Palazzo della Corgna: differenze tra le versioni
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Il palazzo, a forma di una elle, era articolato su quattro elevazioni: locali privati, scuderie e sotterranei; ingresso, cucine ed annessi; piano nobile, con l'appartamento del marchese, e alloggi per il personale. L'ingresso principale, cui si accedeva mediante due rampe di scale, era localizzato nell'avancorpo: sul retro, con vista sul [[lago Trasimeno]], si apriva un secondo accesso contenuto in una torre.<br />Il lato destro dell'edificio era caratterizzato da tre teorie di finestre, dove quelle più grandi e centrali corrispondevano alla sala del segretario di corte, del luogotenente e del trono o studio del marchese: una porta segreta di quest'ultimo comunicava con un camminamento coperto, con feritoie sul lago, che conduceva alla [[rocca del Leone]] e poteva essere utilizzato come via di fuga, in caso di incombente pericolo.<ref>Festuccia, ''op. cit.'', p. 43</ref>
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File:Castiglione del Lago Palazzo Ducale dei Della Corgna.jpg|Il palazzo ducale<br />(facciata)
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File:Rocca castiglione del lago (PG).jpg|Le finestre della<br />sala del trono e la [[Rocca del Leone|rocca]]
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=== L'interno ===
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La Sala Maggiore era il luogo di rappresentanza del marchesato e, in quanto tale, gli affreschi commissionati al Pomarancio da Diomede della Corgna-della Penna (1582-83) avrebbero dovuto eternare le gesta di Ascanio I: sul soffitto la consegna da parte di Giulio III al nipote del Bastone di custode della Chiesa, sulle pareti il ricordo degli assedi cui il condottiero partecipò e, unico nel suo genere, il famoso duello con Giovanni Taddei.<br />Più avanti, la Sala di Giove, con raffigurazioni degli Dei dell'Olimpo realizzati da Salvio Savini. Dalla Sala del Teatro si accedeva alla Sala del trono, in cui tutti i signori, fino all'ultimo duca Fulvio II Alessandro, sbrigavano gli affari dello staterello: dominava il vano lo stemma di famiglia (con il caratteristico arbusto di corniolo e particolari della vita di Cesare; le altre pitture furono compiute da Fabio della Corgna, figlio minore di Ascanio II. Dallo studio si poteva comunicare col camminamento verso la fortezza e, all'interno, con la Sala del Luogotenente, con affreschi di soggetto mitologico del Savini, sede del vicario del marchese, e con la Sala del Segretario di corte (le Gesta di Annibale, furono decorate da un improvvisato pittore Cesare Caporali), luogo di lavoro di [[Scipione Tolomei]], al servizio di Diomede, Ascanio II e Fulvio II Alessandro, ultimo duca.<br />Infine la Sala dell'Eneide, affrescata con storie dell'eroe troiano dal [[Niccolò Circignani|Pomarancio]] e da [[Giovanni Antonio Pandolfi]], dove si riuniva il Consiglio dei Priori; la Sala dell'Archivio con la vicenda di Fetonte, del Pandolfi; la Sala di Diana e Callisto, con le caratteristiche scene del ''mondo a rovescio''; la Sala delle Arti (prigione) e delle Metamorfosi (Apollo e Dafne).<ref>Festuccia, ''op. cit.'', pp. 47-63</ref><ref>Kliemann, pp. 81-82</ref>
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File:Duello ascanio della corgna (PG).jpg|Il duello tra [[Ascanio della Corgna|Ascanio]] e Giovanni Taddei
File:Ascanio della corgna.jpg|[[Giulio III]]<br />dà ad [[Ascanio della Corgna|Ascanio]] il ''bastone'' di Custode della Chiesa
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=== Le "stanze segrete" ===
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Il borgo di Castiglione del Lago fu progettato tenendo conto della simbologia esoterica del numero 3 (''il 3 comanda l'universo ed è il numero più magico e potente''),<ref>Gabriele La Porta, p. 138</ref> secondo una consuetudine diffusa nell'architettura e urbanistica del tempo: tre porte, tre chiese.<ref>Broccoletti, pp. 1-2</ref><br />La struttura urbanistica del paese, ideata da Ascanio della Corgna su proposte dell'amico-maestro [[Galeazzo Alessi]], si sosteneva su un'essenziale concordanza del numero tre, appunto, che rievocava la [[Santissima Trinità]] e rifletteva la suddivisione sociale del periodo, caratterizzata da [[clero]], [[nobile|nobili]] e [[contadino|contadini]]. Gli edifici religiosi erano tre (La Maddalena, San Domenico e Sant'Agostino), la rocca del Leone era triangolare, le arterie borghigiane ugualmente tre, poi ridotte a due, e tre le porte d'accesso: Porta Perugina che portava al palazzo marchionale e al munito castello, Porta Senese che conduceva al centro del paese in cui si elevava la Torre del Popolo, originaria sede municipale, e Porta Fiorentina, dal Trasimeno, e tuttora unica carrozzabile.<ref>Broccoletti, parte I</ref>
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File:Borgo castiglione del lago (PG).jpg|Porta Perugina
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File:Borgo castiglione lago2.jpg|Porta Senese
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== L'ultima coppia ducale ==
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