Cartiere Burgo: differenze tra le versioni
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|forma societaria=Società per azioni
|data fondazione=1905
|luogo fondazione=[[Verzuolo]] ([[CN]])
|fondatori=Luigi Burgo
|nazione = ITA
|sede=[[
|persone chiave= *[[Alberto Marchi]] presidente
* [[Ignazio Capuano]] amministratore delegato
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}}
Le '''Cartiere Burgo''', dal 2007 '''Burgo Group''', è un'[[azienda cartaria]] fondata nel 1905 da [[Luigi Burgo]] e quotata in Borsa a Milano dal 1929 al 2001.
== Storia ==
Quando la fondò Luigi Burgo, poi diventato [[Senato del Regno|Senatore del Regno]], era un giovane ingegnere elettrotecnico che realizzò a [[Verzuolo]], in
Già nel [[1918]] la cartiera Burgo era una delle più importanti d'Italia
Nel [[secondo dopoguerra]]
Negli anni settanta, dopo l'incursione di [[Giovanni Fabbri]], definito dai giornali "il re della carta" prima del suo fallimento, l'azienda si trovò in difficoltà dal punto di vista proprietario costringendo [[Mediobanca]] ed [[Enrico Cuccia]] a promuovere nel [[1981]] un sindacato di controllo formato da nomi importanti dell'imprenditoria italiana: oltre a Mediobanca (azionista con una quota del 14%), ne fecero parte [[Pirelli]] con il 7,1%, [[Gemina]] (quindi gli [[Agnelli]]) con all'inizio il 2,99% per poi aumentare poco a poco, l'[[Italmobiliare]] di Giampiero Pesenti con l'1,7%, la Fineurop Gaic di [[Camillo Debenedetti]] con l'1,4% e le [[Generali]]. Di fatto la Burgo si trasformò in una public company.
La pesante crisi industriale del settore comporta importanti ristrutturazioni. Nel 2004 la Burgo è integrata nel gruppo cartario Marchi e si realizza perciò una concentrazione di 15 stabilimenti.▼
Nell seconda metà degli anni ottanta, con Lionello Adler presidente (sarà anche presidente della Comit privatizzata) e Giuseppe Lignana (classe 1937, esperienze alla Ceat, Union Cavi, Sirti) nel ruolo di amministratore delegato e direttore generale, Cuccia ebbe anche l'idea (ma il progetto rimase sulla carta e le trattative furono anche smentite) di dare vita ad una "grande Burgo" insieme al gruppo canadese Mac Millan Bhedel, il maggiore produttore di legname, cellulosa e carta del Nord America.<ref>''Repubblica.it'', 29 aprile 1994.</ref> Da lì a poco l'azienda entrò in crisi con una sovracapacità produttiva che portò ad avviare una guerra di sconti: nel [[1992]] il bilancio presentò una perdita record di136 miliardi di euro.
Il 9 febbraio 2013 lo stabilimento di [[Mantova]] ha chiuso i battenti, motivando tale scelta per via delle perdite di 1 milione di euro al mese.<ref>{{Cita news|autore=Valeria Dalcore|titolo=Chiude la storica cartiera Burgo. Dal 9 febbraio stop alle macchine|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/cartiere-burgo-chiude-storica-nervi-architetto-2113549487828.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=14|mese=gennaio|anno=2013}}</ref>▼
▲La pesante crisi industriale del settore
▲Il 9 febbraio [[2013]] lo stabilimento di [[Mantova]] ha chiuso i battenti, motivando tale scelta per via delle perdite di 1 milione di euro al mese.<ref>{{Cita news|autore=Valeria Dalcore|titolo=Chiude la storica cartiera Burgo. Dal 9 febbraio stop alle macchine|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/cartiere-burgo-chiude-storica-nervi-architetto-2113549487828.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=14|mese=gennaio|anno=2013}}</ref>
== Stabilimenti ==
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==Bibliografia==
* Parozzi-Beduschi ''Cartiera Burgo. Storie di operai, tecnici e imprenditori nella Mantova del Novecento'' Negretto Editore
* Pier Luigi Barrignani, ''Un secolo di carta. I primi cento anni della Burgo'', 1905-2005, Torino, Edizioni del Capricorno, 2005.
==Collegamenti esterni==
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