Maybach Exelero: differenze tra le versioni

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== Il contesto ==
La storia della ''Exelero'' affonda le sue radici nel lontano [[1938]], quando la Casa tedesca approntò un prototipo di [[berlinetta]] aerodinamica allo scopo di collaudare un nuovo modello di pneumatici ad alte prestazioni fabbricato all'epoca dalla [[Fulda Tyres]], la nota Casa produttrice di pneumatici per autovetture e altri mezzi di trasporto. La partnership tra i due marchi, così stretta all'epoca, tornò più vivida che mai quasi settant'anni dopo, e precisamente nel 2005, quandodopo che la Maybach, era tornata in attività, tre anni prima, con la produzione della sua super-ammiraglia, la [[Maybach W240|57]].
 
La volontà, da parte della ''Fulda'', di testare e promuovere il suo ultimo pneumatico ad alte prestazioni, fu alla base della rinnovata collaborazione tra quest'ultima e la Maybach stessa. Cominciò così un nuovo progetto destinato alla realizzazione di un nuovo prototipo sperimentale. Per quanto riguarda le linee della nuova vettura, esse nacquero dalla collaborazione fra il Politecnico di Design di [[Pforzheim]] e il Centro Stile della [[Daimler (azienda)|DaimlerChrysler]], cui il marchio Maybach è appartenuto fino allo scisma tra Daimler e [[Chrysler]] e alla successiva nascita della [[Daimler (azienda)|Daimler AG]] (a partire da tale evento, sarebbe stata proprio la Daimler AG a detenere il marchio Maybach). Da tale collaborazione scaturì un corpo vettura assai profilato, imponente ma non per questo poco filante; anzi, i suoi 5,89 metri di lunghezza erano decisamente ben dissimulati, grazie anche agli enormi cerchi in lega da ben 23 [[pollice (unità di misura)|pollici]] con pneumatici 315/25 ZR23. Si trattava di una [[coupé]] a due posti dalle linee aggressive e spigolose, il cui assemblaggio venne affidato alla carrozzeria [[Stola (azienda)|Stola]] di [[Torino]].