Mercury-Atlas 9: differenze tra le versioni
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MA-9 fu l'ultimo volo nel corso del programma Mercury e significò una fine spettacolare. Infatti gli obiettivi originali del programma non solo erano stati raggiunti ma ampiamente superati. La NASA iniziò dunque a concentrarsi esclusivamente all'elaborazione delle capsule per il [[programma Gemini]], concepite per portare contemporaneamente due astronauti nello spazio ed in grado di essere manovrate e pilotate. Inoltre il programma Gemini prevedeva manovre [[rendezvous]], di aggancio durante l'orbita intorno alla Terra nonché [[attività extraveicolare|attività extraveicolari-Extra-Vehicular-Activity]] degli astronauti stessi. Tutte queste manovre non erano possibili con le capsula Mercury dal punto di vista tecnico.
Siccome si dovette comunque ancora attendere a lungo per il primo lancio del programma Gemini, venne considerata un ulteriore missione della capsula Mercury
Shepard, che con ragione aveva grandi speranze di poter eseguire una missione in orbita (la sua prima missione infatti fu un semplice volo balistico suborbitale), aveva già fatto dipingere il nome ''Freedom 7 II'' sull'esterno della capsula, però il 12 giugno [[1963]] il direttore della NASA [[James Webb]] confermò davanti ai deputati del Senato degli Stati Uniti d'America, che non sarebbero state eseguite ulteriori missioni con capsule Mercury. I fondi finanziari e le forze di lavoro poterono dunque essere concentrati esclusivamente per il programma Gemini, che già si trovava in ritardo sui piani e programmi originari.
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