Gipsoteca Davide Calandra: differenze tra le versioni

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Più di 100 opere che attraversano l'intero arco di vita dell'artista sono esposte all'interno della gipsoteca. Il percorso a U lungo le pareti e le cappelle della chiesa è modulato grazie al grandioso Fregio realizzato per l'Aula del Parlamento (12,70 X 3,20 m) il quale, insieme ad altre opere di grandi dimensioni, divide simmetricamente lo spazio della navata. Il piano del pavimento, realizzato in pietra di lava, sobrio ed opaco, dialoga in contrasto con la ricca volta affrescata sovrastante. Piedistalli costituiti da tronchetti modulari in legno di abete si adattano in pianta al volume dell'opera, sostengono i gessi più piccoli. In alcuni casi sono i cavalletti originali provenienti dal laboratorio dello scultore a fungere da sostegno.
 
Una vetrina con un ritrattin gesso o dello scultore, si affaccia sulla piazzetta di ingresso al museo, come una finestra aperta tra città e luogo espositivo.
 
== L'artista ==
[[Davide Calandra]] nasce a Torino il [[21 ottobre]] [[1856]]. Insieme al fratello [[Edoardo Calandra|Edoardo]] viene avviato fin dalla giovane età agli studi artistici, che si concentreranno poi sulla scultura. Frequenta l'[[Accademia Albertina]] di Torino ed inizia a modellare ed esporre a partire dal 1880. Durante il primo decennio di attività si afferma come scultore di opere di genere, con piccole sculture che vanno incontro al gusto dei salotti di fine Ottocento. Accanto a questo filone inizia a sviluppare una nuova sensibilità per i temi legati al [[Verismo]], ispirandosi in questi ultimi alle scene quotidiane della campagna della provincia di Cuneo.
 
A partire dal 1885 inizia a realizzare monumenti ed opere pubbliche. Calandra partecipa a numerosi concorsi sia nazionali che internazionali affermandosi come uno dei più importanti scultori dell'epoca. Lavorò per la famiglia reale dei [[Casa Savoia|Savoia]] e per importanti incarichi pubblici e privati sia in Italia che all'estero
 
La fama acquisita gli meritò l'invito a realizzare il Fregio per l' Aula del Parlamento Italiano a [[Montecitorio]]. [[Montecitorio|Morì]] nel 1915 a soli 59 anni e fu sepolto nel cimitero di [[Murello]] (Cn), i [[Murello|in]] un semplice tumulo, secondo le sue volontà.
 
== Le opere ==
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Pochi sono i soggetti a carattere sacro nella produzione dell'artista; i gessi in gipsoteca documentano:
* ''Madonna del Sacro Cuore,'' per l'omonima chiesa di Torino
* il ''Benedetto Cottolengo'' realizzato in bronzo per la chiesa del Corpus Domini a Torino;
* ''l'Abate Spinelli,'' Briga Marittima (Francia).
La sezione riguardante le opere monumentali a carattere profano si apre con il ''Monumento a Giuseppe Zanardelli'' realizzato per la città di Brescia. Tra le altre dello stesso genere ricordiamo:
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Importante è la produzione per il casato Savoia per la quale realizza alcuni pregevoli e famosi monumenti.
* ''Monumento al Principe Amedeo I'', fratello di [[Umberto I]]. Calandra partecipa al concorso indetto a Torino nel [[1892]]. Nel 1893 inizia a realizzare la statua e il 7 maggio 1902 il monumento viene inaugurato alla presenza dei reali nel [[Parco del Valentino|Parco del Valentino.]].
* ''Il Fregio per l'Aula del Parlamento''. Nel [[1908]] il palazzo di Montecitorio viene sottoposto a modifiche, coordinate da [[Ernesto Basile]] che affida la realizzazione del Fregio direttamente a Calandra. Nel 1913 il Fregio è già presente nell'aula, che però viene inaugurata solo nel 1918.
Il rilievo è lungo 13 m, al centro è raffigurata l'Italia, donna regale che mostra la carta costituzionale; a sinistra la forza militare e a destra la diplomazia. Ai lati del gruppo centrale viene proposta l'epopea storica dei Savoia. L'unificazione Italiana è suggerita dai profili del Monviso a destra e dell'Etna a sinistra.
* ''Monumento a [[Umberto I]]'',assassinato nel [[1900]] a [[Monza]]. Nel 1914 viene posta la prima pietra nei giardini di Villa Borghese a Roma, ma Calandra morirà prima del completamento dell'opera che sarà portata a termine dal suo allievo Rubino ed inaugurata nel [[1926]].