Conquista dell'Italia di Teodorico: differenze tra le versioni

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Quando, nel 476 l'ultimo imperatore romano, [[Romolo Augusto|Romolo Augustolo]] fu deposto, Odoacre, il capo delle genti germaniche all'interno dell'Esercito Romano, in prevalenza Eruli e Gepidi, decise, per non inimicarsi la nobiltà senatoria dell'ex impero e guadagnarsi la fiducia dell'impero Orientale, di dichiararsi Vicario o "Patricius" dell'Impero Romano D'Oriente, mantenendo così buoni rapporti con la nobiltà senatoria e assumere agli occhi dei Romani non la figura del sovvertitore ma quella del restauratore. Ma l'imperatore D'Oriente, [[Zenone (imperatore)|Zenone]] sopportava a malapena l'idea di un re barbaro in Italia, e fin dall'inizio i rapporti tra lui e Odoacre si guastarono, anche per l'autonomia che Odoacre esercitò in politica estera. Infatti Odoacre cominciò una politica estera aggressiva contro i popoli ai confini del suo dominio come i Gepidi e i Rugi.
All'interno Odoacre stabilì una buona politica che gli ingraziò il senato, e per il fatto che rispettòrispettando le regole dell'esercito barbarico stabilite nel 398. L'obiettivo era infatti non spaventare i senatori con il miraggio di saccheggi e distruzioni da parte delle truppe barbariche, che dovettero come sempre restare negli acquartieramenti in terra italica. La politica religiosa fu ancora più prudente: egli infatti cominciò una politica di tolleranza religiosa, ma ci furono dei guai quando il vescovo di Roma Simplicio morì, e si vociferava di colpi di stato a favore dei Bizantini, e. Odoacre decise allora di metterepromulgare una legge che vietava al neoeletto di alienare i beni ecclesiastici che potevano servire per finanziare una politica contrapposta alla sua. Odoacre decise inoltre di dare il proprio aiuto al vescovo di Pavia [[Epifanio di Pavia|Epifanio]], che chiedeva tasse più basse e che venne accontentato con l'esenzione da tributi per cinque anni.
 
[[File:Ostrogothic Kingdom.png|thumb|left|upright=1.4|Possedimenti di Odoacre nel 488]]
 
Un altro modo di mettersi in mostra fu di intervenire contro il prefetto ligure Pelagio, reo di aver imposto tasse sui beni ecclesiastici di Epifanio. Il funzionario venne arrestato. Anche connel caso di altri ecclesiastici venne raggiunto un accordo con Severino, vescovo del Norico. In politica estera Odoacre operò, tra il 486 e il 488, contro i Rugi, Nella campagna, Odoacre decise di dare un aiuto a un tale Illio, o almeno è quello checosì ci dicono le fonti a proposito dell'alleanza tra il re degli Ostrogoti Teodorico e i Rugi. Comunque, la campagna finì in una netta vittoria per Odoacre, che però intraprese un nuovo passo verso la guerra: rinunciò ai territori conquistati e si dichiarò Rex, guadagnandosi così l'inimicizia di Zenone, che decise di sbarazzarsi di lui e dell'altro personaggio d'incomodo: [[Teodorico il Grande|Teodorico]], re dei Goti. Quest'ultimo infatti aveva guerreggiato a lungo contro i barbari, sconfiggendoli sempre, e nel 486 aveva sconfitto Ullio, un usurpatore e che si era fatto portavoce delle richieste del suo popolo insoddisfatto della terra loro aggiudicata: Ullio arrivò a minacciare Costantinopoli e a devastarne i sobborghi. Fu così che, per sbarazzarsi dei due nemici, Zenone decise di concedere il titolo di Re d'Italia a Teodorico, e di spingerlo ad attaccare Odoacre.
 
==La guerra==