Sistema complesso: differenze tra le versioni
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Il connubio tra la [[teoria dei sistemi]] e quella della complessità ha dato vita alla teorizzazione dei sistemi dinamici complessi. Questo filone è stato applicato all'essere vivente, in generale, e più nello specifico all'uomo da noti studiosi come [[Ludwig von Bertalanffy]], [[Humberto Maturana]] e [[Francisco Varela]]. Più recentemente The Boston Process of Change Study Group (che vanta tra i vari autori Daniel Stern e Louis Sander<ref>Louis W. Sander, Pensare differentemente. Per una concettualizzazione dei processi di base dei sistemi viventi. La specificità del riconoscimento. (2005) Ricerca psicanalitica, Anno XVI, n 3, p. 267-295.</ref>) ha applicato la teoria dei sistemi complessi anche alla [[psicoanalisi]], sviluppando un filone di ricerca innovativo e interessante che trae le sue radici dallo studio dell'interazione madre-bambino<ref>The Boston Change Process Study Group, ''Il cambiamento in psicoterapia'', Raffaello Cortina Editore, Milano, 2012</ref>. In Italia l'applicazione del modello dei sistemi dinamici complessi alla psicologia è all'avanguardia ed ha nel filosofo Tullio Tinti e negli psicoanalisti Michele Minolli<ref>Michele Minolli, "Psicoanalisi della relazione" FrancoAngeli (2009), Milano</ref> e Marcello Florita<ref>Marcello Orazio Florita, "L'intreccio: neuroscienze, clinica e teoria dei sistemi dinamici complessi", (2011) con prefazione di E. Boncinelli e postfazione di Michele Minolli, FrancoAngeli, Milano</ref><ref>Marcello Florita, "Alice, il porcospino e il fenicottero", Guaraldi Editore (2012), Rimini</ref> i principali esponenti. All'interno della prospettiva psicoanalitica il sistema umano è considerato un "sistema complesso adattativo" (CAS) ed è definito "sistema Io-soggetto".
=== Auto-organizzazione ===▼
{{vedi anche|Auto-organizzazione}}▼
I sistemi complessi adattivi (CAS in inglese) sono [[sistema dinamico|sistemi dinamici]] con capacità di auto-organizzazione composti da un numero elevato di parti interagenti in modo non [[linearità (matematica)|lineare]] che danno luogo a comportamenti globali che non possono essere spiegati da una singola legge [[fisica]]. Alcuni esempi: [[comunità]] di persone interagenti, il [[traffico]], il [[cervello]] umano. Il campo della [[scienza]] che si occupa di studiare e modellare questi sistemi è detto [[scienza della complessità]].▼
Questa proprietà è sfruttata in varie applicazioni pratiche, come ad esempio le [[Telecomunicazioni|reti]] [[Radio (elettronica)|radio]] militari e i [[Sicurezza informatica|sistemi anti-intrusione]] delle [[Rete informatica|reti informatiche]].▼
{{Citazione|Un CAS può essere descritto come un instabile aggregato di agenti e connessioni, auto-organizzati per garantirsi l'adattamento. Secondo Holland (1995), un CAS è un sistema che emerge nel tempo in forma coerente, e si adatta ed organizza senza una qualche entità singolare atta a gestirlo o controllarlo deliberatamente. L'adattamento è raggiunto mediante la costante ridefinizione del rapporto tra il sistema e il suo ambiente (co-evoluzione). Il biologo americano Kauffman (2001) sostiene che i sistemi complessi adattativi si muovono in paesaggi adattabili, o elastici, (fitness landscape), in continua deformazione per l'azione congiunta dei sistemi stessi, di altri sistemi, e di elementi esogeni.|"Prede o ragni. Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità", De Toni e Comello (2005)}}▼
=== Comportamento emergente ===
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Dal punto di vista strettamente [[epistemologia|epistemologico]] tutto ciò conduce ad un visione globale ([[olismo|olistica]]) dell'analisi dei sistemi a molte componenti che è in aperto contrasto con l'impostazione classica [[Riduzionismo (filosofia)|riduzionistica]], costituendone allo stesso tempo anche il suo deciso superamento.
▲=== Auto-organizzazione ===
▲{{vedi anche|Auto-organizzazione}}
▲I sistemi complessi adattivi (CAS in inglese) sono [[sistema dinamico|sistemi dinamici]] con capacità di auto-organizzazione composti da un numero elevato di parti interagenti in modo non [[linearità (matematica)|lineare]] che danno luogo a comportamenti globali che non possono essere spiegati da una singola legge [[fisica]]. Alcuni esempi: [[comunità]] di persone interagenti, il [[traffico]], il [[cervello]] umano. Il campo della [[scienza]] che si occupa di studiare e modellare questi sistemi è detto [[scienza della complessità]].
▲Questa proprietà è sfruttata in varie applicazioni pratiche, come ad esempio le [[Telecomunicazioni|reti]] [[Radio (elettronica)|radio]] militari e i [[Sicurezza informatica|sistemi anti-intrusione]] delle [[Rete informatica|reti informatiche]].
▲{{Citazione|Un CAS può essere descritto come un instabile aggregato di agenti e connessioni, auto-organizzati per garantirsi l'adattamento. Secondo Holland (1995), un CAS è un sistema che emerge nel tempo in forma coerente, e si adatta ed organizza senza una qualche entità singolare atta a gestirlo o controllarlo deliberatamente. L'adattamento è raggiunto mediante la costante ridefinizione del rapporto tra il sistema e il suo ambiente (co-evoluzione). Il biologo americano Kauffman (2001) sostiene che i sistemi complessi adattativi si muovono in paesaggi adattabili, o elastici, (fitness landscape), in continua deformazione per l'azione congiunta dei sistemi stessi, di altri sistemi, e di elementi esogeni.|"Prede o ragni. Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità", De Toni e Comello (2005)}}
=== Caos ===
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