Eduardo Passarelli: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Nasce dall'unione tra [[Eduardo Scarpetta]], uno dei maggiori attori e commediografi del teatro napoletano metà '800 e inizio '900, e Anna De Filippo, sorellastra di Rosa De Filippo, moglie ufficiale del grande attore.
Eduardo fu il secondo genito, nel 1876. L'unione tra Scarpetta e sua madre aveva già dato alla luce il famoso poeta [[Ernesto Murolo]]; nel 1906 nacque il fratello minore Pasquale,
Dopo un'infanzia difficile, trascorsa, come figlio illegittimo, nel lussuoso palazzo Scarpetta in via Vittoria Colonna, anche per Eduardo iniziò inevitabilmente la lunga gavetta di attore teatrale.
Suo fratello minore [[Pasquale De Filippo]], è stato attore caratterista in molti film di Totò.
==Carriera==
Gli inizi della sua carriera sono segnati dalla collaborazione con i suoi fratellastri Titina, Eduardo e Peppino, suoi coetanei, e altre compagnie di giro, ma la svolta arriva sempre in [[teatro]] negli [[anni 1930|anni trenta]] come spalla del grande [[Totò]] nelle sue indimenticabili riviste, proprio in quel periodo Eduardo sceglierà come nome d'arte ''Passarelli'', per differenziarsi dall'omonimo fratello che in quel periodo cominciava ad emergere nel campo del teatro napoletano e non solo.
Nel cinema prende parte a diversi film, fa parte del cast di ''[[Roma città aperta]]'', di [[Roberto Rossellini]], ''[[Carosello napoletano]]'' di [[Ettore Giannini]], ''[[Le quattro giornate di Napoli]]'' di [[Nanni Loy]] e in numerosi film con Totò, tra cui ''[[Sette ore di guai]]'', tratto dalla prima delle quattro farse di Eduardo Scarpetta (che si chiamava ''Na' criatura sperduta''), Passarelli oltre a fargli da spalla esordirà come [[sceneggiatore]] cinematografico, sempre con Totò scrivendo copioni che rimarranno nella storia del cinema italiano, come la scena del tribunale nel film ''[[La cambiale]]'' Totò e Peppino, falsi testimoni, Eduardo Passarelli, il giudice, e prima ancora in ''[[Totò e i re di Roma]]'' con il grande [[Alberto Sordi]], lo stesso Passarelli, esaminatore di uno stagionato Totò, che ha bisogno a tutti i costi della licenza elementare per non perdere il suo posto di archivista al ministero.
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