Basilica Giulia: differenze tra le versioni
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Sui gradini della basilica verso il [[Foro Romano|Foro]] e sul pavimento delle gallerie è possibile ancor oggi notare alcune tracce incise riproducenti tavole da gioco simili al moderno gioco degli [[scacchi]], al [[Mulino (gioco)|filetto]] e al Tris oltre a quelle del gioco delle ''fossette'' o ''tropa'' (''tabulae lusoriae''). Altri graffiti riproducono le statue dei dintorni.
Le due basi con iscrizioni vicino al centro della facciata riportano: "''Opus Polycliti'' e ''Opus Timarchi''. Si tratta delle firme di due famosi scultori greci attivi a Roma, le cui sculture originali vennero trasportate qui probabilmente all'epoca di [[Settimio Severo]],a giudicare dai caratteri delle iscrizioni. Una di queste basi inoltre poggia su un
Tra i reperti trovati durante gli scavi della basilica ci sono alcune antefisse arcaiche in terracotta (fine del VI, inizio del V secolo a.C.), forse tracce dell'originaria decorazione del vicino [[tempio dei Castori]]. Alle spalle della basilica sono stati scavati i resti di alcune ''tabernae'', comunicanti con la basilica stessa, verosimilmente aperte su una strada antica, nella zona non scavata sotto l'ex-[[ospedale della Consolazione]], dove si doveva affacciare anche il [[tempio di Augusto]] divinizzato. All'angolo col ''Vicus Tuscus'' (via degli Etruschi, che fin dall'epoca arcaica avevano stabilito qui una loro comunità), doveva trovarsi la ''statua di [[Vertumno]]'', divinità da essi adorata.
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