Africa Orientale Italiana: differenze tra le versioni
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=== Idraulica e minerarie ===
Anche le opere di colonizzazione furono diverse: fra esse si possono menzionare quelle di [[Tessenei]] in Eritrea e quelle, in [[Somalia]], di [[Villabruzzi]] e di [[Genale]] sul fiume [[Uebi Scebeli]], mentre nel campo minerario si possono ricordare le grandi [[Salina|saline]] di [[Hafun|Dante]] in [[Migiurtinia]], considerate all'epoca le più grandi del mondo.
=== Tutela del patrimonio artistico ===
L’attività archeologica iniziò nel 1938 con lo studio degli obelischi di Axum da parte di Ugo monnereet de villard che successivamente volse la sua attenzione alle chiese scavate nella roccia tra cui quelle monolitiche di Roha nel Lasta attribuite al negus Lalibalà. Nel 1939 Gaspare oliveiro condusse una campagna archeologica nella zona d’Adulis, mentre il prof- Ettore Rossi esplorò le isole Dahlac che nei secolo XII e XIII furono il centro di un florido regno mussulmano. Vanno, infine, ricordati i restauri dei palazzi imperiali di Gondar completati prima dell’occupazione inglese. Nel 1940 fu pubblicato uno speciale ordinamento archeologico che prevedeva l’istituzione di una sovrintendenza in Addis Abeba per la tutela del patrimonio artistico, bibliografico e numismatico. (Fabrizio Di Lalla, L’impero breve. Vita e opere degli italiani in A.O.I., Solfanelli, Chieti, 2010, p. 79)
== Unità di misura ==
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