Terrore rosso: differenze tra le versioni
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Il '''Terrore rosso''' (in [[lingua russa|russo]] '''Кра́сный терро́р''', ''Krásnyj terrór'') fu una campagna di arresti di massa, deportazioni ed esecuzioni indirizzata verso i [[controrivoluzione|controrivoluzionari]] durante la [[Guerra civile russa]]. Venne avviato e condotto dai [[bolscevismo|bolscevichi]] in risposta al "[[terrore bianco (Russia)|terrore bianco]]", in seguito all'assassinio del capo della [[Čeka]] di [[Pietrogrado]], [[Moisej Solomonovič Urickij|Moisej Urickij]], e al tentato assassinio del leader comunista [[Vladimir Lenin]] da parte di [[Fanny Kaplan]], fatti avvenuti il 30 agosto [[1918]].
Il fatto che queste due azioni avvennero nello stesso momento suggerì che esse fossero coordinate da qualche grande organizzazione controrivoluzionaria, presuntivamente affiliata all'[[Armata Bianca]], che stava combattendo contro l'[[Armata Rossa]] nella guerra civile. Per questo i bolscevichi iniziarono a temere che altri tentativi di assassinio (nonché diversi atti di sabotaggio) sarebbero presto seguiti. Essi decisero quindi di rispondere con una soverchiante forza repressiva, sia come rappresaglia per i fatti del 30 agosto, che come deterrente per tentativi similari. Il primo annuncio ufficiale, l'"Appello alla classe operaia" , pubblicato sulla ''Izvestija'' il 3 settembre [[1918]], chiamava i lavoratori a "schiacciare l'idra della controrivoluzione con massiccio terrore". A ciò fece seguito il decreto ''Sul terrore rosso'', emanato il 5 settembre dalla [[Čeka]]. {{cn|Le vittime nell'autunno del 1918 superarono le diecimila.}} L'ondata repressiva avviata dal governo bolscevico non risparmiò neppure i vecchi alleati nella causa rivoluzionaria quali i [[Partito Socialista Rivoluzionario (Russia)|socialrivoluzionari]], progressivamente defilatisi dalle politiche radicali del nuovo regime e responsabili dei sommovimenti anti-bolscevichi del 6-7 luglio (che videro tra l'altro l'attentato all'ambasciatore tedesco Mirbach a Mosca). {{cn|La maggior parte degli storici}} calcola in oltre 50.000 le esecuzioni compiute fra il 1918 e il 1923
Per estensione, il termine Terrore rosso venne a indicare qualsiasi atto di violenza compiuto da gruppi comunisti o ad essi affiliati, in periodi di guerra civile o altro conflitto armato. Esempi comprendono l'esecuzione di 590 persone accusate di essere coinvolte nel colpo di Stato controrivoluzionario contro la [[Repubblica Sovietica Ungherese]] il 24 giugno [[1919]], così come gli atti di violenza durante la [[Rivoluzione culturale]] nella [[Repubblica Popolare Cinese]]. La campagna che costò decine di migliaia di vite in [[Eritrea]] ed [[Etiopia]] durante il governo del [[Derg]] è nota anch'essa come "[[Terrore rosso (Etiopia)|Terrore rosso]]".
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