Charlie Chaplin: differenze tra le versioni

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Su Monsieur Verdoux era meglio prima.
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Le sue simpatie politiche non furono da lui mai rivelate esplicitamente. Si ritiene fosse un [[progressismo|progressista]], ma non [[socialista]] o [[comunista]], oltre che (cosa da lui invece rivelata) un [[pacifista]].<ref>[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_26/sogno_chaplin_napoleone_mereghetti_c29a8be6-6220-11de-8ba1-00144f02aabc.shtml ''Il sogno proibito di Chaplin: film su Napoleone pacifista'']</ref> Di certo, in molti suoi film aveva analizzato la realtà cupa dei lavoratori, dei poveri e degli emarginati (''[[Tempi moderni]]'', del [[1936]], ne può essere un chiaro esempio), ed aveva messo in piena luce le contraddizioni della società statunitense. Benché vivesse negli Stati Uniti da molti anni e vi pagasse le tasse, Chaplin non aveva mai chiesto la cittadinanza statunitense.
 
lGià all'uomouscita Chaplindi che''[[Monsieur oraVerdoux]]'' si(1947) presentavavenne spogliopubblicamente delaccusato suodi personaggio"filocomunismo" e più facilmente attaccabile dai detrattori sul piano personale. Nel [[1949]] divenne uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore [[Joseph McCarthy]]. Chaplin negò sempre, con veemenza. Disse anche che era stanco di rispondere sempre alla stessa domanda, affermando che la propria ideologia non era altro che quella professata dal suo "omino"<ref>Corriere d'informazione, 26 settembre 1952</ref>:<< avere«Avere un tetto sulla testa, lavorare liberamente e formarsi una famiglia. Questo un Ideale democratico, non già comunista>>». Nel [[1951]] iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo film d'addio: ''[[Luci della ribalta]]'', tratto da un suo romanzo, ''[[Footlights]]'', mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a [[Hollywood]], e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto: [[Buster Keaton]]. In questo film debuttò la figlia Gerardine Chaplin.
Già all'uscita di ''[[Monsieur Verdoux]]'' (1947) venne pubblicamente accusato di "filocomunismo", risentimento agevolato anche dall'assenza di "Charlot" dal film, che in qualche modo aveva sempre salvato
l'uomo Chaplin che ora si presentava spoglio del suo personaggio e più facilmente attaccabile dai detrattori sul piano personale. Nel [[1949]] divenne uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore [[Joseph McCarthy]]. Chaplin negò sempre, con veemenza. Disse anche che era stanco di rispondere sempre alla stessa domanda, affermando che la propria ideologia non era altro che quella professata dal suo "omino"<ref>Corriere d'informazione, 26 settembre 1952</ref>:<< avere un tetto sulla testa, lavorare liberamente e formarsi una famiglia. Questo un Ideale democratico, non già comunista>>. Nel [[1951]] iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo film d'addio: ''[[Luci della ribalta]]'', tratto da un suo romanzo, ''[[Footlights]]'', mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a [[Hollywood]], e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto: [[Buster Keaton]]. In questo film debuttò la figlia Gerardine Chaplin.
 
La condanna decisiva nei suoi confronti arrivò nel settembre del [[1952]] per {{sf|"gravi motivi di sfregio della moralità pubblica e per le critiche trasparenti dai sui film al sistema democratico del Paese che pure accogliendolo gli aveva dato celebrità e ricchezza"}}. Chaplin e la sua nuova famiglia si erano imbarcati per l'Europa per la prima mondiale a Londra dedi ''[[Luci della ribalta]] e''; successivamente aveva previsto un periodo di vacanza condella rientrodurata previsto dopodi sei mesi. Mentre si trovavano ancora in navigazione il ministro della giustizia statunitense dispose per pubblico decreto che a Chaplin, in quanto cittadino britannico, non sarebbe stato permesso di rientrare nel paese a meno che non avesse convinto i funzionari dell'immigrazione di essere "idoneo"<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 189.</ref>. Avutane notizia, Chaplin decise di stabilirsi in [[Europa]] fissando la sua residenza in [[Svizzera]]. e restituendo nellaNella primavera del 1953 restituì il permesso di rientro, che pure gli era stato rilasciato all'atto della sua partenza dalle stesse autorità americane. Nel luglio dello stesso anno Chaplin presenziò allo spettacolo del grande clown svizzero [[Grock]], di stanza col proprio circo nel contiguo comune di Vevey,. omaggiandosi,I abbracciandosidue si omaggiarono e si abbracciarono, riconoscendo la reciproca grandezza nell'arte mimica.
[[File:ManoirdeBan.jpg|thumb|left|[[Manoir de Ban]], la residenza di Chaplin in [[Corsier-sur-Vevey]], [[Vaud]], ([[Svizzera]]).]]
 
Nel [[1957]] Chaplin ritornò dietro la macchina da presa per girare di nuovo un film: ''[[Un re a New York]]''. Fu il suo penultimo film, tra l'altro anche l'unico in cui recita assieme a suo figlio Michael. L'opera non ebbe successo e la sua vena cinematografica sembrò effettivamente appannata. Dal [[1959]] e per più di una decina d'anni successivi, Chaplin usava villeggiare, con la famiglia, nella cittadina irlandese di [[Waterville (Irlanda)|Waterville]], paese all'interno del [[Ring of Kerry]], nell'omonima contea. Una statua in onore del celebre attore è stata collocata sul lungomare. [[1964]], dopo circa un anno di lavoro, scrisse un'autobiografia (nella quale non vi è menzione del film ''[[Il circo (film)|Il circo]]'', che probabilmente preferiva non ricordare per le tristi circostanze nelle quali fu girato). Nel [[1966]] si calò per l'ultima volta nei panni di regista, per girare ''[[La contessa di Hong Kong]]'': fu il suo ultimo film, nonché l'unico a colori, nel quale lavorò assieme a due star del cinema mondiale: [[Marlon Brando]] e [[Sophia Loren]].