Complessità irriducibile: differenze tra le versioni

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Tale concetto è stato impiegato da Behe nella sua esposizione della teoria del [[disegno intelligente]], come esempio di fenomeno che la [[teoria dell'evoluzione]] non sarebbe in grado di spiegare, in quanto i sistemi a complessità irriducibile non potrebbero formarsi per lenta [[evoluzione]], ma dovrebbero necessariamente essere progettati ed assemblati tutti in una volta da un progettista intelligente.
 
Sebbene il concetto di complessità irriducibile sia al centro di quello [[creazionismo|creazionista]] di disegno intelligente, esso viene respinto dalla [[comunità scientifica]]<ref name="dover_behe_ruling">"Troviamo pertanto che l'affermazione del professor Behe sulla complessità irriducibile sia stata smentita negli articoli di ricerca ''[[Revisione paritaria|peer-reviewed]]'' ed è stata respinta dalla comunità scientifica in generale."[[s:Kitzmiller v. Dover Area School District/4:Whether ID Is Science#Page 79 of 139|Ruling, Judge John E. Jones III, ''Kitzmiller v. Dover Area School District''.]]</ref> che considera il disegno intelligente alla stregua di una [[pseudoscienza]]<ref>"Accuratamente in questa ultima variante creazionista, i sostenitori del cosiddetto disegno intelligente (...) utilizzano un astuto linguaggio pseudoscientifico. Parlano di cose come "complessità irriducibile." {{cita libro|autore=Seth Shulman|titolo=Undermining science: suppression and distortion in the Bush Administration|editore=University of California Press|città=Berkeley|anno=2006|pagina=13|isbn=0-520-24702-7|lingua=inglese}}<br/> "(...) per la maggior parte dei membri della comunità scientifica ufficiale, il DI non è una teoria scientifica, ma una pseudoscienza creazionista." {{cita pubblicazione|autore=David Mu|titolo=Trojan Horse or Legitimate Science: Deconstructing the Debate over Intelligent Design|rivista=Harvard Science Review|volume=19|edizione= 1|data =autunno 2005|url= http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070724203349/http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|dataarchivio=24 luglio 2007}}<br/> {{cita pubblicazione|autore=Perakh M|titolo=Why Intelligent Design Isn't Intelligent — Review of: Unintelligent Design|rivista=Cell Biol Educ.|volume= 4|numero= 2|pp=121-122|data =estate 2005|doi=10.1187/cbe.05-02-0071|PMC = 1.103.713|lingua=inglese}}<br/> Mark D. Decker. College of Biological Sciences, General Biology Program, University of Minnesota [http://www.texscience.org/files/faqs.htm Frequently Asked Questions About the Texas Science Textbook Adoption Controversy] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100930160317/http://www.texscience.org/files/faqs.htm |data=30 settembre 2010 }} "Il Discovery Institute e i fautori del DI hanno un numero di obiettivi che sperano di ottenere con metodi in malafede e mendaci di marketing, pubblicità, e con la persuasione politica. Non praticano la scienza vera e propria, perché questo richiede troppo tempo, ma soprattutto perché questo metodo richiede che si abbiano prove effettive e motivi logici per le proprie conclusioni, e i fautori del DI semplicemente non li hanno. Se fossero in possesso di tali risorse, utilizzerebbero queste e non i metodi poco raccomandabili che effettivamente utilizzano."<br/> Vedi anche [[elenco delle società scientifiche che rifiutano esplicitamente il disegno intelligente]].</ref>.
 
Michael Behe, un professore di biochimica alla Lehigh University, è stato il primo a sostenere che la complessità irriducibile renderebbe impossibile l'evoluzione attraverso la selezione naturale di mutazioni casuali<ref>{{cita libro|cognome= Behe |nome= Michael |titolo= Darwin's Black Box |editore= Free Press |città= New York |anno=1996 |isbn= 978-0-684-82754-4|lingua=inglese}}</ref>. Tuttavia, i [[biologia evolutiva|biologi evoluzionisti]] hanno dimostrato come tali sistemi possano in realtà evolvere<ref name="thornton2006">{{cita pubblicazione|autore=Bridgham JT, Carroll SM, Thornton JW |titolo=Evolution of hormone-receptor complexity by molecular exploitation |pubblicazione=Science |volume=312 |edizione=5770 |pp=97–101 |data=aprile 2006 |pmid=16601189 |doi=10.1126/science.1123348 |bibcode= 2006Sci...312...97B|lingua=inglese}}</ref><ref name="Redundant Complexity">{{Cita pubblicazione|doi=10.1086/392687 |autore1=Shanks, Niall |autore2=Joplin, Karl H. |titolo=Redundant Complexity: A Critical Analysis of Intelligent Design in Biochemistry |rivista=Philosophy of Science |anno= 1999 |pp= 268–282 |volume= 66 |numero= 2, June |editore=The University of Chicago Press |jstor=188646}}</ref>. Ci sono infatti molti esempi documentati attraverso la genomica comparativa che mostrano come anche sistemi molecolari complessi si siano formati attraverso successive aggiunte di componenti come rivelato dalle diverse origini temporali delle loro proteine<ref>http://www.nature.com/nature/journal/v481/n7381/full/nature10724.html</ref><ref>http://www.biomedcentral.com/1471-2148/10/341</ref>.
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== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20070404182747/http://www.simonyi.ox.ac.uk/dawkins/WorldOfDawkins-archive/Catalano/box/behe.shtml ''Behe's Empty Box'']: raccolta di confutazioni degli argomenti di Behe
* Kenneth Miller [http://www.millerandlevine.com/km/evol/design1/article.html "Answering the Biochemical Argument from Design"]
* Kenneth Miller [http://www.millerandlevine.com/km/evol/design2/article.html "The Flagellum Unspun"]; una critica del Disegno intelligente e della complessità irriducibile tramite la confutazione che il flagello sia irriducibile