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L'antica presenza di uno slargo dove si sarebbe giocato al "gioco della palla" all'incrocio dell'attuale via Torino e via San Maurilio è una delle ipotesi dell'origine del nome della ''via della Palla'' e dell'antica ''contrada di Sant'Ambrogio alla Palla'', oggi parte di via San Maurilio. Altra ipotesi è che "Balla" (in [[dialetto milanese]] indicava sia la palla che le antiche [[consorterie]] comunali) fosse nient'altro che l'antica cooperativa dei facchini milanesi, chiamati in milanesi i "facchini della Balla", che avevano infatti come ritrovo tale incrocio: è tuttavia possibile che sia stato il luogo a dare tale soprannome ai facchini e non viceversa<ref>{{cita|Buzzi|p. 301}}</ref>.
 
Tra i più antichi toponimi della città viavi è ''via Caminadella'' (anticamente ''contrada di San Pietro in Caminadella''): anticamente le case provviste di un vero e proprio [[camino]] con cappa in muratura erano molto poche mentre la maggioranza erano semplicemente dotate di un'apertura posta sopra un braciere; da cui la presenza di un complesso di case dotate di camino doveva essere un'eventualità sufficientemente rara da dare il nome alla via. Probabilmente tale gruppo di case apparteneva ai [[Visconti]], futuri signori di Milano<ref>{{cita|Buzzi|pg. 74}}</ref>. Alla stessa maniera case con più di due piani, dette "solariate", erano un evento non così comune da lasciare traccia nella toponomastica nel nome di ''sant'Ambrogio in Solariolo'', antichissimo nome dell'attuale via Palla e per la chiesa di ''Santa Maria in Solariolo'', sulla quale fu edificata l'attuale [[chiesa di San Fedele (Milano)|chiesa di San Fedele]]<ref>{{cita|Sonzogno|pg. 16}}</ref>.
 
All'epoca della presa di potere dei Visconti risale la ''via Case Rotte'' (anticamente ''contrada di San Giovanni Decollato alle Case Rotte''), così nominata dal palazzo dei [[Torriani]], rivali sconfitti dai Visconti, lasciato saccheggiare e distruggere dai nuovi signori della città. Allo stesso modo la ''corsia del Giardino'' (oggi via Manzoni) si riferiva all'ampio giardino dei Torriani, poi lasciato abbandonato in balia dei predoni<ref>{{cita|Sonzogno|pg. 53}}</ref>. Sempre dall'epoca medievale deriva il nome della ''via delle Ore'', per il fatto che qui fu installato il primo orologio della città presso il campanile della [[chiesa di San Gottardo in Corte]]<ref>{{cita|