Alassio: differenze tra le versioni
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Già nei secoli XIII e XIV si parlava di un Albertus d'Alascio<ref>«''Albertus de alascio sacri imperii notarius''»: cfr. ''Liber iurium reipublicae genuensis'', I, in ''[[Historiae Patriae Monumenta]]'', Torino, Tipografia Regia, 1854, col. 973 (n. DCCXLI). Consultabile anche su [http://books.google.it/books?id=B_TSCQlXfuoC&pg=RA4-PA974 Google Libri].</ref> (1236) e del territorio di Alaxio. La nobile famiglia dei notari del [[Sacro Romano Impero]] assunse il cognome "Alaxio d'Alascio" proprio per indicare la provenienza dal territorio Alaxino, ossia d'Alassio. Da tale famiglia discesero anche i marchesi Ferrero d'Alassio, attraverso il nobile Luca d'Alascio de Alaxio<ref>[https://books.google.es/books?id=dUpYAAAAYAAJ&q=alaxio&dq=alaxio&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjgt7zP2O_QAhVQahoKHUVKCwMQ6AEIPzAF]</ref>. Nel XVI secolo, Giacomo de' Alaxini dei signori di Druent, Rettore dell'[[Università di Tolosa]], vendette parte del feudo al duca [[Emanuele Filiberto di Savoia]].<ref>[https://books.google.it/books?id=b0_y7NlI68gC&pg=PA252&lpg=PA252&dq=signori+di+druent&source=bl&ots=6DrJh6XEOL&sig=_dQMXlFJjO-Br2NdooyvwXEXQbA&hl=it&ei=3cHbTu25MOrU4QSZnKmkBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CFMQ6AEwBw#v=onepage&q=signori%20di%20druent&f=false]</ref>
La famiglia Alaxio d'Alascio si trasferì in [[Aragona]] dove fu nobilitata e iscritta nel ''Nobiliario de los Reinos y Senores de Espana'' al numero 2004 descrivendone l'arma di oro con sei medaglioni di nero<ref>[https://books.google.es/books?id=1lUBAAAAQAAJ&pg=PA98-IA1&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=3#v=onepage&q&f=false]</ref>. La famiglia d'Alascio, di antico lignaggio cavalleresco, si trasferì con Blasco d'Alascio, l'ammiraglio Roger de Lauria e Baldovino conte di Ventimiglia, in [[Maratea]].<ref>[https://books.google.it/books?id=oUDjx_zHSbMC&pg=RA2-PA255&lpg=RA2-PA255&dq=blasco+de+alascia+roger+de+eril&source=bl&ots=QVRwlRMSdt&sig=vHUA-b1WQs9qaxXK0gXtLesAc7E&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjqvNek--bQAhVBWRoKHdf3BDMQ6AEIGjAA#v=onepage&q=blasco%20de%20alascia%20roger%20de%20eril&f=false]</ref> Tale famiglia diede personaggi illustri alla città: prof. Vincenzo D'Alascio, poeta ed insegnante, sindaco di Maratea dal 4 gennaio 1965 al 14 gennaio 1970
=== Percorso storico ===
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La biblioteca civica “Renzo Deaglio”, affacciata sulla centrale piazza Airaldi e Durante e sulle spiagge alassine, raccoglie l'eredità ideale della biblioteca dell'ex [[Chiesa anglicana (Alassio)|chiesa anglicana]] costituita dai lasciti librari dei turisti inglesi che frequentavano la città ad inizio Novecento, con collezioni librarie di pregio. Dotata di wi-fi per la connessione internet gratuita e di una sala multimediale, ospita da alcuni anni gli incontri letterari in precedenza realizzati in varie aree della città ed oggi trasferiti nell'auditorium intitolato a Roberto Baldassarre, ex direttore della biblioteca.<ref>[http://www.comune.alassio.sv.it/comune/ita/uffici_biblioteca.html Biblioteca Civica "Renzo Deaglio"] sul sito del Comune</ref>
=== Cinema ===
Ad Alassio, [[Alfred Hitchcock]] girò brevi scene de ''[[Il labirinto delle passioni]]'' (''The Pleasure Garden'') film muto del 1925.
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