Utente:Roberto Bertini/Sandbox/Osvaldo Pesce: differenze tra le versioni
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Sapeva mettersi all'avanguardia delle lotte nel momento che la società italiana stava cambiando con spostamenti di popolazione dal sud al nord, dalla campagna alla città e dai campi alle fabbriche. Il PCdI seppe mettersi alla testa dei contadini di Fondi, di Battipaglia, di Crotone e di altre raltà del sud dove si esprimeva il malcontento delle masse per una riforma agraria fallita.<ref>{{Cita libro|autore=roberto niccolai|titolo=parlando di rivoluzioni|p=cit. pag. 101}}</ref>
Anni dopo (1998), nell'intervista concessa a [[Roberto Niccolai]], per il suo lavoro "Parlando di Rivoluzioni" (interviste a 21 protagonisti dei gruppi, dei movimenti e delle riviste degli anni "60 e "70 che descrivono la loro idea del mutamento sociale), O. Pesce si è interrogato sul perché Mao tse tung ha voluto incontrare la delegazione che lui guidava e perché, sulla prima pagina del Quotidiano del Popolo, hanno voluto dare tutto quel risalto all'evento. La risposta che si è data è stata nel senso che il presidente Mao probabilmente ha capito che il PC(ml)d'I rappresentava una cosa nuova che però nasceva nella continuità della storia dei comunisti italiani e si contrapponeva alla deviazione revisionista del PCI; ed, inoltre, era un partito che già aveva saputo inserirsi nelle lotte in Italia e egli voleva incoraggiare la nascita di nuove forze comuniste.
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