Errico De Marinis: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[Massone]], il 28 settembre 1888 fu affiliato Maestro nella [[Loggia massonicaMassoneria|Loggia]] "Pensiero ed Azione" di Napoli, mentre l'anno seguente ne fu eletto Maestro Venerabile, confermato nel 1889. Eletto per la prima volta alla Camera del Regno d'Italia nel 1895 nel collegio di [[Salerno]], venne confermato in quel seggio fino al 1915, collocandosi nello schieramento della sinistra socialista. Nominato nel 1910 segretario della Camera dei deputati, fu [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] nel [[1905]] sotto il [[Governo Fortis II]].
 
Durante il suo soggiorno romano si affiliò alla Loggia "Domenico Romagnosi", di cui divenne in seguito Maestro Venerabile. Fu tra i promotori della scissione che nel [[1908]] portò alla creazione della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Serenissima Gran Loggia d'Italia]]<ref>{{cita libro|Vittorio| Gnocchini| L'Italia dei liberi muratori: brevi biografie di massoni famosi| 2005| [[Mimesis Edizioni]]| Milano| p= 100}}
</ref> Fratello del senatore [[Alberto De Marinis Stendardo di Ricigliano|Alberto De Marinis]], fu anche docente universitario di filosofia del diritto, e titolare della prima cattedra di sociologia istituita in Italia nel 1898, presso l'[[Università Federicodegli IIStudi di Napoli Federico II|Università di Napoli]]. Collaborò ad alcune testate giornalistiche e riviste, tra cui il ''Roma'' di Napoli, la ''Gazzetta del popolo'' di Torino e il ''Resto del Carlino'' di Bologna, ''Critica sociale''.
== Opere ==
*''Lo stato: secondo la mente di San Tommaso Dante e Machiavelli con una introduzione su Machiavelli, l'Italia e la grande guerra presente'', Napoli, 1917<ref>[http://bibliotecas.unc.edu.ar/index.php/record/view/759772 Scheda]</ref>