Settore secondario: differenze tra le versioni

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In [[economia]] il '''settore secondario''' è il [[settore economico]] che comprende tutte le varie attività dell'[[industria]]: l'[[industria alimentare]], l'[[industria mineraria]], l'[[industria metallurgica]] e [[Industria siderurgica|siderurgica]], l'[[industria metalmeccanica]], l'[[industria della difesa]], l'[[industria petrolchimica]], l'[[edilizia|industria delle costruzioni]], l'[[Attività manifatturiera|industria manufatturiera]], l'[[industria farmaceutica]], l'[[elettronica|industria elettronica]]. Di essa si occupa il ramo della [[politica economica]] nota come [[politica industriale]].
 
È caratterizzato, nei paesi più sviluppati, dall'utilizzo di [[macchina|macchinari]] a sempre più elevato contenuto [[tecnologia|tecnologico]], che richiedono una bassa quantità di [[manodopera]]. Il ''secondario'' che prevede l'[[attività economica]] a livello ''mondiale''. Questa deve andare incontro a bisogni considerati, in qualche modo, come secondari rispetto a quelli cui va incontro il [[settore primario]]. Secondo la teoria di alcuni [[economisti]], nel corso del suo sviluppo tecnologico, la [[Società (sociologia)|società]] tende a lasciare dietro di sé lo stadio di [[economia agraria]] non appena ha assicurato il soddisfacimento dei bisogni primari: una volta raggiunta questa garanzia, essa concentrerà i suoi sforzi in attività di altri tipi.
[[File:2005gdpIndustrial.png|thumb|upright=1.5|Produzione industriale nel 2005]]
Molte volte, un'economia particolarmente attiva nel settore secondario è semplicemente impegnata nella lavorazione dei [[prodotto (economia)|prodotti]] del [[settore primario]], altre volte si dedica ad attività completamente indipendenti dal primario.