=== L'immediato dopoguerra ===
Subito dopo la guerra vennero istituiti, nei diversi Comandi Marina, gli Uffici Sminamento Porti che avevano alle loro dipendenze i Gruppi Staccati Sommozzatori, provenienti dal '''Maricentrosub Taranto''', un nuovo Ente nato dalla soppressione di Mariassalto.
Un '''Gruppo Staccato Sommozzatori''' operava in Liguria, {{Cn|la regione più martoriata dai bombardamenti alleati }} e dagli autoaffondamenti di navi all’imboccature dei porti effettuati dai tedeschi in fuga. <ref><small>(''tratto dalla Relazione del TV Vincenzo Martellotta sull’attività svolta dal 21 settembre 1945 al 31 maggio 1946 nell’ambito del Gruppo Staccato Sommozzatori di Genova''):* Comandante: '''TV [[Luigi Durand de la Penne|Luigi Duran De la Penne]]''' (MOVM Alessandria, 18-19 dicembre 1941)* Vice Comandante: '''Capitano AN [[Vincenzo Martellotta]]''' (MOVM Alessandria, 18-19 dicembre 1941)* Operatori: Capo 3° Pal. [[Emilio Bianchi (incursore)|Emilio Bianchi]] (MOVM Alessandria, 18-19 dicembre 1941), 2° Capo Pal. [[Mario Marino]] (MOVM Alessandria, 18-19 dicembre 1941), 2° Capo Pal. Giuseppe Morbelli, 2° Capo Pal. Paolo Burdese, 2° Capo Pal. Domenico Quaranta, 2° Capo Pal. Damaso Paccagnini (MAVM Gibilterra, 30 ottobre 1940), Sergente Pal. Dino Varini (MAVM Gibilterra, 8 dicembre 1942), Sergente Pal. Giuseppe Guglielmo (MAVM Malta, 16 maggio 1942), Sergente Pal. [[Evelino Marcolini]] (MOVM Genova, 19 aprile 1945), Sergente Pal. Salvatore Mattera (MAVM Gibilterra, 8.05.1943 e 4.8.1943)</small></ref>
La loro opera fu titanica, si pensi solo che nel luglio del 1945 la rada della Spezia si presentava come un cimitero di navi (erano presenti oltre 320 scafi affondati che occludevano anche gli ingressi della diga foranea) nel quale erano disseminati migliaia di ordigni esplosivi pronti a saltare in aria.
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