Assemblea consultiva dell'Arabia Saudita: differenze tra le versioni
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All'Assemblea Consultiva è consentito proporre progetti di legge e trasmetterli al re, ma solo quest'ultimo ha il potere di approvarli e di farli rispettare. Essa ha, tuttavia, il potere di interpretare le leggi, come pure di esaminare le relazioni annuali fatte dai ministeri e dalle agenzie statali. Può anche consigliare il re sulle decisioni politiche, sui trattati internazionali e sui piani economici. L'Assemblea è inoltre autorizzata a rivedere il bilancio annuale del paese e a chiamare i ministri per interrogarli.<ref>Wilson, Peter W. and Graham, Douglas: ''Saudi Arabia: The Coming Storm'' (1994)</ref>
L'influenza di quest'organo nella sua forma attuale deriva dalla sua responsabilità per i piani quinquennali di sviluppo, da cui derivano i bilanci annuali, dalla sua possibilità di convocare i funzionari di governo per un interrogatorio e dal suo ruolo come forum di dibattito politico.<ref name=09RIYADH598>{{cita web|cognome=Rundell|nome=David|titolo=Saudi Consultative Council dominated By U.S.-educated experts|editore=[[WikiLeaks]]|data=22 aprile 2009|url=http://wikileaks.ch/cable/2009/04/09RIYADH598.html
== Storia ==
Il primo Majlis al Shura (Assemblea Consultiva) è stata fondata da re [[Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita|Abd al-Aziz]] il 13 gennaio [[1926]].<ref name=kahtani>{{Cita web|cognome=Al Kahtani|nome=Mohammad Zaid|titolo=The Foreign Policy of King Abdulaziz|url=http://etheses.whiterose.ac.uk/529/1/uk_bl_ethos_412035.pdf|editore=University of Leeds|accesso=21 luglio 2013|data=dicembre 2004}}</ref> La creazione del nuovo istituto è stata così motivata dal sovrano: "dobbiamo seguire ciò che viene affermato nel Sacro Corano e nella Sunna; per eseguire gli ordini di Allah bisogna consultare più persone sulle questioni attuali". Questo era presieduto da suo figlio, il principe [[Faysal dell'Arabia Saudita|Faysal]].<ref name=cordes02/> Tuttavia, l'istituzionalizzazione completa dell'assemblea è stato ultimata nel [[1932]].<ref name=kahtani/> In seguito, all'inizio del regno di [[Sa'ud dell'Arabia Saudita|Sa'ud]], è stata ampliata per includere venticinque membri. Tuttavia, le sue funzioni sono state trasferite ai ministri del governo a causa di pressioni politiche dei membri della famiglia reale. D'altra parte, Majlis al Shura non è stata mai ufficialmente sciolta e rimase inefficace fino a quando re [[Fahd dell'Arabia Saudita|Fahd]] l'ha rivitalizzata nel [[2000]].<ref name=cordes02>{{Cita web|cognome=Cordesman|nome=Anthony H.|titolo=Saudi Arabia enters the 21st century: III. Politics and internal stability|url=https://forums.csis.org/files/media/csis/pubs/s21_03.pdf|editore=Center for Strategic and International Studies (CSIS)|accesso=1º maggio 2012|data=30 ottobre 2002|urlmorto=sì}}</ref>
Il 24 novembre [[2000]], re Fahd ha emanato una nuova legge sul Majlis Al Shura, che ha sostituito la precedente norma che era in vigore dal 1928, e ha decretato lo statuto del consiglio, emanato il 22 agosto [[1993]]. Il Consiglio, nella prima legislatura ([[1993]]-[[1997]]), aveva un presidente e 60 membri.<ref name="Eur2002">{{Cita libro|titolo=The Middle East and North Africa 2003|url=http://books.google.com/books?id=4CfBKvsiWeQC&pg=PA949|accesso=1º settembre 2012|data=22 novembre 2002|editore=Taylor & Francis|isbn=978-1-85743-132-2|p=949-950}}</ref> Il numero dei membri è stato aumentato di 30 ad ogni legislatura: nella seconda ([[1997]]-[[2001]]) contava 90 componenti,<ref name="Eur2002" /> nella terza ([[2001]]-[[2005]]), 120 e nella quarta ([[2005]]-[[2009]]) 150.
Essendo stato ampliato nel [[1997]] e nel [[2001]], l'Assemblea ha guadagnato un posto nell'[[Unione parlamentare internazionale]] alla fine del [[2003]]. Nella quarta legislatura si sono tenute 845 sessioni e ha rilasciato 1174 dichiarazioni durante il suo secondo anno.<ref name=shura>{{Cita web|titolo=Shura in the Kingdom of Saudi Arabia: A Historical Background|url=http://www.shura.gov.sa/wps/wcm/connect/ShuraEn/internet/Historical+BG/|editore=Majlis ash Shura|accesso=30 maggio 2012}}</ref> Nel settembre [[2011]], pochi giorni prima delle elezioni comunali, re [[Abd Allah dell'Arabia Saudita|Abd Allah]] ha dichiarato che le donne potevano diventare membri del Consiglio.<ref name="oman_observer_electionday">{{Cita news|titolo=
Nel gennaio [[2013]], lo stesso sovrano ha emesso due decreti reali, in cui si stabiliva la concessione di trenta seggi del consiglio a delle donne e che queste devono sempre essere almeno un quinto dei componenti dell'assemblea.<ref name="foxnews1">{{Cita news|url=http://www.foxnews.com/world/2013/01/11/saudi-king-grants-women-seats-on-advisory-council-for-1st-time/?test=latestnews#ixzz2HhcBjotw|titolo=Saudi king grants women seats on advisory council for 1st time|pubblicazione=Fox News|data=14 maggio 2012|accesso=12 gennaio 2013}}</ref> Secondo i decreti, i membri del consiglio di sesso femminile devono essere "impegnate nella discipline islamica della [[Shari'a]] senza eventuali violazioni" e di essere "tenute a indossare il velo religioso".<ref name="foxnews1"/> I decreti hanno anche stabilito che le donne del consiglio sarebbero entrate nel palazzo comunale da porte speciale, avrebbero occupato seggi riservati e avrebbero pregato in luoghi di adorazione speciali.<ref name="foxnews1"/> In precedenza, i funzionari hanno detto che uno schermo separerà i due generi e una rete di comunicazione interna permetterà a uomini e donne di comunicare.<ref name="foxnews1"/> Pertanto, le donne dal [[2013]], occupano una trentina di seggi.<ref name="saudigazette1">{{Cita news|url=http://www.saudigazette.com.sa/index.cfm?method=home.regcon&contentid=20130225154468|titolo=Women on 3 Shoura panels|giornale=Saudi Gazette|data=25 febbraio 2013|accesso=3 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150218023529/http://www.saudigazette.com.sa/index.cfm?method=home.regcon&contentid=20130225154468|dataarchivio=18 febbraio 2015}}</ref><ref name=mul23feb>{{Cita news|cognome=Al Mulhim|nome=Abdulateef|titolo=Saudi Stability and Royal Succession|url=http://www.grc.net/?Search=&frm_title=&frm_action=detail_book&frm_module=contents&frm_researchprogramid=77&p_id=&sec=Research+Programs&book_id=80338&frm_pageno=&sec_type=d&isgrc=&frm_type_id=&override=Research+Program+Detail+%3E+Saudi+Stability+and+Royal+Succession&op_lang=en|accesso=12 aprile 2013|giornale=Arab News|data=23 febbraio 2013}}</ref> Tra queste ci sono due principesse della famiglia reale: [[Sara bint Faysal Al Sa'ud|Sara bint Faysal]] e [[Moudi bint Khalid Al Sa'ud|Moudi bint Khalid]].<ref>{{Cita news|titolo=Breakthrough in Saudi Arabia: women allowed in parliament|url=http://www.alarabiya.net/articles/2013/01/11/259881.html|accesso=11 agosto 2013|giornale=Al Arabiya|data=11 gennaio 2013}}</ref>
Inoltre, quell'anno tre donne sono stati nominate vice presidenti di tre commissioni: Thurayya Obeid del comitato per i diritti e le petizioni umanitarie, Zainab Abu Talib, del comitato delle informazioni e culturale e Lubna Al Ansari, della commissione per gli affari della salute e dell'ambiente.<ref name="saudigazette1"/>
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Lo sceicco Mohammed bin Ibrahim bin Jubair, un rispettato giurista [[Hanbalismo|hanbalita]] ed ex ministro della giustizia, è stato nominato presidente della prima legislatura e delle successive.<ref name=Eur2002/> Ha mantenuto la carica fino alla sua morte, avvenuta nel [[2002]]. È stato sostituito da Saleh bin Abd Allah bin Homaid.<ref name=kapand>{{Cita pubblicazione|cognome=Kapiszewski|nome=Andrzej|titolo=Saudi Arabia: Steps Toward Democratization or Reconfiguration of Authoritarianism?f|rivista=Journal of African and Asian Studies|anno=2006|volume=41|numero=5-6|pp=459–482|doi=10.1177/0021909606067407|url=http://jas.sagepub.com/content/41/5-6/459|accesso=25 aprile 2012}}</ref>
La quinta legislatura ([[2009]]-[[2012]]), che ha avuto inizio il 28 febbraio [[2009]], e incluso il tema delle donne <ref name="IPU_2009_2013">{{Cita web|titolo=Saudi Arabia — Majlis Ash Shura (Consultative Council)|editore=[[International Parliamentary Union]]|anno=2011|url=http://www.ipu.org/parline-e/reports/2373_A.htm|accesso=23 marzo 2011|urlarchivio=
Il vicepresidente della quinta legislatura è il dottor Bandar bin Mohammed Hamza Assad Hajar.<ref name="shura_members">{{Cita news|titolo=Next Shoura Council members|giornale=[[Saudi Gazette]]|data=15 febbraio 2009|url=http://www.saudigazette.com.sa/index.cfm?method=home.regcon&contentID=2009021529326|accesso=23 marzo 2011|urlarchivio=
== Membri ==
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=== Legislatura 2005-2009 ===
La distribuzione dei componenti sulla base della loro occupazione per la quarta legislatura (2005-2009) è la seguente:<ref>{{Cita news|titolo=Okaz Archive Consultative Assembly|url=http://212.119.67.87/okazarchive/Data/2005/4/12/Art_208113.XML|accesso=29 aprile 2012|giornale=Okaz|data=15 settembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>
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Nella sua forma originale, l'Assemblea era composta da otto commissioni specializzate. Questi comitati sono stati istituiti nel dicembre [[1995]]. I comitati e il loro numero di membri erano i seguenti: commissione per gli affari sociali e della salute (7 membri), commissione per i problemi economici e finanziari (8 membri), comitato per la legislazione e l'amministrazione (5 membri), commissione per gli affari esteri (7 membri), commissione per gli affari islamici (7 membri), commissione per i servizi del settore pubblico (8 membri), Ccommissione per l'istruzione, la cultura e gli affari di informazione (9 membri) e commissione per la sicurezza (6 membri).<ref name=namay>{{Cita pubblicazione|cognome=Aba-Namay|nome=Rashed|titolo=The New Saudi Representative Assembly|rivista=Islamic Law and Society|anno=1998|volume=5|numero=2|pp=235–265|url=http://www.jstor.org/stable/3399342|accesso=3 maggio 2012|doi=10.1163/1568519982599490}}</ref>
In seguito, il numero dei comitati è stato ampliato. A partire dal marzo 2015, il gruppo è costituito da tredici comitati:<ref name="shura_committees">{{Cita web|titolo=Committees|editore=Consultative Assembly of Saudi Arabia|anno=2015|url=http://www.shura.gov.sa/wps/wcm/connect/ShuraEn/internet/committees/|accesso=23 marzo 2011
* affari giudiziari islamici;
* affari sociali, della famiglia e della gioventù;
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