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=== Il Diario di Sloan (1906-1913) ===
Per cercare di aiutare Dolly a superare il suo alcolismo, Sloan consultò un dottore che gli suggerì di riportare in un diario i suoi pensieri più profondi nei confronti della moglie. Leggendolo, Dolly si sarebbe liberatariuscita a liberarsi dalla paura che lui potesse lasciarla. Nel periodo che va dal 1906 al 1913 il diario venne utilizzato anche per altri scopi, e la sua pubblicazione, avvenuta nel 1965, permise ai ricercatori e agli studiosi di avere una cronologia dettagliata delle attività e degli interessi di Sloan oltre ad un ritratto del mondo dell’arte pre-bellica<ref>{{Cita libro|autore=John Loughery|titolo=John Sloan: Painter and Rebel .|annooriginale=1995|editore=Henry Holt|città=New York|lingua=Inglese|posizione=pp. 94-95|OCLC=779228551|Pagine=94-95}}</ref>.
 
A causa del crescente malcontento che provava nei confronti del governo da lui definito una "[[plutocrazia]]”<ref>{{Cita libro|autore=Van Wyck Brooks|titolo=John Sloan: a Painter's Life|annooriginale=1955|editore=Dutton|città=New York|lingua=Inglese|p=86|OCLC=564149512}}</ref>, Sloan aderì insieme alla moglie al Partito Socialista nel 1910<ref>{{Cita libro|autore=John Loughery|titolo=John Sloan: Painter and Rebel|anno=1995|editore=Henry Holt|città=New York|lingua=Inglese|p=146|OCLC=779228551}}</ref>.
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Dato che dipingeva la folla nelle strade e le stanze delle case popolari, le commesse e le prostitute, le domestiche ed i parrucchieri, Sloan fu uno degli artisti più identificato con la ''Ashcan School''. Tuttavia era un termine che Sloan disprezzava<ref>{{Cita libro|autore=Van Wyck Brooks|titolo=John Sloan: a Painter's Life|annooriginale=1955|editore=E.P. Dutton & Co|città=New York|lingua=Inglese|p=79|OCLC=564149512}}</ref>: secondo lui, esso raggruppava troppi artisti diversi tra loro, concentrando l'attenzione degli spettatori sul contenuto piuttosto che sullo stile, e si basava maggiormente su un intento scandalistico. La sua opinione non era sbagliata: le mostre d'arte Ashcan negli ultimi decenni spesso esaltavano la qualità ed importanza come documento storico, mentre Sloan riteneva che ogni artista degno di nota doveva essere apprezzato per l’abile pennellata, i colori e la composizione.
 
A differenza di Henri, Sloan non era un pittore superficiale e passava molto tempo sul suo lavoro. Per questo motivo Henri affermava ironicamente che “Sloan” fosse il participio passato di "slow" (lento)<ref>{{Cita libro|autore=Van Wyck Brooks|titolo=John Sloan: a Painter's Life|annooriginale=1955|editore=E.P. Dutton & Co.|lingua=Inglese|p=20|OCLC=564149512}}</ref>. (Quando Sloan lavorò al Philadelphia Inquirer assieme a Glackens, i report venivano assegnati a quest'ultimo perché era più abile e veloce a disegnare i bozzetti.)<ref name=":7" /> La sua meticolosità nel disegno era presente anche nella pittura. Sebbene lo stile pittorico di Sloan desse l’impressione che i suoi disegni fossero stati fatti rapidamente, la sua realizzazione di immagini urbane si basava su immagini viste e ricordate (e talvolta scritte) piuttosto che disegnate direttamente in strada. L’effetto era concettuale piuttosto che percettivo e Sloan lo denigrava definendolo “pittura visuale”<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Rebecca Zurier|titolo="Picturing the City: Urban Vision and the Ashcan School"|data=9/6/2006|editore=Ahmanson-Murphy Fine Arts Books|città=United States – University Presses of California, Columbia and Princeton, CA|lingua=Inglese}}</ref>. Questa caratteristica principale del suo stile era coerente con l’obiettivo della Scuola Ashcan di presentare allo spettatore un soggetto con la stessa immediatezza di una foto istantanea.
 
Sebbene lo stile pittorico di Sloan desse l’impressione che i suoi disegni fossero stati fatti rapidamente, la sua realizzazione dell'arte realista urbana si basava su immagini viste e ricordate (e talvolta scritte) piuttosto che disegnate direttamente in strada. L’effetto era concettuale piuttosto che percettivo e Sloan lo denigrava definendolo “pittura visuale”<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Rebecca Zurier|titolo="Picturing the City: Urban Vision and the Ashcan School"|data=9/6/2006|editore=Ahmanson-Murphy Fine Arts Books|città=United States – University Presses of California, Columbia and Princeton, CA|lingua=Inglese}}</ref>. Questa caratteristica nel suo stile era in linea con l’obiettivo della Scuola Ashcan di presentare allo spettatore un soggetto che sembrasse una foto istantanea. Sloan aveva l'abitudine di osservare gli abitanti della città inall'interno di un ambiente intimo. Uno dei suoi studenti scrisse che Sloan “si occupava di [[pittura di genere]]: scene di strada, ristoranti, bar, battelli, tetti, giardini, ovvero tutta una serie di soggetti comuni.” <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Aaron Bohrod|data=Autunno 1950|titolo="On John Sloan"|rivista=College Art Journal|volume=10|numero=1|pp=3-9|lingua=Inglese}}</ref> ComeProprio come [[Edward Hopper]], Sloan spesso usavadipingeva utilizzando la dipingereprospettiva dalla finestra, in modo da ottenere una concentrazione maggiore ed osservare il soggetto in maniera indisturbata. Nel 1911 scrisse nel suo diario: ”Ho l’abitudine di guardare ogni frammento di vita umana che riesco a captare dalla mia finestra, ma lo faccio in modo da non essere osservato a mia volta…“ <ref>{{Cita libro|autore=Van Wyck Brooks|titolo=John Sloan: a Painter's Life|annooriginale=1955|editore=E.P. Dutton & Co|città=New York|lingua=Inglese|p=63|OCLC=564149512}}</ref> L’attenzione di Sloan per gli incidenti isolati nell'ambiente urbano richiamano la tecnica narrativa utilizzata nei romanzi realisti e nei film Hollywoodiani che a lui piacevano tanto<ref name=":8" />.
 
Nel 1911 scrisse nel suo diario di avere l’abitudine di guardare ogni frammento di vita umana che riusciva a captare dalla finestra, ma lo faceva in modo da non essere osservato a sua volta<ref>{{Cita libro|autore=Van Wyck Brooks|titolo=John Sloan: a Painter's Life|annooriginale=1955|editore=E.P. Dutton & Co|città=New York|lingua=Inglese|p=63|OCLC=564149512}}</ref>. L’attenzione di Sloan per gli incidenti isolati nell'ambiente urbano richiamano la tecnica narrativa utilizzata nei romanzi realisti e nei film Hollywoodiani che a lui piacevano tanto<ref name=":8" />.
 
Quando gli venivano fatte delle domande sul contenuto sociale dei suoi dipinti o sulla sua adesione al Socialismo, diceva che i suoi dipinti erano fatti con "simpatia ma senza consapevolezza sociale… non sono mai stato interessato ad inserire della propaganda nei miei dipinti, quindi mi infastidisce quando gli storici dell’arte cercano di interpretare i miei dipinti ritraenti la vita di città come ‘socialmente consapevoli.’ Ho osservato la vita di tutti i giorni della gente e nel complesso ho scelto dei frammenti gioiosi di vita umana come soggetto delle mie opere<ref name=":6" />". Verso la fine degli anni 20, periodo in cui i suoi quadri di città stavano finalmente raggiungendo un successo che avrebbe potuto garantirgli una vita dignitosa, Sloan cambiò la sua tecnica e abbandonò la caratteristica vita urbana come soggetto delle sue opere in favore di nudi e ritratti. I soggetti dei nudi erano prevalentemente donne. Sloan sosteneva l’uguaglianza tra i generi.<ref name=":9" /> I suoi dipinti “A Woman’s Work”, “Red Kimono on the Rooff Sun and Wind on the Roof” e “Spring Planting”, che rappresentano immagini di lavori domestici, mettono in mostra gli ideali socialisti dell’artista. In questi quadri, ritraendo le donne separate dal sistema capitalista ormai corrotto, Sloan esprime il suo desiderio di un’immediata redenzione del mondo e una sua successiva rinascita. <ref name=":9" />