Storia dell'Associazione Sportiva Gubbio 1910: differenze tra le versioni
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La stagione successiva, però, la fiducia è d'obbligo e resa ancor più forte dagli arrivi del bomber Riccardo Belluomini (che si infortunerà presto e di fatto non scenderà quasi mai in campo) e del fantasista Massimo Campo. Ma il campionato racconterà tutta un'altra storia, con i rossoblù che chiudono il girone d'andata a 18 punti e assistono all'inconsueta decisione della dirigenza di esonerare Castellucci alla vigilia di [[Natale]], con [[Agatino Cuttone]] chiamato al suo posto. La mossa, almeno sul campo, sortisce l'effetto sperato e non a caso nel girone di ritorno la squadra raccoglie 25 punti, ottenendo la salvezza sul filo di lana ma chiudendo a soli 5 punti dai play-off.
In estate, però, si assiste a un piccolo ribaltone: Marco Fioriti diventa presidente, mentre Frasca passa la mano a Nario Cardini, ex DS della [[Associazione Calcio Sansovino|Sansovino]], protagonista poche settimane prima di un vivace battibecco al termine di una gara con [[Agatino Cuttone]]. E non a caso il ''feeling'' tra i due non sboccia, nemmeno dopo il fulminante avvio di campionato che spedisce il Gubbio in vetta dopo 8 giornate con 14 punti, grazie anche a 4 successi casalinghi. Ma il pessimo ruolino in trasferta alla lunga condiziona gli eugubini, e la caduta interna di dicembre con il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Boca Pietri Carpi|Boca San Lazzaro]] costa la panchina a [[Agatino Cuttone|Cuttone]]. Al suo posto arriva Alessio De Petrillo che vince all'esordio a [[Bellaria-Igea Marina|Bellaria]] ma non riesce a ottenere un effetto di lunga durata, tanto che la salvezza giunge ad appena 90' dal termine del campionato.
Così in estate, inevitabilmente, è tempo di cambiare di nuovo progetto. E l'uomo chiamato a risollevare le sorti del Gubbio è nientemeno che Alvaro Arcipreti, stimato direttore sportivo umbro, che per prima cosa rivoluzione la rosa cedendo 17 giocatori (tra cui le bandiere Giacometti e Lazzoni) acquistandone 15 (i più importanti sono Sandro Tatomir, [[Rocco Placentino]], Simone Farina e Alessandro Corallo). In panchina arriva a sorpresa [[Raimondo Marino]], ma a sorprendere negativamente è il disastroso avvio di stagione: il Gubbio perde le prime tre gare di campionato senza riuscire nemmeno a segnare un gol, e a metà settembre già tutto lo staff tecnico (compreso Arcipreti) rassegna le dimissioni. La società, in evidente difficoltà, richiama in panchina Alessandrini e a novembre affida la poltrona di diesse all'ex difensore Marco Bignone. In campionato, dopo essersi ritrovata con due soli punti dopo 6 gare, la squadra lentamente riacquista fiducia, anche grazie a qualche volto nuovo (tra gli altri Matteo Anania) che contribuisce alla risalita. Nel girone di ritorno il trend migliora a vista d'occhio e con tre successi nelle ultime tre giornate (contro [[Real Castelnuovo|Castelnuovo]], [[Bassano Virtus 55 Soccer Team|Bassano]] e [[Viterbese]]) i rossoblù strappano il ''pass'' per la salvezza diretta, con Corallo capocannoniere con 15 reti.
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