo giorno, e che da questo luogo adesso si è diffusa nel mondo intero, per mezzo di coloro che, nella loro fede, ne asportano dei pezzi". [http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-07/Npnf2-07-15.htm#P1137_301431]. Il resoconto di Egeria dimostra quanto queste reliquie della crocifissione fossero ritenute preziose. [[Giovanni Crisostomo|San Giovanni Crisostomo]] riferisce che i frammenti della Vera Croce erano conservati in reliquiari d'oro, "che gli uomini con reverenza portavano sulla loro persona".
 
Attorno all'anno [[455]], [[Giovenale di Gerusalemme]], [[Patriarca di Gerusalemme]] inviò al Papa,a [[Papa Leone I|Leone I]], un frammento del "prezioso legno", secondo le ''Lettere'' di Papa Leone. Una parte della Croce fu portata a Roma nel [[VII secolo]] da [[Papa Sergio I]], che era di origine Bizantina.
 
==Dispersione delle reliquie della Vera Croce==
Si dice che un'iscrizione del [[359]], trovata a Tixter, nei dintorni di Sétif, in [[Mauritania]], riportasse, in un elenco di reliquie, un frammento della Vera Croce, secondo una voce delle ''Roman Miscellanies'', X, 441.
 
Ma la maggior parte delle reliquie più piccole arrivò in Europa da Costantinopoli. La città fu presa e saccheggiata durante la [[Quarta Crociata]], nel [[1204]]:
:"{{quote|Dopo la conquista della città d Costantinopoli fu trovata una ricchezza inestimabile, gioielli incredibilmente preziosi e anche una parte della Croce del Signore, che Elena spostò da Gerusalemme e che fu decorata con oro e pietre preziose. In quel luogo era tenuta in somma ammirazione. Venne scolpita dai presenti vescovi e divisa fra i cavalieri assieme alle altre reliquie preziose; in seguito, al ritorno in patria, fu donata a chiese e monasteri".|Chronica regia Coloniensis - sub annorum 1238 - 1240. pagina 203}}
:::''Chronica regia Coloniensis - sub annorum 1238 - 1240. pagina 203''.
 
Alla fine del Medioevo così tante chiese sostenevano di possedere un pezzo della Vera Croce, che è risaputo che [[Giovanni Calvino]] abbiaaffermò fattoironicamente notare comeche tutte queste supposte reliquie avrebbero potuto riempire una nave:
: {{quote|Non c'è un'abbazia così povera da non averne un esemplare [di reliquia della Croce]. In alcuni luoghi se ne trovano grossi frammenti, come nella Santa Cappella, a Parigi, a Polictiers, e a Roma, dove si dice che ne sia stato ricavato un crocifisso di discrete dimensioni. In breve, se tutti i pezzi ritrovati fossero raccolti, formerebbero un grande carico di nave. Tuttavia i Vangeli mostrano che poteva essere trasportata da un solo uomo.|Giovanni Calvino, ''Traité Des Reliques.''}}
:::— Giovanni Calvino, ''Traité Des Reliques.''
 
Oggi, il [[Monastero di Santo Toribio de Liébana]], in Spagna, ospita il più grande di questi pezzi, ed è una delle mete di [[pellegrinaggio]] più visitate dalla Chiesa Romana Cattolica.
E' probabile che molti dei pezzi esistenti della Vera Croce siano delle contraffazioni, create dai mercanti viaggiatori durante il Medioevo, periodo in cui esisteva un grande commercio di reliquie e manufatti.
 
NelTuttavia nel [[1870]], Rohault de Fleury, nellenel suesuo libro ''Mémoire sur les instruments de la Passion'' (Memorie sugli strumenti della Passione)(Parigi, 1870)''stese condusseun unocatalogo studiodi sulletutte le reliquie inconosciute riferimentodella Vera Croce, dimostrando che, al criticismocontrario di Calvinoquanto edaffermato Erasmoda altri autori, i frammenti della Croce, raccolti insieme, ammontano al volume di soli 0.004 metri cubici.
 
Rohault stese un catalogo di tutte le reliquie conosciute della Vera Croce, dimostrando che, al contrario di quanto affermato da altri autori, i frammenti della Croce, raccolti insieme, non avrebbero raggiunto un terzo della misura di una Croce, che si suppone fosse alta tre o quattro metri, con un braccio trasversale lungo due.
Rohault calcolò: supponendo che la CrocceCroce fosse stata di legno di pino (in base alle sue analisi al microscopio dei campioni) e assegnandole un peso di circa settantacinque chilogrammi, possiamo calcolare il volume originale della croce essere 0.178 metri cubici. IlResta quindi un volume totaledi delle0.174 reliquiemetri conosciutecubici di legno ancora dispersi, distrutti o non conteggiati. In effetti non abbiamo informazioni credibili sulla struttura della Crocecroce, secondoche ildi catalogosolito non era in un pezzo unico, ammontama circacostituita ada un palo (fisso) e da un'asse (mobile) spesso costituita dal chiavistello di una porta; quindi il volume stimato da Rohault potrebbe essere errato. In ogni caso 0.004 metri cubici, lasciandopari a un volumecubo di 0.174circa metri16 cubicicm di legnolato, ancoraoppure dispersia un palo lungo un metro e del diametro di soli 7 cm circa, distruttisono ocertamente nonmolto conteggiati.meno del volume che la croce poteva avere.
 
La storiografia attuale non pare avvallare questo studio, dato che non abbiamo informazioni credibili sulla struttura delle croce, che di solito non era in un pezzo unico, ma costituita da un palo (fisso) e da un'asse (mobile) spesso costituita dal chiavistello di una porta. I sospetti maggiori derivano comunque dal fatto che la croce sia stata trovata alcuni secoli dopo la morte di Cristo, e proprio nell'istante in cui Elena era disposta a versare enormi somme per qualunque reliquia importante. E' del tutto probabile che la "vera croce" (unica o meno) sia stata costruita nel IV secolo. Molti studi moderni (compresi alcuni di parte cattolica) non credono che Cristo sia stato crocifisso su una croce di forma e dimensioni tramandate dalla tradizione.
Quattro schegge della Croce - di dieci frammenti con prove documentate degli Imperatori Bizantini - provenienti da chiese Europee: [[Santa Croce in Gerusalemme]] a Roma, [[Notre Dame de Paris]], il [[Duomo di Pisa]] e [[Santa Maria del Fiore]] - sono stati analizzati al microscopio. "I pezzi vengono tutti da legno di olivo" (William Ziehr, ''La Croce'', Stoccarda 1997, p.63)
<!--attenzione: copyright di Michael Hesemann-->
 
==Venerazione della Croce==
[[San [[Giovanni Crisostomo]] ha scritto delle omelie sulle tresulla crociCroce:
:{{quote|I Re togliendosi il diadema prendono le croci, il simbolo della morte del loro salvatore; sulla porpora, la croce; nelle loro preghiere, la croce; sul sacro altare, la croce; in tutto l'universo, la croce. La croce risplende più chiara del sole.}}
 
La [[Chiesa Cattolica]], molti gruppi [[Protestantesimo|Protestanti]] (spesso quelli di origine [[Anglicanesimo|Anglicana]]), e gli [[Chiesa Ortodossa|Ortodossi]] celebrano la festa dell'[[Esaltazione della Santa Croce]], il [[14 settembre]], anniversario della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro.
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*Jean-Luc Deuffic (ed.), ''Reliques et sainteté dans l'espace médiéval'', Pecia 8/11, 2005 [http://perso.orange.fr/pecia/Revue%208-11%20bis.htm]
 
== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Hattin]]
* [[Reliquia]]