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Angelo Manini morì in una situazione di estrema indigenza, aveva dedicato la sua vita e il suo lavoro agli ideali repubblicani<ref name="cita|La banda Manini"/>.
Il suo desiderio di divulgare le sue idee si trasformarono
Negli anni successivi il Manini, dietro invito scritto di Garibaldi, raccolse i fondi a favore del Coitato centrale presieduta da [[Benedetto Cairoli|Cairoli]], reclutanto anche un piccolo gruppo di volontari che avrebbe dovuto coadiuvare l'insurrezione del Veneto, ma questo non avvette, non riuscirono mai a occupare il territorio austriaco.
Nel 1864 fu tra i creatori del settimanale ''La Rivoluzione'' che era diretto da Caoiroli, nel quale sostenne la candidatura di Grilenzoni per il colelgio di Reggio Emilia, ma il suo imepgno non raggiunse il risultato voluto, il 22 ottobre 1865, la sera della sconfitta elettorale venne ferito con un coltello
Grilenzoni a deputato per il collegio di Reggio Emilia, impegnandosi in una infuocata contesa con l'Italia centrale, organo dei moderati.
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