Basilica di San Lorenzo Maggiore: differenze tra le versioni
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Negli anni successivi la basilica fu protagonista di importanti eventi storici per la città ed il regno più in generale: [[san Ludovico da Tolosa]], rinunziatario al trono del padre [[Carlo II d'Angiò]], a beneficio del fratello [[Roberto d'Angiò]], fu infatti consacrato sacerdote in questa basilica. Altra consacrazione celebre fu quella di Felice Peretti, vescovo di [[Sant'Agata de' Goti]], il futuro [[papa Sisto V]].
Nel 1343 soggiornò nel convento [[Francesco Petrarca]], come egli stesso documentò in una lettera all'amico [[Giovanni Colonna (cardinale XIV secolo)|Giovanni Colonna]], descrivendogli il maremoto che il 25 novembre colpì la città, mentre [[Giovanni Boccaccio]] pare che qui si innamorò di Fiammetta, la bella Maria d'Aquino, figlia del re [[Roberto d'Angiò]], sua musa ispiratrice, dopo averla vista nella basilica durante la messa del sabato santo del 1334.<ref name=T200/>
A partire dal XVI secolo la basilica è stata oggetto di numerosi rimaneggiamenti dovuti anche ai danni dei [[terremoto|terremoti]] o ai fatti storici che colpirono la città ed il convento; il chiostro divenne infatti deposito di armi dei [[viceré di Napoli|Viceré]] spagnoli e nel 1547 il campanile fu posto sotto assedio dal popolo nella rivolta contro [[Pedro Álvarez de Toledo|Pedro de Toledo]]. Altri eventi si ebbero poi anche nel secolo successivo, come nel 1647 quando i seguaci di [[Masaniello]] presero d'assalto la torre campanaria utilizzandola come avamposto di artiglieria contro gli spagnoli. I lavori di adeguamento, ad opera di architetti locali, previdero in questo secolo e nel XVIII rifacimenti [[Architettura barocca|barocchi]], i quali interessarono in particolar modo la facciata della chiesa che fu totalmente rifatta nel 1742.
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