Cinema: differenze tra le versioni

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Il '''cinema''' è l'insieme delle arti, delle tecniche e delle attività industriali e distributive che producono come risultato commerciale un [[film]]. Il cinema è anche, nella sua accezione più ampia, l'insieme dei film che, nel loro complesso, rappresentano un'espressione artistica che spazia dalla fantasia, all'informazione, alla divulgazione del sapere. Il cinema viene anche definito come la '''settima arte''', secondo la definizione coniata dal critico [[Ricciotto Canudo]] nel 1921<ref name="Sadoul">Riportata in [[Georges Sadoul]], ''Storia del cinema mondiale. Dalle origini ai nostri giorni'', Ernest Flammarion, Parigi (1949), trad. it. di Mariella Mammalella, Edizioni [[Feltrinelli]], Milano (1964).</ref>, quando pubblicò il manifesto ''La nascita della settima arte'', prevedendo che il cinema avrebbe unito in sintesi l'estensione dello spazio e la dimensione del tempo.
 
Fin dalle origini, il cinema ha abbracciato il filone della [[narrativa]], diventando la forma più diffusa e seguita di racconto.
 
== Generalità ==
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[[File:George Albert Smith (1864-1959) (7996002281)-crop.jpg|thumb|left|George Albert Smith nel 1900 (a destra si nota la sua camera di fronte a lui, sulla scrivania: la sua visuale [[soggettiva]] per il montaggio del film).]]
Realizzato da [[George Albert Smith]] nel 1900, il film ''[[Grandma's Reading Glass]]'', (''Le lenti della nonna'') è una di quelle opere che influenzeranno il cinema a venire (come faranno ad esempio ''[[The Adventures of Dollie]]'', ''[[Quarto potere|Citizen Kane]]'', ''[[Fino all'ultimo respiro (film)|À bout de souffle]]'' e ''[[Mulholland Drive (film)|Mulholland Drive]]''). Questo film della durata di un minuto e venti secondi è basato su un soggetto abbastanza banale, come era consuetudine concepire all'epoca: un ragazzo utilizza la lente della nonna per osservare quanto accade intorno a lui. George Albert Smith alterna due piani sequenza. Un'inquadratura principale mostra il ragazzo con la nonna, occupata a rammendare. Il giovane prende la lente e la dirige verso un orologio, che è mostrato in [[primo piano]] attraverso un'apertura rotonda della lente. Il ragazzo cerca attorno a lui e punta la sua lente su un uccellino chiuso in gabbia. Primo piano del volatile attraverso un taglio di montaggio. Il ragazzo quindi si sposta con la lente verso la nonna: un primo piano piuttosto divertente mostra l'occhio destro della nonna che gira in tutte le direzioni, sempre visto attraverso un taglio di montaggio rotondo. Il ragazzo nota poi il gatto della nonna, nascosto dentro al cestino. Primo piano del gatto attraverso la lente. Il gatto sguscia fuori dal paniere e la nonna arretra smettendo di giocare col ragazzo. Questa successione di piani sequenza, legati dal medesimo racconto, inaugura la suddivisione in piani sequenza diversi di un film cinematografico, quello che oggi chiamiamo il montaggio classico, o più semplicemente montaggio. E questa sequenza logica, che è l'assemblaggio di tutti questi elementi filmati separatamente, verrà in seguito chiamata montaggio alternato. La scoperta sarà fondamentale e importante: in più, il film inaugura la [[soggettiva]], dal momento che ciascun piano sequenza visto attraverso la lente è a livello soggettivo poiché segue lo sguardo del ragazzo. Alla nostra epoca i piani sequenza possono sembrare facili ed evidenti, quasi banali: ma nel 1900, rappresentò una rivoluzione.
 
[[File:Le Voyage dans la lune.jpg|thumb|upright=0.8|Il trucco più celebre di Méliès, l'astronave che entra nell'occhio della Luna in ''[[Viaggio nella Luna|Le Voyage dans la lune]]'' (1902) considerato il capolavoro del suo [[cinema delle attrazioni]] nonché punto di partenza del [[cinema di fantascienza]].]]