Religione: differenze tra le versioni

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o hahahaahahahhahahaah
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Da un punto di vista [[Fenomenologia della religione|fenomenologico-religioso]] il termine "religione" è collegato alla nozione di [[sacro]]:
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{{q|Secondo [[Nathan Söderblom]], [[Rudolf Otto]] e [[Mircea Eliade]], la religione è per l'uomo la percezione di un "[[totalmente Altro]]"; ciò ha come conseguenza un'esperienza del [[sacro]] che a sua volta dà luogo a un comportamento ''sui generis''. Questa esperienza, non riconducibile ad altre, caratterizza l<nowiki>'</nowiki>''[[homo religiosus]]'' delle diverse culture storiche dell'umanità. In tale prospettiva, ogni religione è inseparabile dall<nowiki>'</nowiki>''[[homo religiosus]]'', poiché essa sottende e traduce la sua ''[[Weltanschauung]]'' ([[Georges Dumézil]]). La religione elabora una spiegazione del destino umano ([[Geo Widengren]]) e conduce a un comportamento che attraverso miti, riti e simboli attualizza l'esperienza del [[sacro]].|[[Julien Ries]]. ''Le origini, le religioni''. Milano, Jaca Book, 1992, pagg.7-23}}
o ahahhahaahah|[[Julien Ries]]. ''Lefhfhfh origini, le religioni''. Milano, Jaca Book, 1992, pagg.7-23}}
 
[[Da]] un punto di vista [[Storia delle religioni|storico-religioso]] la "nozione" di "religione" è collegata al suo esprimersi storico:
{{q|Ogni tentativo di definire il concetto di "religione", circoscrivendo l'area semantica che esso comprende, non può prescindere dalla constatazione che esso, al pari di altri concetti fondamentali e generali della [[storia delle religioni]] e della [[scienza della religione]], ha una origine storica precisa e suoi peculiari sviluppi, che ne condizionano l'estensione e l'utilizzo. [...] Considerata questa prospettiva, la definizione della "religione" è per sua natura operativa e non reale: essa, cioè, non persegue lo scopo di cogliere la "realtà" della religione, ma di definire in modo provvisorio, come ''work in progress'', che cosa sia "religione" in quelle società e in quelle tradizioni oggetto di indagine e che si differenziano nei loro esiti e nelle loro manifestazioni dai modi a noi abituali.|[[Giovanni Filoramo]]. ''Religione'' in ''Dizionario delle religioni'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Torino, Einaudi, 1993, pag.620}}