Content-control software: differenze tra le versioni

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[[File:Screenshot-whitehouse com.png|thumb|upright=1.4|[[DansGuardian]] blocking [[whitehouse.com]].]]
 
Un '''''content-control''''' è un [[software]] progettato per limitare o controllare i contenuti ai quali un utente è autorizzato ad accedere. Viene soprattutto utilizzato per limitare l'invio e la ricezione di materiale su [[Internet]] tramite il [[World Wide Web|Web]], l'[[e-mail]], o in altro modo. Un software di controllo dei contenuti determina quali contenuti saranno disponibili, o, solitamente, quali contenuti saranno bloccati. Tali restrizioni possono essere applicate a vari livelli: a livello nazionale dal governo, da un [[Internet service provider|provider]] di servizi Internet ai propri clienti, dal [[datore di lavoro]] al proprio personale, da una scuola ai suoi studenti, da una biblioteca ai suoi visitatori, da un genitore al computer di un bambino, e da un singolo utente al proprio computer. Spesso il motivo che spinge ad utilizzare tali software, consiste nell' impedire l'accesso a contenuti che, il proprietario o altre autorità del/dei computer, possono ritenere illegali o in grado di ridurre, nel caso di un'azienda la produttività. Quando imposto senza il consenso dell'utente, il controllo dei contenuti viene considerato una forma di [[Censura di Internet|censura di internet]]. Alcuni ''content-control software'' includono funzioni di controllo del tempo, utilizzate per consentire ai genitori di impostare la quantità di tempo che il proprio bambino può trascorrere su Internet o usate per la riproduzione di giochi o altre attività del computer.
 
In alcuni paesi, tali software sono onnipresenti. [[Diritti umani a Cuba#Internet|A Cuba]], se un utente di un computer in un [[Internet café]] controllato dal governo digita determinate parole, il word processor o il browser si chiude automaticamente, e viene dato un avvertimento: "Sicurezza dello stato".<ref name="cubaonline">{{Cita web|url=http://www.rsf.org/IMG/pdf/rapport_gb_md_1.pdf|titolo=Going online in Cuba: Internet under surveillance|editore=Reporters Without Borders|anno=2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090303221407/http://www.rsf.org/IMG/pdf/rapport_gb_md_1.pdf|dataarchivio=3 marzo 2009}}</ref>
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Si è dimostrato che molti tipi di ''content-control software'' bloccano i siti in base alle inclinazioni religiose e politiche dei proprietari dei proprietari delle aziende che li producono. Gli esempi includono il blocco di diversi siti religiosi<ref>{{Cita web|autore=Kelly Wilson |url=http://hometown.aol.com/Mjolnir13/test.htm |titolo=Hometown Has Been Shutdown - People Connection Blog: AIM Community Network |editore=Hometown.aol.com |data=6 novembre 2008 |accesso=25 ottobre 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://members.tripod.com/~Trifold/NOTICE.html |titolo=Notice!! |editore=Members.tripod.com |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref>, compreso il sito web del Vaticano, molti siti politici e siti per gay/lesbiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |titolo=http://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080607224912/http://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |dataarchivio=7 giugno 2008 }}</ref> È stato dimostrato che '''''X-Stop''''' blocca, ad esempio, il sito ''Web Quaker'', il ''National Journal of Sexual Orientation Law'' , la ''Heritage Foundation'' e parti di ''The Ethical Spectacle''.<ref>{{Cita web|url=http://www.spectacle.org/cs/burt.html |titolo=The Mind of a Censor |editore=Spectacle.org |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref> '''CYBERsitte'''r blocca siti come la [[National Organization of Women]].<ref>{{Cita web|url=http://www.spectacle.org/alert/peace.html |titolo=CYBERsitter: Where do we not want you to go today? |editore=Spectacle.org |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref> Nancy Willard, una ricercatrice universitaria e avvocato, ha sottolineato che molte scuole pubbliche e biblioteche degli Stati Uniti utilizzano lo stesso software di filtraggio usato da molte organizzazioni cristiane.<ref>{{Cita web|url=http://www.csriu.org/onlinedocs/documents/religious2.html |titolo=See: Filtering Software: The Religious Connection |editore=Csriu.org |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref>
 
Si è riscontrato che '''Cyber Patrol''', un prodotto sviluppato dalla Anti-Defamation League e The Learning Company della Mattel,<ref>{{Cita web|url=http://www.adl.org/presrele/mise_00/3081-00.asp |titolo=See: ADL and The Learning Company Develop Educational Software |editore=adl.org |data= |accesso=26 agosto 2011}}</ref> blocca non solo i siti politici che ritiene essere affascinati dall' dall’''hate speech, o'' incitamento all’odio, ma anche i siti web sui diritti umani, come la pagina web di [[Amnesty International]] su [[Israele]] e siti web inerenti ai diritti dei gay come ad esempio glaad.org<ref>{{Cita web|url=http://www.peacefire.org/censorware/Cyber_Patrol/ |titolo=See: Cyber Patrol Examined |editore=peacefire.org |data= |accesso=26 agosto 2011}}</ref>
 
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