Josyp Slipyj: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Primi anni di vita e formazione ===
Josyp
Il Dopo un breve incarico pastorale, nel [[1922]] divenne professore di [[teologia dogmatica]] presso il seminario di Santo Spirito a [[Leopoli]]. Nel [[1926]] divenne rettore del seminario e partecipò attivamente al suo sviluppo. Nel [[1923]] fondò la Società accademica teologica, della quale scrisse gli statuti e selezionò gli studiosi da ammettere. Nello stesso anno divenne redattore della rivista trimestrale di [[teologia]]. Il 14 aprile [[1929]] divenne il primo rettore dell'Accademia teologica di [[Leopoli]], l'istituto predecessore dell'[[Università cattolica ucraina]].
Nel [[1926]] divenne membro del consiglio di sorveglianza del Museo nazionale di [[Leopoli]] e nel [[1931]] vice presidente dell'Unione cattolica ucraina. A causa dei suoi meriti accademici e dello sviluppo attivo della vita culturale e religiosa ucraina
=== Occupazione sovietica e nazista ===
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Il 1° novembre [[1944]], con la morte di monsignor [[Andrej Szeptycki]], Slipyj gli succedette come [[Arcieparchia|arcieparca metropolita]] di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] e capo della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]].
Dopo che le truppe sovietiche riconquistarono [[Leopoli]], Slipyj venne arrestato la notte dell'11 aprile [[1945]] insieme ad altri vescovi dal [[Commissariato del popolo per gli affari interni]] con l'accusa di [[collaborazionismo]] con il [[regime nazista]]. Questo fu il primo passo nella progettata liquidazione della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] da parte delle autorità sovietiche.<ref>Bociurkiw,
A questo punto le autorità sovietiche convocarono forzatamente un gruppo di 216 sacerdoti e il 9 marzo [[1946]] nella cattedrale di San Giorgio venne aperto quello che passerà alla storia come [[sinodo di Leopoli]]. L'[[Unione di Brest]], la dichiarazione in cui la [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] entrò formalmente in comunione ecclesiastica con la [[Santa Sede]] venne
Come afferma Mykola Posivnych, Josyf Slipyj vide i suoi anni di prigionia come anni perduti. I migliori anni della sua vita in termini di produttività, Slipyj li dovette spendere tra criminali, investigatori e carcerieri.
Gli scritti elaborati da monsignor Slipyj in prigionia riuscirono comunque a circolare. Nel [[1957]] [[papa Pio XII]] gli inviò una lettera di congratulazioni per il 40° anniversario della sua ordinazione presbiterale. Questa venne però confiscata e per aver diffuso i suo testi monsignor Slipyj venne condannato ad altri sette anni di carcere.
=== Rilascio e arrivo a Roma ===
Il 23 gennaio [[1963]] l'amministrazione sovietica guidata da [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]] lo liberò a causa delle pressioni politiche esercitate da [[papa Giovanni XXIII]] e del presidente degli Stati Uniti [[John Fitzgerald Kennedy]]. Giunse a [[Roma]] il 9 febbraio [[1963]], in tempo per partecipare al [[Concilio Vaticano II]]. Prese residenza nella [[Città del Vaticano]].
A partire dal [[1963]] molti vescovi ucraini cominciarono ad attribuire a monsignor Slipyj il titolo di [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]]. Sia [[papa Paolo VI]] che i suoi successori rifiutarono però di riconoscerglielo per motivi ecumenici. Il 23 dicembre [[1963]] [[papa Paolo VI]] lo nominò [[arcivescovo maggiore]].
[[Papa Paolo VI]] lo elevò al rango di cardinale nel [[concistoro]] del 22 febbraio [[1965]]. Ricevette la
=== Riorganizzazione della vita della Chiesa greco-cattolica ucraina ===
Fin dal suo arrivo a [[Roma]] si sforzò di organizzare
Negli anni [[1968]], [[1970]], [[1973]] e [[1976]] visitò diversi paesi europei, americani, asiatici e l'[[Australia]] per rafforzare i legami con i fedeli ucraini della diaspora e per rinvigorire la vita religiosa della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] all'estero. Partecipò ai [[Congresso eucaristico|congressi eucaristici internazionali]] di [[Bombay]], [[Bogotà]] e [[Melbourne]].
Nel [[1977]] consacrò vescovi [[Stepan Chmil]], [[Ivan Choma]] e [[Ljubomyr Huzar]]. Le ordinazioni avvennero senza il mandata papale e fu un atto dimostrativo delle sue ambizioni patriarcali. Queste consacrazioni causarono molta inquietudine
Come arcivescovo maggiore convocò numerosi sinodi della sua Chiesa. I più significativi si svolsero nel [[1969]], nel [[1971]] e nel [[1973]]. Durante l'ultimo sinodo venne redatta la costituzione
A [[Roma]] acquistò e ricostruì la [[Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini|chiesa dei Santi Sergio e Bacco]]. Nelle pertinenze dell'edificio vennero fondati un museo e un ospizio. Nel settembre del [[1969]] venne portata a termine anche la costruzione della [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]]. In entrambe le chiese viene celebrata la [[divina liturgia]] secondo il [[rito bizantino]].
Rivitalizzò anche la società scientifica teologica ucraina in esilio e ripristinò la pubblicazione del periodico "Bohoslovia" nel [[1963]] e della rivista "Dzvony" nel [[1976]]. Nel [[1963]] organizzò la casa editrice accademica dell'[[Università cattolica ucraina a Roma]].
▲Parte della prima assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 29 settembre al 29 ottobre del [[1967]], alla prima assemblea straordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dall'11 al 28 ottobre del [[1969]] e alla seconda assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 6 novembre del [[1971]]. Il 17 febbraio [[1972]] compì 80 anni ed uscì dal novero dei cardinali elettori. In seguito partecipò alla terza assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 27 settembre al 26 ottobre del [[1974]]. alla quarta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 29 ottobre del [[1977]] e alla quinta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 26 settembre al 25 ottobre del [[1980]]. Il perdurante rifiuto di [[papa Paolo VI]] e di [[papa Giovanni Paolo II]] di riconoscergli il titolo patriarcale rese tese le relazioni.
=== Morte e funerale ===
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[[File:%D0%9A%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D0%B0_%D0%90%D1%80%D1%85%D1%96%D0%BA%D0%B0%D1%82%D0%B5%D0%B4%D1%80%D0%B0%D0%BB%D1%8C%D0%BD%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%A1%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%AE%D1%80%D0%B0._%D0%9F%D0%BE%D1%85%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%BD%D1%8F_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84%D0%B0_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%BE%D0%B3%D0%BE.jpg|thumb|right|La nuova tomba del cardinale nella cripta della cattedrale di San Giorgio a [[Leopoli]].]]
Morì nel suo appartamento all'[[Università cattolica ucraina a Roma|Università cattolica ucraina]] a [[Roma]] nella tarda mattinata di venerdì 7 settembre [[1984]] per una [[polmonite]]. Prima di partire per il suo viaggio apostolico in [[Canada]] [[papa Giovanni Paolo II]] visitò la sua [[camera ardente]] allestita presso la [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]]. Le esequie si tennero nello stesso edificio mercoledì 12 settembre e videro la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidati dal nuovo arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]. Il giorno successivo venne celebrata una liturgia pontificale solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti, dell'arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]], che pronunciò l'elogio funebre, di monsignor [[Miroslav Marusyn]], segretario della [[Congregazione per le Chiese orientali]], che parlò in italiano, e del cardinale [[Carlo Confalonieri]], decano del [[Collegio cardinalizio]] che in rappresentanza del papa pronunciò un'[[eulogia]] e impartì l'assoluzione finale. Erano presenti anche [[Yanoslav Stetsko]], leader dell'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini]], e [[Mykola Livytsky]], presidente del Consiglio nazionale ucraino, così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale
È in corso la causa per la sua [[beatificazione]].
== Interessi intellettuali ==
Nel suo lavoro di ricerca si concentrò sul ravvicinamento del pensiero di San [[Tommaso d'Aquino]] alle esigenze della teologia orientale. Scrisse una serie di opere dogmatiche sull'importanza della [[Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]], sull'origine dello [[Spirito Santo]] e sui [[sacramenti]]. Scrisse anche
== Onorificenze ==
[[File:Stamp of Ukraine s37.jpg|thumb|right|Francobollo a lui dedicato.]]▼
* Membro onorario della Società scientifica "Shevchenko" dal [[1964]].
* Membro dell'[[Accademia tiberina]] di [[Roma]] dal [[1965]].
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* In onore del centesimo anniversario della sua nascita vennero collocati un monumento (nel [[1992]]) e un busto commemorativo (nel [[1994]]) nella sua casa natale a [[Zazdrist']].
* Nel [[2004]] venne installato un monumento a lui dedicato davanti alla cattedrale greco-cattolica di [[Ternopil']]. Esso venne svelato e benedetto dal cardinale [[Ljubomyr Huzar]].
* Un bassorilievo con una targa commemorativa venne installato sulla parete laterale dell'
* Nel [[2005]] venne installata una targa commemorativa a [[Charkiv]]. Nel [[2010]] essa venne smantellata su ordine del consiglio locale per essere reinstallata nel [[2011]].
=== Musei ===
[[File:Muzei-Slipoho-15033096.jpg|thumb|right|Casa museo del cardinale.]]
* Nel [[1997]] venne inaugurato un museo a lui dedicato presso l'Accademia teologica di [[Leopoli]], oggi [[Università cattolica ucraina]].
* Nel [[1998]] venne inaugurato il complesso del museo memoriale "Patriarca Josyp Slipyj" nella sua casa natale a [[Zazdrist']].
=== Istituzioni ===
Gli sono intitolati sia il seminario dell'[[arcieparchia di Ternopil'-Zboriv]] a [[Velyka Berezovytsia]] che il collegio comunale di [[Ternopil']].
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=== Eventi commemorativi ===
▲[[File:Stamp of Ukraine s37.jpg|thumb|right|Francobollo a lui dedicato.]]
La [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] dedicò l'anno [[2002]] alla commemorazione del 110° anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. In questa occasione in luglio si svolse un pellegrinaggio a Zarvanytsia che vide la partecipazione di 200 000 pellegrini provenienti da varie parti dell'[[Ucraina]], dal [[Canada]] e dagli [[Stati Uniti d'America]].
Il 22 marzo [[2012]] il parlamento ucraino emise un ordine per commemorare il 120° anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. Il parlamento suggerì al governo di istituire un comitato organizzativo che sviluppasse un programma di eventi per onorare l'anniversario a livello statale. Il parlamento propose anche di ripubblicare le opere del cardinale, di organizzare una conferenza a [[Kiev]] sul tema "Il ruolo del patriarca Josyf Slipyj nella creazione dello stato ucraino e nella formazione dell'identità nazionale del popolo ucraino" e di avviare misure per preservare e restaurare gli oggetti legati alle attività del cardinale. La Banca nazionale d'Ucraina emise una moneta commemorativa della serie "ucraini
Per commemorare il 125° anniversario della sua nascita il consiglio regionale di [[Leopoli]] gli dedicò l'anno [[2017]].
== Nella cultura popolare ==
Sembra probabile che la storia del cardinale Slipyj abbia ispirato lo scrittore australiano [[Morris West]] per il romanzo ''[[Nei panni di Pietro]]''. Il protagonista dell'opera è Kiril Pavlovich Lakota,
Nonostante le somiglianze, non è chiaro in che misura [[Morris West]] si sia ispirato alla figura del cardinale Slipyj o a quella del vescovo [[Hryhorii Lakota]] (morto nel [[1950]] in un [[gulag]]) come modello
La novità di un papa ucraino al tempo della [[crisi dei missili di Cuba]] e della [[guerra fredda]] ebbe molto successo e il ''[[The New York Times|New York Times]]'' lo inserì nella lista dei [[best seller]]. Occupò anche la prima posizione nella classifica dei [[best seller]] della rivista ''[[Publishers Weekly]]''. Il successo del libro diede maggiore fama anche a monsignor Slipyj.
La versione cinematografica del romanzo, ''[[L'uomo venuto dal Kremlino]]'', nelle sale nel [[1968]], vide [[Anthony Quinn]] nei panni di papa Cirillo e [[Laurence Olivier]] in quelli del premier militare Piotr Ilyich Kamenev. Ricevette la nomina a due [[Premio Oscar|Premi Oscar]].
Alcuni considerano oggi ''[[Nei panni di Pietro]]'' come anticipatore di quindici anni dell'elezione a
== [[Genealogia episcopale]] ==
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