Alassio: differenze tra le versioni

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Nel 1815 Alassio fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento omonimo del [[circondario di Albenga]] facente parte della [[provincia di Genova]]; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel [[circondario di Savona]] e, infine, sotto la neo costituita [[provincia di Savona]].
 
Verso la fine del XIX secolo, così come accadde in altri comuni costieri delle due riviere liguri, divenne un importante centro turistico e di soggiorno grazie a una cospicua presenza di villeggianti di nazionalità inglese - tra i visitatori la famiglia Hanbury<ref name="Comune di Alassio-Storia"/>, creatori dei [[Giardini botanici Hanbury|giardini botanici omonimi di Ventimiglia]] - che contribuirono alla sviluppo economico cittadino. Dal 1912 la città fu dotata di un Casinò municipale, abbattuto nel 1936 per creare piazza Littorio (attuale Piazza Partigiani).
 
A cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta del secolo successivo, in coincidenza con il [[miracolo economico italiano|boom economico]], fu località alla moda insieme a [[Portofino]] e [[Sanremo]]. Fu in quegli anni che per iniziativa del pittore alassino [[Mario Berrino]], nacque l'iniziativa del [[muretto di Alassio]].