Napoli: differenze tra le versioni
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|Superficie =117.27
|Note superficie = [http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7/UT/systemPrint Il comune] comunedinapoli.it
|Abitanti =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-3-2017
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}}
'''Napoli''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈnapoli/|it}}<ref>{{Dipi|Napoli}}</ref> {{Link audio|It-Napoli.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Nàpule'' in [[Lingua napoletana|napoletano]], pronuncia {{IPA|[ˈnɑːpulə]|nap}} o {{IPA|[ˈnɑːpələ]|nap}}) è una [[Città d'Italia|città italiana]] di
Fondata dai [[Cuma]]ni nell'[[VIII secolo a.C.]], fu tra le città più importanti della ''[[Magna Grecia|Magna Græcia]]''<ref>[http://whc.unesco.org/en/list/726 Unesco.org]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=FPChAwAAQBAJ&pg=PA28&lpg=PA28&dq=Neapolis+magna+grecia+atenese+osco&source=bl&ots=KGelJ8TxQj&sig=QD5y8y54l9ek5PTCknUmvzbbF6M&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi2qZ7wv4PTAhWEVywKHbw9D5gQ6AEIODAD#v=onepage&q=Neapolis%20magna%20grecia%20atenese%20osco&f=false L'egemonia di Neapolis nel mondo osco-campano, pag. 28-29]</ref>, grazie al rapporto privilegiato con [[Atene]]<ref>[https://books.google.it/books?id=e1jm7kUzoGEC&pg=PA304&lpg=PA304&dq=Neapolis+Pericle&source=bl&ots=oSa-Vju2o4&sig=SjCRxhvC0I4QMX6cDvj5f2uCu2Q&hl=it&ei=fCVlTvieBc6d-wbz2on8Ag&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEYQ6AEwBg#v=onepage&q=Neapolis%20Pericle&f=false "Il tornio, la nave e le terre lontane: ceramografi attici in Magna Grecia nella seconda metà del V secolo. Rotte e vie di distribuzione", pag. 301 e 302]</ref>, ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti<ref name=Rosi>{{cita|Rosi}}.</ref> tanto da diventare il centro della [[Epicureismo|filosofia epicurea]] in Italia. Dopo il crollo dell'[[Impero romano d'Occidente|Impero romano]], nell'[[VIII secolo]] la città formò un [[Ducato di Napoli|ducato autonomo]] indipendente dall'[[Impero bizantino]]; in seguito, dal [[XIII secolo]] e per circa seicento anni, fu capitale del [[Regno di Napoli]]. Divenuta capitale del [[Regno delle Due Sicilie]] sotto i [[Borbone di Napoli|Borbone]], ebbe un intenso periodo di sviluppo socioeconomico culminato in una serie di primati civili e tecnologici<ref>{{Cita|De Crescenzo||GDC}}.</ref><ref>Michele Vocino (2007) Primati del Regno di Napoli - Ordinamenti - Risorse naturali Attività industriali prima dell'Unità d'Italia. Napoli, Grimaldi & C.</ref> tra cui la costruzione della [[Ferrovia Napoli-Portici|prima ferrovia in Italia]].<ref>{{Cita|Gamboni||AGPN}}.</ref><ref>Lucio Militano (2013) Le ferrovie delle Due Sicilie, Editoriale Il Giglio, 2013</ref> Dopo l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] soffrì di un sensibile declino<ref>Gaetano Salvemini (1955) Scritti sulla questione meridionale, 1896-1955, Einaudi, p. 115.</ref> esteso anche a tutto il [[Italia Meridionale|sud Italia]].<ref>{{cita web|url=http://www.deiricchi.it/index.php?docnum=144|titolo=La nascita del Regno d'Italia e l'impoverimento del Sud|editore=Dei Ricchi.it|data=29 settembre 2003|accesso=28 gennaio 2011}}</ref><ref>{{Cita|Cafiero||SCCC}}.</ref> Per motivi storici, sociali, culturali, economici, artistici, politici ed ambientali è stata, dall'[[evo antico]] sino ai giorni nostri, una delle città cardine d'[[Civiltà occidentale|Occidente]].<ref>Città [[Magna Grecia|magnogreca]] di fondamentale importanza per i traffici mediterranei e per l'entroterra italico, grazie al rapporto privilegiato con [[Atene]] (il porto di Neapolis è una delle cause scatenanti delle [[guerre sannitiche]]); caduta sotto l'influenza romana, in età repubblicana è una [https://books.google.it/books?id=ed_D9cnb_m0C&pg=PA58&lpg=PA58&dq=civilt%C3%A0+mediterraneo+neapolis+ptoenza+marittima&source=bl&ots=HFQXjMpO7n&sig=qQqWqWNBS0XSmTngmZAgJk98CTE&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiatonu7LnVAhVpDsAKHZt8AM4Q6AEILzAA#v=onepage&q=civilt%C3%A0%20mediterraneo%20neapolis%20ptoenza%20marittima&f=false potenza marittima] mentre in piena età imperiale è un rilevante centro culturale ove studiano [[Virgilio]] e [[Orazio]], riuscendo tuttavia a mantenere la propria identità essenzialmente greca ([http://www.treccani.it/enciclopedia/napoli_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ Treccani.it]); nel V secolo d.C. è il principale porto della costa tirrenica (vedi fortificazioni di [[Valentiniano III]]) e in età altomedievale ritorna un importante centro del mondo occidentale (sede di nove monasteri urbani nel VI secolo, seconda in [[Italia]] solo dopo [[Roma]], vicecapitale dell'[[Esarcato di Ravenna]] sotto [[Costante II]], città guida nella celebre [[battaglia di Ostia]]); l'influenza culturale della Napoli ducale determinò l'ascesa normanna nel sud Italia ([http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/arte_e_cultura/2009/3-novembre-2009/franco-cardini-incanta-auditorium-raiangio-aragona-nasce-grande-capitale--1601949162710.shtml Franco Cardini, storico specializzato sul Medioevo]); sede della prima università statale e laica d'Occidente; sede della potente dinastia angioina per 200 anni; sede ufficiale del papato sotto [[papa Celestino V]]; [[Corona d'Aragona|capitale mediterranea]] sotto gli aragonesi; lo stravolgimento geopolitico del continente europeo provocato dalla marcia su Napoli di [[Carlo VIII]] (Silvio Biancardi, ''La chimera di Carlo VIII'', Interlinea editori 2009); prima città d'Occidente per numero di abitanti nel XVI secolo; la Napoli antesignana del [[Risorgimento]] sotto [[Gioacchino Murat]] ([http://www.treccani.it/enciclopedia/gioacchino-napoleone-murat-re-di-napoli_(Dizionario-Biografico)/ Treccani.it]); la Napoli dei Borbone, della cultura umanistico-rinascimentale (vedi [[Accademia Pontaniana]]), dell'Illuminismo ([[Gaetano Filangieri]] fece da ispirazione agli artefici della [[rivoluzione francese]] e nacquero l'economia e il diritto moderno), la vivacità culturale a Napoli nella [[Belle Époque]], la Napoli fascista e della [[marcia su Roma]], la Napoli delle [[quattro giornate di Napoli|quattro giornate]] e numerosi altri aspetti.</ref>
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