Cimitero monumentale di Poggioreale: differenze tra le versioni
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* cimitero di Soccavo
Questi cimiteri sono di epoca ottocentesca, al tempo appartenenti a comuni distinti (salvo quello di Fuorigrotta). Quasi tutti sono di proprietà del Comune di Napoli, l'unica eccezione è quello di Fuorigrotta che è privato, di proprietà della Curia di Pozzuoli. In realtà anche nei cimiteri comunali la maggior parte dei nicchiai sono di proprietà privata, riconducibili ad Arciconfraternite legate alla Curia di Napoli o a quella di Pozzuoli (cimitero di Pianura). Questa situazione anomala, con il Comune proprietario del suolo e le Arciconfraternite dei manufatti, genera enormi problemi di responsabilità in ordine alle spese di manutenzione delle parti comuni, con un contenzioso amministrativo che a partire dal 2008 si è aperto in seguito alla richiesta degli uffici comunali di una tariffa annua per ogni loculo, contestata e non corrisposta dalle Arciconfraternite. Il debito maturato a tutto il 2013 è stimato intorno ai 15 milioni di euro ma la cifra non può essere accertata
Il Presidente della Commissione di Indagine sui Cimiteri cittadini (attiva dal 2008 al 2011), il consigliere comunale Andrea Santoro, evidenziò nella sua relazione conclusiva che il rapporto complesso e conflittuale tra Comune e Curia fosse alla base dei principali problemi di gestione e di contrasto alle illegalità dei Cimiteri napoletani. Per ovviare il Comune di Napoli ha avviato, su sollecitazione dello stesso consigliere Andrea Santoro, l'ampliamento delle strutture comunali in sei cimiteri periferici divisi in due appalti diversi (Pianura, Soccavo e Barra; Chiaiano, Miano e S.Giovanni) mediante il ricorso al project financing e quindi a costo zero per le casse pubbliche.
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