Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci [[antibiotico|antibiotici]] e, talvolta, [[Antivirale|antivirali]]. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di [[corticosteroidi]] per prevenire i danni derivanti dalla risposta [[Infiammazione|infiammatoria]].<ref name="IDSA" /><ref name="NEJM" /> Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come [[sordità]], [[epilessia]], [[idrocefalo]] e deficit cognitivi.<ref name="Lancet" /><ref name="NEJM" /> Alcune forme di meningite, come quelle causate da [[meningococchi]], ''[[Haemophilus influenzae]]'' di tipo B, [[pneumococco|pneumococchi]] o da virus della [[parotite]], possono essere prevenute con le apposite [[vaccinazioni]].<ref name="Lancet" />
Pizza a mammata
== Epidemiologia e cenni storici ==
Zoccoli
[[File:Anton Weichselbaum.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Anton Weichselbaum]], che nel 1887 descrisse il [[meningococco]].]]
Alcuni autori suggeriscono che già [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] potrebbe essersi reso conto dell'esistenza della meningite,<ref name=Attia/> e sembra che il meningismo fosse già noto ai medici di epoca pre-[[Rinascimento|rinascimentale]] come [[Avicenna]].<ref name=Walker>{{Cita libro |autore=Arthur Earl Walker, Edward R. Laws, George B. Udvarhelyi |titolo=The Genesis of Neuroscience |url=http://books.google.com/?id=UaSaRzw8gYEC&pg=PP1 |anno=1998 |editore=Thieme|isbn=1-879284-62-6|pagine=219–21 |capitolo=Infections and inflammatory involvement of the CNS}}</ref> La descrizione della [[meningite tubercolare]], allora chiamata "idropisia nel cervello" (cioè accumulo di liquidi sierosi nell'[[encefalo]]), è spesso attribuita al medico di [[Edimburgo]] Sir [[Robert Whytt]] e a uno scritto apparso postumo nel 1768. Tuttavia il legame con la ''tubercolosi'' e il suo agente patogeno non fu riconosciuto fino al [[XIX secolo|secolo successivo]].<ref name=Walker/><ref>{{Cita libro | autore=Whytt R | titolo=Observations on the Dropsy in the Brain | anno=1768 | città=Edinburgh | editore=J. Balfour}}</ref>
Sembra che l'[[epidemia]] di meningite sia un fenomeno relativamente recente.<ref name=Greenwood>{{Cita pubblicazione |autore=Greenwood B |titolo=100 years of epidemic meningitis in West Africa – has anything changed? |rivista=Tropical Medicine & International health: TM & IH |volume=11 |numero=6 |pp=773–80 |anno=2006 |mese=giugno|pmid=16771997 |doi=10.1111/j.1365-3156.2006.01639.x |url=http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/118598775/HTMLSTART}}</ref> Il primo focolaio epidemico di una certa importanza fu registrato a [[Ginevra]] nel 1805.<ref name=Greenwood/><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Vieusseux G | anno=1806 | titolo=Memoire sur la maladie qui regnéà Geneve au printemps de 1805 | rivista=Journal de Médecine, de Chirurgie et de Pharmacologie (Bruxelles) | volume=11 | pp=50–53 }}</ref> In seguito sono state descritte molte altre epidemie in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti]], mentre la prima segnalazione di un'epidemia in [[Africa]] è del 1840. Nel corso del [[XX secolo]] le epidemie africane sono divenute molto più comuni, a partire da una grande epidemia che colpì la [[Nigeria]] e il [[Ghana]] tra il 1905 e il 1908.<ref name=Greenwood/>
Il primo rapporto relativo a un'infezione batterica come causa di meningite si ebbe per merito del [[batteriologo]] [[Austriaci|austriaco]] [[Anton Weichselbaum]] che nel 1887 descrisse il meningococco.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Weichselbaum A | titolo=Ueber die Aetiologie der akuten Meningitis cerebro-spinalis | rivista=Fortschrift der Medizin | anno=1887 | volume=5 | pp=573–583 }}</ref> I primi studi erano unanimi nel riportare un'elevata [[mortalità]] da meningite, con punte oltre il 90%.
Nel 1906 lo scienziato [[statunitense]] [[Simon Flexner]] sviluppò un approccio terapeutico a partire da un antisiero (un siero contenente [[anticorpi]] specifici e ottenuto dal sangue di animali precedentemente inoculati con [[antigeni]] specifici della meningite) prodotto dai [[Equus caballus|cavalli]]. Il trattamento ebbe successo e la mortalità per la forma meningococcica della malattia fu marcatamente ridotta.<ref name="pmid19867668">{{Cita pubblicazione | cognome = Flexner | nome = S. | titolo = The results of the serum treatment in thirteen hundred cases of epidemic meningitis. | rivista = J Exp Med | volume = 17 | numero = 5 | pp = 553-76 | mese=maggio| anno = 1913 | pmid = 19867668 }}</ref><ref name="pmid15509815">{{Cita pubblicazione | cognome = Swartz | nome = MN. | titolo = Bacterial meningitis--a view of the past 90 years. | rivista = N Engl J Med | volume = 351 | numero = 18 | pp = 1826-8 | mese=ottobre| anno = 2004 | doi = 10.1056/NEJMp048246 | pmid = 15509815 }}</ref>
Nel 1944, la [[penicillina]] era considerata molto efficace nel trattare la meningite<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Rosenberg DH, Arling PA | titolo=Penicillin in the treatment of meningitis | rivista=JAMA | anno=1944 | volume=125 | pp=1011–1017 }} reproduced in {{Cita pubblicazione |autore=Rosenberg DH, Arling PA |titolo=Penicillin in the treatment of meningitis |rivista=JAMA |volume=251 |numero=14 |pp=1870–6 |anno=1984 |mese=aprile|pmid=6366279 |doi=10.1001/jama.251.14.1870}}</ref> e, con l'introduzione dei [[vaccino|vaccini]] alla fine del XX secolo, si è avuto un netto calo di casi dovuti all'agente patogeno ''[[Haemophilus]]''.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Peltola H |titolo=Worldwide Haemophilus influenzae type b disease at the beginning of the 21st century: global analysis of the disease burden 25 years after the use of the polysaccharide vaccine and a decade after the advent of conjugates |rivista=Clinical Microbiology Reviews |volume=13 |numero=2 |pp=302–17 |anno=2000 |mese=aprile|pmid=10756001 |pmc=100154 |doi=10.1128/CMR.13.2.302-317.2000|url=http://cmr.asm.org/cgi/content/full/13/2/302}}</ref> Nel [[2002]] è stato evidenziato come il trattamento con [[steroide|steroidi]] potrebbe migliorare la prognosi della meningite batterica.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=de Gans J, van de Beek D |titolo=Dexamethasone in adults with bacterial meningitis |rivista=[[New England Journal of Medicine|The New England Journal of Medicine]] |volume=347 |numero=20 |pp=1549–56 |anno=2002 |mese=novembre|pmid=12432041 |doi=10.1056/NEJMoa021334 |url=http://content.nejm.org/cgi/content/full/347/20/1549}}</ref><ref name=CochraneDex>{{Cita pubblicazione |autore=van de Beek D, de Gans J, McIntyre P, Prasad K |titolo=Corticosteroids for acute bacterial meningitis |rivista=Cochrane Database of Systematic Reviews (Online) |numero=1 |pp=CD004405 |anno=2007 |pmid=17253505 |doi=10.1002/14651858.CD004405.pub2}}</ref><ref name=Swartz>{{Cita pubblicazione |autore=Swartz MN |titolo=Bacterial meningitis—a view of the past 90 years |rivista=The New England Journal of Medicine |volume=351 |numero=18 |pp=1826–28 |anno=2004 |mese=ottobre|pmid=15509815 |doi=10.1056/NEJMp048246}}</ref>
=== Epidemiologia ===
{{Vedi anche|Epidemiologia della meningite in Italia}}
[[File:Meningitis-Epidemics-World-Map.png|upright=1.4|thumb|Mappa del rischio epidemico relativo alla meningite meningococca.<br />
{{legend|#FF0000|Fascia meningitica africana}}<br />
{{legend|#E08040|Zona epidemica}}<br />
{{legend|#C0C0C0|Casi sporadici}}]]
Anche se la meningite è una malattia soggetta a obbligo di denuncia in molti paesi, l'esatto [[Incidenza (epidemiologia)|tasso di incidenza]] non è noto.<ref name=LoganMacMahon>{{Cita pubblicazione |autore=Logan SA, MacMahon E |titolo=Viral meningitis |rivista=BMJ (Clinical research ed.) |volume=336 |numero=7634 |pp=36–40 |anno=2008 |mese=gennaio|pmid=18174598 |doi=10.1136/bmj.39409.673657.AE |pmc=2174764}}</ref> Nei paesi occidentali la meningite batterica si verifica in circa 3 persone su {{formatnum:100000}} ogni anno. Lo studio sulla popolazione ha dimostrato che la meningite virale è la forma più comune, pari a 10,9 per {{formatnum:100000}} persone e si verifica più spesso in estate. In [[Brasile]] il tasso di meningite batterica è più elevato, 45,8 per {{formatnum:100000}} ogni anno.<ref name=Attia>{{Cita pubblicazione |autore=Attia J, Hatala R, Cook DJ, Wong JG |titolo=The rational clinical examination. Does this adult patient have acute meningitis? |rivista=[[Journal of the American Medical Association|JAMA]] |volume=282 |numero=2 |pp=175–81 |anno=1999 |mese=luglio|pmid=10411200 |doi=10.1001/jama.282.2.175 }}</ref> L'[[Africa subsahariana]] è stata colpita da grandi epidemie di meningite meningococcica per oltre un secolo<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Lapeyssonnie L |titolo=Cerebrospinal meningitis in Africa |rivista=Bulletin of the World Health Organization |volume=28 |pp=SUPPL:1–114 |anno=1963 |pmid=14259333 |pmc=2554630}}</ref> e questo andamento l'ha portata a essere identificata come la "fascia della meningite":<ref>{{cita|Goldsmith|p. 16|cg}}.</ref> le [[epidemia|epidemie]] si verificano in genere durante la stagione secca (da dicembre a giugno) e un'ondata epidemica può durare due o tre anni; i casi si riducono drasticamente durante la [[stagione delle piogge]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Greenwood B |titolo=Manson Lecture. Meningococcal meningitis in Africa |rivista=Trans. R. Soc. Trop. Med. Hyg. |volume=93 |numero=4 |pp=341–53 |anno=1999 |pmid=10674069 }}</ref> In questa regione il tasso di meningite registra livelli elevatissimi, pari 100-800 casi annui ogni {{formatnum:100000}} persone. La zona è anche estremamente arretrata dal punto di vista della possibilità di accesso alle cure sanitarie. La più grande epidemia mai registrata nella storia ha colpito l'intera regione subsahariana nel 1996-1997, causando oltre {{formatnum:250000}} casi e {{formatnum:25000}} morti.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=WHO|titolo=Detecting meningococcal meningitis epidemics in highly-endemic African countries |rivista=Weekly Epidemiological Record |volume=78 |numero=33 |pp=294–6 |anno=2003 |formato=PDF | url=http://www.who.int/wer/2003/en/wer7833.pdf |pmid=14509123 }}</ref>
La meningite meningococcica si presenta in forma epidemica in zone dove molte persone sono costrette a convivere per la prima volta. È ciò che accade nelle caserme durante il [[servizio militare]] obbligatorio di leva, richiami per esercitazioni oppure nel corso di mobilitazioni, nei campus universitari<ref name=Lancet>{{Cita pubblicazione |autore=Sáez-Llorens X, McCracken GH |titolo=Bacterial meningitis in children |rivista=Lancet |volume=361 |numero=9375 |pp=2139–48 |anno=2003 |mese=giugno|pmid=12826449 |doi=10.1016/S0140-6736(03)13693-8}}</ref> e in corso di pellegrinaggi annuali, tra cui il [[pellegrinaggio]] islamico alla [[Mecca]] denominato [[Hajj]].<ref name=WilderSmith>{{Cita pubblicazione |autore=Wilder-Smith A |titolo=Meningococcal vaccine in travelers |rivista=Current Opinion in Infectious Diseases |volume=20 |numero=5 |pp=454–60 |anno=2007 |mese=ottobre|pmid=17762777 |doi=10.1097/QCO.0b013e3282a64700}}</ref> Anche se non si è ancora ben compreso il modello seguito dai cicli di epidemia in Africa, sono diversi i fattori che sono stati chiamati in causa per lo sviluppo di epidemie nella fascia della meningite. Essi includono: condizioni mediche (suscettibilità immunologica della popolazione), condizioni demografiche (viaggi e spostamenti di popolazione di grandi dimensioni), condizioni socio-economiche (le condizioni di vita con sovraffollamento e povertà), condizioni [[clima]]tiche ([[siccità]] e [[tempesta di sabbia|tempeste di sabbia]]) e le infezioni concomitanti (infezioni respiratorie acute).<ref name=WHO1998>{{Cita libro | autore=World Health Organization | titolo=Control of epidemic meningococcal disease, practical guidelines, 2nd edition, WHO/EMC/BA/98 | anno=1998 | volume=3 | pagine=1–83 | formato=PDF | url=http://www.who.int/csr/resources/publications/meningitis/whoemcbac983.pdf}}</ref>
Ci sono differenze significative nella distribuzione locale delle cause di meningite batterica. Per esempio, mentre la ''Neisseria meningitidis'' di gruppo B e C colpisce prevalentemente in [[Europa]], il gruppo A si trova in [[Asia]] e continua a predominare in [[Africa]], dove causa la maggior parte delle grandi epidemie di meningite, che rappresentano circa l'80% di 85% dei casi documentati di meningite meningococcica a livello mondiale.<ref name=WHO1998/>
== Eziologia ==
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