Osho Rajneesh: differenze tra le versioni

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=== Religione ===
Osho condannò perentoriamente tutte le religioni organizzate considerandole spazzatura alla stregua delle [[Superstizione|superstizioni]], ed auspicò il superamento di tali credenze preconizzando l'avvento di una nuova, unica religiosità, una “scienza della dimensione interiore”, soggettiva, incentrata sull'essere (così come la scienza “oggettiva” si occupa del mondo esteriore). Affermò che le religioni tradizionali hanno represso lo sviluppo naturale delll'essere umano e sono destinate a scomparire, e che non hanno alcun senso i vari [[Credo religioso|credo]], le [[Fede|fedi]], i [[Rituale|rituali]] e i [[Dogma|dogmi]]. imposti dalla società; laLa dimensione spirituale deve sorgere dall'esperienza diretta, dalla ricerca, da unaun effettiva maturazionepercorso interiore; “per raggiungere la verità è necessariobisogna liberarsi da tutte le dottrine, da tutte le strutture formali”, e coltivare un cuore amorevole e innocente. L'errore fondamentale compiuto dalle religioni storiche, secondo Osho, è che "nessuna ha avuto il coraggio di riconoscere che ci sono cose che noi non sappiamo, ognuna ha finto di essere onnisciente", di essere l'unica vera religione condizionando l'uomo fin dalla nascita con effetti deleteri. Osho affermò che il vero uomo religioso è un ribelle in totale armonia con la sua luce, col flusso divino dell'esistenza, che vive in assoluta [[libertà]] senza essere condizionato dalla società, dalla cultura e dalle tradizioni.
[[File:Yin yang.gif|thumb|Il [[Tao]], "l'eterna danza degli opposti", per Osho era un simbolo fondamentale.|185x185px]]
{{citazione|È arrivato il momento di mettere al rogo tutte le vecchie religioni ormai logore e di lasciar emergere un nuovo concetto di religiosità che affermi la vita, una religione basata sull'amore non sulle leggi, una religione della natura non della disciplina, una religione della totalità non della perfezione, una religione del sentire non del pensare. Il cuore dovrebbe essere il capo, allora tutto si sistemerebbe spontaneamente. Se riesci a fidarti della natura, a poco a poco diventerai quieto, silenzioso, felice, gioioso, festoso, perché la natura è in festa. La natura ''è'' una festa.<ref>Osho, ''Il benessere emotivo'', Mondadori, Milano 2009</ref>}}