CD3: differenze tra le versioni

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La molecola è considerata come la parte intracellulare del TCR tanto che le subunità vengono nominate γ, δ, ε come fossero il seguito del dimero α- β del TCR.
 
La subunità delta (CD3δ) nell'uomo viene codificata dal CD3D posizionato sul [[cromosoma 11]]23q, in tale sito del cromosoma 11 si ritrovano anche CD3E e CD3G i quali codificano rispettivamente per la sub unità epsilon (CD3ε) e gamma (CD3γ) <ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/mapview/maps.cgi?taxid=9606&CHR=11&maps=genes-r,pheno,morbid,genec&R1=on&query=CD3D&VERBOSE=ON&ZOOM=3 Map Viewer<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==Struttura==
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Le subunità CD3γ, CD3δ e CD3ε sono catene altamente correlate alle proteine di superficie cellulare della superfamiglia delle [[immunoglobuline]] contenenti un singolo dominio extracellulare.
 
La regione transmembrana delle catene CD3 è carica negativamente (contiene residui di [[aspartato]] nella regione transmembrana), tale caratteristica consente l'associare di queste catene con le catene di TCR cariche positivamente <ref name="isbn1-4292-0211-4">{{Cita libro | autore = Kuby, Janis; Kindt, Thomas J.; Goldsby, Richard A.; Osborne, Barbara A. | titolo = Kuby immunology | editore = W.H. Freeman | città = San Francisco | anno = 2007 | isbn = 1-4292-0211-4 }}</ref>.
 
Le code intracellulari delle molecole CD3 sono formate da un unico motivo conservato definito ''Immunoreceptor tyrosine-based activation motife'' (sequenza di attivazione dell'immunorecettore basata sulla tirosina) o [[ITAM]], che è essenziale per la capacità di segnalazione del TCR.
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Il CD3 viene inizialmente espresso nel citoplasma dei pro-timociti, le cellule staminali da cui derivano le cellule T nel [[timo (anatomia)|timo]]. I pro-timociti possono anche differenziarsi in timociti comuni, e poi in timociti midollari, in quest'ultima fase di differenziamento cellulare l'antigene CD3 comincia a migrare verso la membrana cellulare. L'antigene risulta legato alle membrane delle cellule T mature e delle cellule NK, l'antigene non viene espresso in quasi nessun altro tipo di cellula, anche se sembra essere espresso in piccole quantità nelle [[cellule di Purkinje]].
 
Questa alta specificità nell'espressione dell'[[antigene]], combinata con la presenza del CD3 in tutte le fasi di sviluppo delle cellule T, lo rende un marcatore immunoistochimico utile per le cellule T in [[istologia]]. L'antigene rimane presente in quasi tutti i [[linfoma|linfomi]] a cellule T e le [[leucemia|leucemie]], e può quindi essere utilizzato, tramite marcatura, per distinguere tali patologie da quelle solo apperentemente similari quali le neoplasie linfoidi a cellule B <ref name=Leong>{{Cita libro|autore=Leong, Anthony S-Y|autore2=Cooper, Kumarason|autore3=Leong, F Joel W-M|anno=2003|titolo=Manual of Diagnostic Cytology|edizione=2|editore=Greenwich Medical Media, Ltd.|pagine=63-64|isbn=1-84110-100-1}}</ref>.
 
==Regolazione==
La Fosforilazione dell'ITAM delle catene zeta del CD3,da parte della tirosin chinasi P56lck, conferisce alla catena CD3 la proprietà di legare l'[[enzima]] ZAP70 (zeta associato), una [[chinasi]] importante nella cascata di segnali intracellulari per l' innesco della cellula T.
 
==Interazioni farmacologiche==