Parlamento europeo: differenze tra le versioni
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[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F023908-0002, Straßburg, Tagung des Europarates.jpg|thumb|left|Sessione dell'Assemblea comune nel [[Palazzo d'Europa]] a Strasburgo nel gennaio 1967. [[Willy Brandt]], ministro degli esteri della Germania, sta parlando.]]
Il Parlamento, come le altre istituzioni europee, era molto diverso dalla sua forma attuale quando si riunì per la prima volta il 10 settembre 1952. Una delle più antiche istituzioni comuni, ha iniziato come ''Assemblea comune'' della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]] (CECA). Era un'assemblea consultiva di 78 parlamentari nominati all'interno dei parlamenti nazionali dei sei Stati membri; non possedeva poteri legislativi.<ref name="ENA History">{{Cita web|titolo= European Parliament|editore=European Navigator|url=http://www.cvce.eu/obj/european_parliament-en-ad6a0d57-08ef-427d-a715-f6e3bfaf775a.html|accesso=19 aprile 2013|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|titolo= EPP-ED Chronology—1951–1960|editore=European People's Party|url=http://www.epp-ed.eu/group/en/chronology02.asp|accesso=5 luglio 2007|lingua=en}}</ref><ref>{{cita|Bardi
[[File:Europa Parlament 1985.jpg|thumb|left|Sessione dell'Assemblea a Strasburgo 1985.]]
Il suo sviluppo, fin dalla fondazione, mostra come le strutture dell'Unione europea si siano evolute senza un chiaro "piano generale". Secondo alcuni osservatori, come Tom Reid del [[The Washington Post|''Washington Post'']], "nessuno avrebbe deliberatamente progettato un governo così complesso e ridondante come l'Unione europea".<ref>{{cita|Reid, 2004|p. 272}}.</ref> Il Parlamento possiede due sedi, che si sono alternate più volte, come risultato di vari accordi o la mancanza di essi. Anche se la maggior parte degli [[eurodeputato|eurodeputati]] preferirebbe operare solo a [[Bruxelles]], in occasione del vertice di [[Edimburgo]] del 1992 la [[Francia]] ha proposto una modifica del Trattato per mantenere la sede plenaria del Parlamento europeo a [[Strasburgo]] in modo permanente.<ref name="ENA History"/><ref>{{Cita web|url=http://www.european-council.europa.eu/media/854346/1992_december_-_edinburgh__eng_.pdf|titolo=The European Council - Consilium|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912031712/http://www.european-council.europa.eu/media/854346/1992_december_-_edinburgh__eng_.pdf|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref>
===L'Assemblea parlamentare europea===
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Il 20 settembre 1976 il Consiglio europeo decide a Bruxelles di rendere il Parlamento europeo eleggibile a [[suffragio universale]] diretto, e quindi non più per mezzo dei parlamentari nazionali, sia pure in base a legislazioni nazionali che variano in ordine ai sistemi di attribuzione dei seggi e alle condizioni soggettive di eleggibilità e di incompatibilità.<ref>{{cita news|url=https://www.academia.edu/11435568/Sulle_incompatibilità_del_parlamentare_europeo|titolo=La decadenza dell'eurodeputato passa da Roma o da Bruxelles?|pubblicazione=Diritto e giustizia|data=10 aprile 2004|numero=14}}</ref> Il testo entra in vigore il 1º luglio [[1978]] e le prime elezioni vengono celebrate nel giugno [[1979]]. I membri passano a quota 410.<ref>{{cita|Chiti Batelli, 1981||}}.</ref>
I membri dell'Europarlamento passeranno poi a 434 ([[1984]]), 518 ([[1989]]), 567 ([[1994]]), 626 ([[1995]]), 732 ([[2004]]), 782 ([[2007]]). Per il [[2009]] è stata applicata una riduzione del numero dei membri a 736, come previsto dal [[Trattato di Nizza]];<ref>{{cita|Bardi
==Poteri e funzioni==
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Il Parlamento europeo esercita il [[potere legislativo]] e il potere di bilancio - condivisi con il [[Consiglio dell'Unione europea]] - e il potere di controllo democratico. Le principali funzioni del Parlamento europeo sono:
* l'esercizio del controllo politico sull'operato della Commissione tramite interrogazioni scritte e orali e lo strumento della [[mozione di censura]];<ref>{{cita|Strozzi
* l'esame delle proposte legislative della Commissione, assieme al [[Consiglio dell'Unione europea|Consiglio dei Ministri dell'Unione europea]], nell'ambito della [[Procedura legislativa ordinaria (diritto dell'Unione europea)|procedura legislativa ordinaria]];<ref>{{cita|Strozzi
* l'approvazione del bilancio annuale dell'Unione, insieme al Consiglio dell'Unione europea;<ref name="Bilancio">{{cita|Strozzi
* la nomina del [[mediatore europeo]];<ref name="mediatore">{{cita|Strozzi
* l'istituzione di commissioni d'inchiesta.<ref>{{cita|Strozzi
Il Parlamento e il [[Consiglio dell'Unione europea|Consiglio UE]] esercitano congiuntamente il [[potere legislativo]] e vengono spesso paragonati alle due camere di un [[Bicameralismo|sistema bicamerale]].<ref>{{Cita web|titolo=Bicameral Traits At EU Level |url=https://epthinktank.eu/2013/01/25/bicameral-traits-at-eu-level/|data=25 gennaio 2013|accesso=29 aprile 2016|editore=European Parliamentary Research Service|lingua=en}}</ref>
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L'ex presidente del Parlamento [[Hans-Gert Pöttering]] ha comunque voluto rimarcare il diritto del Parlamento di richiedere alla Commissione di redigere una data normativa. Così, vista la tendenza della Commissione a seguire sempre di più le richieste del Parlamento, si è venuto a costituire ''[[de facto]]'' un diritto di iniziativa legislativa parlamentare, una sorta di potere di "iniziativa dell'iniziativa" nei confronti della Commissione, attraverso una delibera a maggioranza assoluta.<ref name="Pot initiative">{{Cita web|cognome=Williams|nome=Matt|data=24 giugno 2008|titolo= Pöttering defends parliament's role at EU summits|editore=The Parliament Magazine|url=http://www.theparliament.com/policy-focus/foreign-affairs/foreign-affairs-article/newsarticle/poettering-defends-parliaments-role-at-eu-summits/|accesso=25 giugno 2008 |lingua=en}}</ref>
Il Parlamento vanta anche un'importante potere di influenza indiretta, attraverso risoluzioni non vincolanti e audizioni della Commissione, incluso per ciò che riguarda la [[politica estera e di sicurezza comune]]; il Parlamento deve approvare tutte le sovvenzioni per lo sviluppo, comprese quelli per l'estero. Ad esempio, il supporto per la ricostruzione [[Guerra in Iraq|post-bellica in Iraq]] o gli incentivi per la cessazione dello sviluppo [[Energia nucleare in Iran|nucleare iraniano]], sono azioni che hanno dovuto avere il sostegno da parte del Parlamento. Il sostegno parlamentare è stato anche richiesto per l'accordo di condivisione con gli [[Stati Uniti]] dei dati dei passeggeri in viaggio transatlantico.<ref name="Rockwell">{{cita|Schnabel
===La procedura legislativa===
{{vedi anche|Procedure legislative dell'Unione europea}}
Con ogni nuovo trattato, i poteri del Parlamento, in termini del suo ruolo nelle procedure legislative dell'Unione, sono stati ampliati. Dall'entrata in vigore del [[Trattato di Lisbona]] la procedura cosiddetta di "codecisione" è divenuta [[Procedura legislativa ordinaria (diritto dell'Unione europea)|procedura legislativa ordinaria]] che prevede un piano di parità tra il Parlamento e il Consiglio. Esistono tuttavia delle procedure legislative speciali che prevedono una diversa composizione dei poteri di intervento nell'ambito legislativo di Parlamento e Consiglio, con la prevalenza, a seconda degli ambiti, del ruolo dell'una o dell'altra istituzione. In particolare, nell'ambito della procedura, la Commissione presenta una proposta al Parlamento e al Consiglio che può diventare legge se entrambi sono d'accordo su un testo attraverso letture successive fino ad un massimo di tre. In prima lettura, il Parlamento può inviare emendamenti al Consiglio, che può o adottare il testo comprensivo degli emendamenti o rinviargli una "posizione comune". Il Parlamento, allora, può approvare tale posizione o respingere il testo a maggioranza assoluta, provocando così la definitiva bocciatura, oppure può adottare ulteriori emendamenti, anche a maggioranza assoluta. Se il Consiglio non le approva viene formato un "comitato di conciliazione". Il Comitato è composto dai membri del Consiglio più un numero uguale di deputati che insieme cercano di raggiungere un compromesso. Una volta che viene ottenuta una posizione di comune accordo, questa deve essere approvata dal Parlamento, a maggioranza semplice.<ref name="Parliament's powers"/><ref name="decision making">{{Cita web|titolo=Decision-making in the European Union|editore=European Parliament|url=https://europa.eu/european-union/eu-law/decision-making/procedures_en|accesso=18 settembre 2007|lingua=en}}</ref><ref>{{cita|Strozzi
Le poche altre aree in cui operano le procedure legislative speciali sono la giustizia e gli affari interni, le politiche di bilancio e fiscali. In queste aree, il Consiglio o il Parlamento legiferano da soli.<ref name="lisbon explain"/> La procedura dipende anche da quale tipo di atto istituzionale viene utilizzato.<ref name="Parliament's powers"/> L'atto più forte è il [[Regolamento dell'Unione europea|regolamento]], una norma che è direttamente applicabile nella sua interezza e vincolante per tutti gli Stati membri. Poi ci sono le [[Direttiva dell'Unione europea|direttive]] che impongono agli Stati membri il raggiungimento di determinati obiettivi che devono perseguire attraverso le proprie leggi e, quindi, conferendogli spazi di manovra. Una [[Decisione dell'Unione europea|decisione]] è uno strumento indirizzato ad un particolare gruppo di persone ed è direttamente applicabile. Le istituzioni possono inoltre emettere [[Raccomandazione dell'Unione europea|consigli e raccomandazioni]] che sono semplicemente dichiarazioni non vincolanti.<ref>{{Cita web|titolo= Regulations, Directives and other acts |editore=European Parliament |url=https://europa.eu/european-union/eu-law/legal-acts_en |accesso=4 agosto 2017 |lingua=en }}</ref>
In generale la Commissione europea ha il monopolio dell'iniziativa legislativa, ma il meccanismo della [[relazione di iniziativa]] permette al Parlamento di chiedere alla Commissione di presentare adeguate proposte sulle questioni per le quali reputa necessaria l'elaborazione di un atto dell'Unione ai fini dell'attuazione dei trattati.<ref>{{cita|Strozzi
Fino al 13 dicembre 2016 vi era un ulteriore documento che non seguiva le normali procedure: la "dichiarazione scritta". Si trattava di un documento di non più di 200 parole, proposto da un massimo di cinque deputati su una questione che rientra nelle competenze dell'UE e che veniva utilizzato per avviare un dibattito su questo tema. Essendo pubblicato davanti all'ingresso dell'emiciclo, i deputati potevano firmare la dichiarazione e, se ciò veniva fatto dalla maggioranza, il documento veniva inoltrato al Presidente del Parlamento e annunciato in seduta plenaria, prima di essere trasmesso alle altre istituzioni e formalmente indicato nel verbale.<ref name="EP WD">{{Cita web|titolo= Dichiarazioni scritte|editore=Parlamento europeo|url=http://www.europarl.europa.eu/plenary/it/written-declarations.html|accesso=22 giugno 2017}}</ref>
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===Bilancio===
Il Parlamento detiene, grazie ai trattati degli anni 1970 e al [[Trattato di Lisbona]] ufficialmente l'autorità di bilancio dell'Unione.<ref>{{cita|Bardi
Il Parlamento è anche responsabile per l'adempimento dell'esecuzione dei bilanci precedenti sulla base della relazione annuale della [[Corte dei conti europea]]. Solo due volte il Parlamento non ha approvato il bilancio precedente: nel 1984 e nel 1998. In quest'ultima occasione, che ha portato alle dimissioni della [[Commissione Santer]], era stato messo in evidenza come il potere di bilancio attribuisce al Parlamento un grande potere nei confronti della Commissione.<ref name="Hoskyns">{{Cita|Hoskyns
===Controllo del potere esecutivo===
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Nell'Unione europea vi è una netta [[separazione dei poteri]] tra esecutivo e legislativo che rende il Parlamento europeo più simile al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso degli Stati Uniti]] che una legislazione tipica di uno Stato membro.<ref name="Kreppel"/> Il [[presidente della Commissione europea]] viene proposto dal [[Consiglio europeo]] sulla base delle elezioni parlamentari europee.<ref name="Constitution info">{{Cita web|titolo= EU institutions and other bodies |editore=European Parliament|url=https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies_en|accesso=4 agosto 2017 |lingua=en}}</ref> Tale proposta deve essere approvata dal Parlamento (a maggioranza semplice) che "elegge" il Presidente in base ai trattati. Dopo la nomina del Presidente i membri della Commissione vengono proposti dal Presidente stesso, in accordo con gli Stati membri. Quindi, la Commissione formata si presenta al Parlamento che può approvare o respingerla.<ref name=autogenerated2>{{Cita web|titolo= Background Information: Election of the European Commission|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+PRESS+BI-20041022-1+0+DOC+XML+V0//EN|accesso=1º luglio 2007 |lingua=en}}</ref><ref name="Commission Oversight">{{Cita web|titolo= Oversight over the Commission and Council|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/parliament/public/staticDisplay.do?id=46&pageRank=9&language=EN|accesso=12 giugno 2007|lingua=en }}</ref> Nella pratica, il Parlamento non ha mai votato contro un Presidente o la sua Commissione, ma si ritiene che lo avrebbe fatto quando fu avanzata una proposta per la formazione della Commissione Barroso. La pressione risultante ha costretto a ritirare la proposta e a modificarla per risultare accettabile al parlamento.<ref name="IHT Butt">{{Cita web|cognome=Bowley|nome=Graham|titolo=Buttiglione affair highlights evolving role of Parliament : Questions arise on democracy at the EU|sito=International Herald Tribune |data=18 ottobre 2004|url=http://www.iht.com/articles/2004/10/18/brussels_ed3_.php|accesso=1º luglio 2007|lingua=en}}</ref> Tale pressione è stata vista come un segnale importante a dimostrazione del carattere evolutivo del Parlamento e della sua capacità di rendere la Commissione responsabile. Inoltre, nel voto sulla Commissione, i deputati generalmente votano seguendo le linee di partito, piuttosto che le richieste da parte dei governi nazionali.<ref>{{Cita web|autore=Alasdair Murray |titolo=Three cheers for EU democracy |editore=[[Open Europe]] |anno=2004 | |accesso=7 luglio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070610003606/http://www.cer.org.uk/articles/39_murray.html |dataarchivio=10 giugno 2007 |urlmorto=si |lingua=en}}</ref>
Il Parlamento ha anche il potere di approvare, alla maggioranza dei due terzi, una mozione si censura nei confronti della Commissione che ne comporta le dimissioni dell'intera istituzione. Questo potere non è mai stato utilizzato ma quando è stato minacciato nei confronti della [[Commissione Santer]] ha comportato le sue dimissioni spontanee. Vi sono un paio di ulteriori controlli, come ad esempio l'obbligo della Commissione di presentare relazioni al Parlamento e rispondere alle domande dei deputati; l'obbligo del Presidente del Consiglio in carica di presentare al Parlamento il suo programma all'inizio della presidenza; l'obbligo per il Presidente del Consiglio europeo di riferire al Parlamento dopo ciascuna delle sue riunioni; il diritto dei deputati di presentare richieste per la legislazione e la politica alla Commissione; e il diritto di fare delle domande ai membri di queste istituzioni (ad esempio il "''[[question time]]''" di ogni martedì).<ref name="Ringe"/><ref name="Commission Oversight"/> Allo stato attuale, i deputati possono formulare una domanda su qualsiasi argomento, ma nel mese di luglio 2008 i deputati hanno votato per limitarle a quelle inerenti al mandato e vietare quelle offensive o personali.<ref name="EUO rise">{{Cita web|cognome=Mahony|nome=Honor|titolo=New rules to make it harder for MEPs to form political groups|url=http://euobserver.com/9/26468|data=9 luglio 2008|sito=International Herald Tribune |accesso=10 luglio 2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita|Strozzi
=== I poteri di vigilanza ===
Il Parlamento possiede anche altri poteri di supervisione generale, concessogli principalmente dal [[Trattato di Maastricht]].<ref>{{cita|Strozzi
Il [[Mediatore europeo]] viene eletto dal Parlamento e si occupa di denunce, inerenti alla cattiva amministrazione, contro tutte le istituzioni, da parte di ogni cittadino europeo o di ogni [[persona fisica]] o [[persona giuridica|giuridica]] risiedente nell'Unione.<ref name="supervisory"/> Questi soggetti possono, inoltre, presentare una [[petizione]] su una questione della sfera di attività dell'Unione europea che gli riguardino direttamente. La [[Commissione per le petizioni del Parlamento europeo|commissione per le petizioni]] esamina i casi, circa 1500 ogni anno, a volte presentati dagli stessi cittadini al Parlamento.<ref name="petitions">{{Cita news|cognome=Rickards|nome=Mark|titolo= MEPs get taste of people power|editore=BBC News|data=3 novembre 2007|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/7075573.stm|accesso=3 novembre 2007|lingua=en }}</ref><ref name="mediatore"/>
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{{Vedi anche|Eurodeputato}}
In Italia i parlamentari sono conosciuti [[eurodeputato|europarlamentari]] o Eurodeputati, mentre in [[lingua inglese]] vengono chiamati ''Members of the European Parliament'' (MEPs). Essi vengono eletti ogni cinque anni attraverso un [[suffragio universale]]<ref>{{cita|Strozzi
Secondo il Trattato di Lisbona, i seggi vengono assegnati a ciascuno Stato in base alla popolazione; il numero massimo di membri è fissato a 750 più il Presidente che non ha diritto di voto.<ref name="ENA composition"/><ref name="EP Members"/> I seggi vengono distribuiti in base alla "proporzionalità degressiva", vale a dire che più grande è lo stato più cittadini sono rappresentati da un singolo deputato. Di conseguenza, gli elettori maltesi e lussemburghesi hanno circa 10 volte più influenza per elettore rispetto ai cittadini dei sei grandi paesi. Fino al 2014, la Germania (80,9 milioni di abitanti) eleggeva parlamentari per 96 seggi (precedentemente 99), vale a dire un seggio per 843.000 abitanti. Malta (0,4 milioni di abitanti) aveva 6 seggi, ovvero uno per 70.000 abitanti.
Il nuovo sistema di attribuzione attuato nel quadro delle novità apportate con il trattato di Lisbona, compresa la modifica del numero di seggi prima delle elezioni, ha lo scopo di evitare la negoziazione del voto quando le proporzioni devono essere riviste per riflettere i cambiamenti demografici.<ref>{{Cita web|titolo= Distribution of EP seats: Constitutional Affairs Committee approvals proposal|data=2 ottobre 2007|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+IM-PRESS+20070927BRI10862+ITEM-002-EN+DOC+XML+V0//EN |accesso=7 agosto 2017|lingua=en}}</ref> I collegi elettorali vengono formati in base a questa ripartizione. Nei sei Stati membri dell'UE (Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Polonia e Regno Unito), il territorio nazionale viene suddiviso in un certo numero di elettori. Negli altri stati membri, l'intero paese forma un solo collegio, Tutti gli Stati membri hanno un sistema per l'elezione degli eurodeputati anche se ognuno adotta una procedura propria che stabilisce i requisiti di eleggibilità, le modalità di scrutinio, la presentazione delle candidature. L'unica cosa in comune è che dette elezioni devono tenersi contemporaneamente in tutto il territorio europeo tra il giovedì mattina e la domenica immediatamente successiva.<ref>{{cita|Strozzi
===Stipendi, rimborsi e immunità===
Prima del 2009, gli eurodeputati ricevevano lo stesso stipendio dei membri del proprio parlamento nazionale. Tuttavia, a partire da quella data è entrato in vigore un nuovo statuto, dopo anni di tentativi, che prevede per tutti loro una retribuzione mensile uguale che nel 2014 era pari a 8.020,53 euro ciascuno e soggetto all'imposta dell'Unione europea e che può anche essere tassato a livello nazionale. I deputati hanno diritto a una pensione, pagata dal Parlamento, a partire dai 63 anni di età. I deputati hanno altresì diritto ad alcune indennità per le spese di ufficio e di soggiorno nonché alle spese di viaggio basate sui costi effettivamente sostenuti.<ref>{{Cita web|titolo= About MEPs|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/meps/en/about-meps.html|accesso=27 novembre 2015}}</ref> Vengono, inoltre, concessi un certo numero di privilegi e di immunità. Per assicurare la loro libera circolazione verso e dal Parlamento, ad essi sono riconosciuti dai rispettivi stati gli stessi privilegi offerti agli alti funzionari che viaggiano all'estero e lo status di rappresentanti stranieri in visita. Quando si trovano nel loro stato, hanno tutte le immunità accordate ai parlamentari nazionali, mentre quando si trovano negli altri Stati membri hanno un'immunità alle detenzioni e dai procedimenti giudiziari. Tuttavia, l'immunità non può essere richiesta quando un membro viene trovato colpevole di un reato penale e, inoltre, il Parlamento ha il diritto di togliere l'immunità.<ref>{{cita|Strozzi
===Elezioni===
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[[File:European Parlament Hemicycle Bryssels, Belgium 2016 02.jpg|thumb|L'emiciclo di Bruxelles]]
Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico. Tutte le sue risoluzioni e discussioni sono pubblicate sulla [[Gazzetta ufficiale dell'Unione europea]].<ref>{{Cita web|titolo= The different types of document available on Europarl|editore=European Parliament|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061016212424/http://www.europarl.europa.eu/guide/search/docsearch_en.htm|dataarchivio=16 ottobre 2006|urlmorto=si|accesso=7 luglio 2007|lingua=en}}</ref> I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese (tornata) nella sede di [[Strasburgo]]. Alcune tornate supplementari di due giorni si svolgono a [[Bruxelles]].<ref>{{Cita web|titolo= European Parliament 2007 calendar of activities|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sed/doc/ext/hemicycle/PLAN_BRU.pdf|formato=PDF|accesso=14 settembre 2009|lingua=en }}</ref> Il Parlamento ha il potere di riunirsi senza essere convocato da un'altra autorità. Le sue riunioni sono parzialmente regolate dai trattati, altrimenti spetta al Parlamento stesso di stabilire il proprio "regolamento interno" (regolamento che disciplina il parlamento).<ref name=rules>{{Cita web|url=http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/AUTO/?uri=URISERV:o10000|titolo=EUR-Lex - o10000 - EN - EUR-Lex|lingua=en}}</ref><ref>{{cita|Strozzi
Gli eurodeputati si avvalgono della collaborazione del Segretariato del Parlamento e degli [[assistente parlamentare|assistenti parlamentari]]. Il Segretariato rappresenta per lo più un corpo tecnico, il cui personale ha spesso già servito presso altre istituzioni Europee ([[Commissione europea]], Segretariato Generale del [[Consiglio dell'Unione europea]], etc.). Esso ha formalmente sede a Lussemburgo, sebbene buona parte dei Direttorati Generali più importanti (Politica Interna, Politica Estera, etc.) sia di fatto ubicata a Bruxelles. Due settimane al mese sono invece riservate alle riunioni delle [[Commissioni del Parlamento europeo|commissioni parlamentari]] che si tengono sempre a Bruxelles. La settimana restante è dedicata alle riunioni dei singoli gruppi politici. La maggior parte dei deputati è iscritta a un gruppo politico: prima del voto della plenaria sulle relazioni preparate dalle commissioni parlamentari, i gruppi politici ne esaminano il contenuto e spesso presentano emendamenti. Le venti commissioni parlamentari preparano i lavori delle tornate del Parlamento. Le commissioni elaborano e approvano relazioni sulle proposte legislative e relazioni di iniziativa.
Durante le sessioni, i membri possono parlare solo dopo essere stati invitati a farlo dal presidente. Anche i membri del Consiglio o della Commissione possono partecipare e parlare nei dibattiti.<ref>{{Cita web|titolo= Rules of Procedure of the European Parliament. Rule 141: Calling speakers and content of speeches|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+RULES-EP+20070101+RULE-141+DOC+XML+V0//EN&language=EN&navigationBar=YES|accesso=12 giugno 2007 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|titolo= Rules of Procedure of the European Parliament. Rule 142: Allocation of speaking time|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+RULES-EP+20070101+RULE-142+DOC+XML+V0//EN&language=EN&navigationBar=YES|accesso=12 giugno 2007 |lingua=en}}</ref> In parte a causa della necessità della traduzione e in parte per la politica del consenso nella camera, i dibattiti tendono ad essere più tranquilli e cordiali rispetto, ad esempio, al [[sistema Westminster]].<ref>{{Cita web|cognome=Yeomans|nome=Chris|titolo=Democracy 1, Autocracy 0?|editore=Café Babel|data=2 novembre 2004|accesso=9 luglio 2007|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20050608053201/http://www.cafebabel.com/en/article.asp?T=A&Id=976|dataarchivio= 8 giugno 2005|urlmorto=si|lingua=en}}</ref> In generale, le votazioni vengono condotte per alzata di mano, tuttavia può essere richiesta una verifica tramite votazione elettronica.<ref>{{Cita web|titolo= Rules of Procedure of the European Parliament. Rule 164: Disputes on voting|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+RULES-EP+20070101+RULE-164+DOC+XML+V0//EN&language=EN&navigationBar=YES|accesso=12 giugno 2007|lingua=en }}</ref> In entrambi i casi, i voti dei deputati non vengono registrati anche se ciò avviene quando si tiene una votazione per appello nominale, un sistema necessario per le votazioni finali su una legislazione o anche ogni volta che un gruppo politico o 30 deputati lo richiedano. Si osserva che il numero di votazioni per appello nominale risulta aumentato con il tempo. In taluni casi è previsto anche un ballottaggio segreto (ad esempio, quando viene eletto il presidente).<ref>{{Cita web|titolo= How do MEPs vote?|editore=European Parliament|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?language=EN&type=IM-PRESS&reference=20060628STO09319&secondRef=0|data=28 giugno 2006|accesso=6 luglio 2007 |lingua=en}}</ref> Solitamente i voti non seguono un dibattito, ma piuttosto sono raggruppati con altre votazioni in occasioni specifiche, di solito a mezzogiorno di martedì, mercoledì o giovedì. Questo perché la lunghezza del voto è imprevedibile e può compromettere i dibattiti e gli incontri programmati nel corso della giornata.<ref name="Corbett 174">{{Cita|Corbett, Jacobs, Shackleton, 2007|p. 174}}.</ref>
[[File:Reuven Rivlin speaks in the European Parliament (2).jpg|left|thumb|[[Reuven Rivlin]] parla al Parlamento europeo.]]
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===Conferenza dei presidenti===
{{vedi anche|Conferenza dei presidenti (Parlamento europeo)}}
La conferenza dei presidenti è composta dal presidente del Parlamento europeo e dai presidenti dei [[Gruppi politici al Parlamento europeo|gruppi politici]].<ref name="ConferenzaPresidenti">{{cita|Strozzi
I presidenti dei gruppi politici possono farsi rappresentare da un altro membro del proprio gruppo. Alla riunioni partecipa inoltre, senza diritto di voto, un deputato [[Non Iscritti (Parlamento europeo)|non iscritto]], invitato dal presidente del Parlamento. La conferenza decide quando possibile per consenso; altrimenti si vota e il peso del voto dipende dal numero di deputati rappresentati.
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{{vedi anche|Commissioni del Parlamento europeo}}
[[File:Committee Room of the European Parliament in Brussels.jpg|thumb|left|La sala di una commissione]]
Le commissioni sono formate da gruppi ridotti di eurodeputati. Possono essere permanenti o temporanee. Le commissioni permanenti sono specializzate per materia ed hanno un ruolo fondamentale nella procedura legislativa ordinaria. Le commissioni temporanee possono essere speciali o di inchiesta.<ref>{{cita|Strozzi
Quando deve preparare una relazione relazione su una proposta legislativa o non legislativa (risposta a una consultazione della Commissione europea, risoluzione, ecc.) la commissione parlamentare elegge un relatore (''rapporteur'') perché faccia delle raccomandazioni, con l'aiuto dello staff della commissione e a volte di esperti esterni. Il relatore viene scelto da uno o dall'altro gruppo sulla base di un sistema di punti simile al [[metodo D'Hondt]]. Il documento prodotto del relatore viene discusso prima nella commissione parlamentare, e la relazione definitiva viene poi presentata alla plenaria. Il relatore gode di alcuni poteri procedurali particolari sia nella commissione che nella plenaria, e solitamente anche di maggiore visibilità mediatica.<ref>{{cita web
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Attraverso la funzione “ricerca” del sito si possono stabilire dei criteri per trovare i vari tipi di documenti. È anche possibile affinare la ricerca selezionando altri parametri quali la legislatura, l’anno, il tipo di procedura, i relatori o le commissioni responsabili.
La pagina di apertura dell’Osservatorio legislativo contiene la lista dei documenti più recenti: quelli che attendono di essere sottoposti al voto in plenaria; le ultime relazioni delle commissioni parlamentari e nuovi documenti delle commissioni non ancora affrontate al Parlamento europeo.<ref>{{cita|Melchior, 2017|p. 155}}.</ref>
== Sedi ==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Luciano Bardi|autore2=Piero Ignazi|titolo=Il parlamento europeo|editore=Il Mulino|edizione=2|anno=2004|isbn=978-88-15-09707-1|cid=Bardi
* {{cita libro|autore=Andrea Chiti Batelli|titolo=I poteri del Parlamento europeo|editore=Giuffrè|anno=1981|cid=Chiti Batelli, 1981|isbn=no}}
* {{Cita libro|cognome=Corbett|nome=Richard|autore2=Francis Jacobs|autore3=Michael Shackleton|titolo= The European Parliament|edizione=7|anno=2007|città=London|editore=John Harper|isbn=978-0-9551144-7-2|cid=Corbett, Jacobs, Shackleton, 2007|lingua=en}}
* {{Cita libro|cognome= Hoskyns |nome= Catherine |autore2=Michael Newman |titolo= Democratizing the European Union: Issues for the twenty-first Century (Perspectives on Democratization) |editore=Manchester University Press |anno= 2000 | isbn = 978-0-7190-5666-6 |lingua=en|cid=Hoskyns
* {{cita libro|autore=Sigrid Melchior|titolo=A Reporter's Guide to the EU|editore=Routledge|anno=2017|città=Londra e New York|p=155|ISBN=9781138678620|cid=Melchior, 2017|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Tom Reid|titolo=The United States of Europe|editore=[[Penguin Books]]|anno=2004|città=Londra|cid=Reid, 2004|isbn=0-14-102317-1|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Rockwell Schnabel |autore2=Francis Rocca | titolo = The Next Superpower?: the Rise of Europe and its Challenge to the United States | editore=Rowman & Littlefield|anno = 2005 | città=Oxford | isbn = 978-0-7425-4548-9|cid=Schnabel
* {{cita libro|autore=Girolamo Strozzi|autore2=Roberto Mastroianni|titolo=Diritto dell'Unione Europea. Parte istituzionale|editore=Giappichelli|edizione=7ª edizione|data=ottobre 2016|ISBN=978-88-921-0528-7|cid=Strozzi
== Voci correlate ==
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