Colonialismo: differenze tra le versioni

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L’imperatrice [[Cixi]] e la nobiltà erano contrari alla modernizzazione e occidentalizzazione del paese, ma non erano in grado di opposi. La situazione generò la rivolta “xenofoba” dei [[Rivolta dei Boxer|boxer]] (1899-1901); sconfitta da una coalizione internazionale, la Cina si trovò ancora più sottomessa. La vera e propria occupazione militare si ebbe solo nel periodo tra le due guerre, ad opera dell'[[Impero giapponese|imperialismo giapponese]].
 
== Argomenti contro e a favore ==
I collaboratori del colonialismo argomentano che il governo coloniale beneficia i colonizzati sviluppando l'infrastruttura economica e politica necessaria per la modernizzazione e la [[democrazia]]. Essi indicano ex colonie come [[Stati Uniti d'America]], [[Canada]], [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Hong Kong]] e [[Singapore]], come esempi di successi post-coloniali. Queste nazioni comunque, non rappresentano il corso normale del colonialismo, in quanto si tratta di società coloniali o di città [[commercio|commerciali]].
 
I teorici della dipendenza come [[Andre Gunder Frank]], comunque, pensano che il colonialismo in realtà porta ad un trasferimento netto di ricchezza dai colonizzati ai partigiani, e inibisce uno sviluppo [[economia|economico]] di successo.
 
I critici post-colonialisti come [[Frantz Fanon]] sostengono che il colonialismo arreca un danno politico, psicologico e morale anche ai colonizzatori. Similmente [[Aimé Césaire]] sosteneva che il colonialismo ha abbruttito e decivilizzato i colonizzatori, tanto da piantare i semi del nazismo, il quale non ha fatto altro che applicare contro gli Europei gli stessi metodi che gli Europei avevano usato nel resto del mondo<ref>Aimé Césaire, ''Discorso sul colonialismo'', 1950</ref>.
 
L'attivista [[politica]] [[india]]na [[Arundhati Roy]] disse che dibattere i pro e i contro del colonialismo/imperialismo «''è un po' come dibattere i pro e i contro dello [[stupro]]''».
 
I critici del [[neocolonialismo]] vedono questo fenomeno come la continuazione del dominio e sfruttamento delle stesse nazioni con mezzi differenti (ma spesso in realtà sostengono con i medesimi mezzi). {{CN|Il neocolonialismo sostanzialmente è stata una teoria creata per ragioni politiche ma con scarsissimo fondamento nella realtà storica.}} I paesi afroasiatici divenuti indipendenti furono quasi tutti governati da dittature anche molto sanguinarie, che perseguitarono le minoranze etniche, fra le quali gli europei residenti. Gran parte di questi nuovi stati imposero restrizioni al commercio e agli investimenti, sia da parte dei propri cittadini sia da parte di stranieri. Numerose furono le imprese straniere degli ex paesi dominatori o di altre nazioni confiscate senza alcun indennizzo. In pratica divennero stati chiusi e molti ritengono che tali paesi si siano impoveriti rispetto al periodo precedente, al riguardo si può leggere quanto scritto da Paul Johnson.
 
== Il rapporto con il cattolicesimo ==