Pompei (comune): differenze tra le versioni

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Allo scoppio della [[guerra sociale]] Pompei fu ostile a Roma: nell'89 a.C. [[Lucio Cornelio Silla|Silla]], dopo aver fatto capitolare Stabia, partì alla volta di Pompei, che tentò una strenua difesa rinforzando le mura cittadine e avvalendosi dell'aiuto di un gruppo di celti capitanati da Lucio Cluenzio. Ogni tentativo di resistenza risultò vano e la città cadde ma, grazie all'appartenenza alla lega nucerina, ottenne la cittadinanza romana e fu inserita nella ''[[Gens Menenia]]''.
 
Nell'80 a.C. entrò definitivamente nell'orbita di Roma e Silla vi trasferì un gruppo di veterani nella ''Colonia Venerea Pompeianorum Sillana''. [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] ricorda la [[Zuffa fra Pompeiani e Nocerini|rissa tra Nucerini e Pompeiani]] del 59 d.C. nell'[[anfiteatroAnfiteatro romano di Pompei]], che spinse i consoli a proibire per dieci anni ogni forma di spettacolo gladiatorio<ref>Tacito, ''Annales'', XIV.17</ref>.
 
Nel 79 d.C. Pompei fu interessata dall'[[Eruzione del Vesuvio del 79|eruzione del Vesuvio]], che la seppellì sotto una coltre di materiali piroclastici di altezza variabile dai cinque ai sette metri, determinandone la fine. Al momento dell'eruzione molti edifici erano in fase di ricostruzione a causa del [[terremoto di Pompei del 62|sisma del 62]].