Cinquecentina: differenze tra le versioni

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Dai torchi uscivano libri di differenti tipologie: testi antichi di [[diritto]], libri di [[medicina]], [[messale|messali]] finemente decorati e [[libro liturgico|libri liturgici]], classici della [[letteratura latina]], testi universitari, opuscoli d'occasione, fogli volanti con [[notizia|notizie]] di attualità o contenenti [[preghiera|preghiere]], libri rari ristampati e testi sui più vari argomenti, sia in [[lingua latina|latino]] che in [[Lingua volgare|volgare]].
 
Le [[tiratura|tirature]] andavanovariavano dalle poche centinaia di copie sino ad alcune migliaia (celebre il caso dei ''Colloquia'' di [[Erasmo da Rotterdam|Erasmo]] la cui terza edizione stampata nel [[1522]] da [[Johann Froben|Froben]] vendette 24.000 esemplari);<ref>P. Rossi, ''La Memoria del sapere: forme di conservazione e strutture organizzative dall'antichità a tremilaogg''i, Roma, Laterza, 1988, p. 142.</ref> il trend, rispetto al secolo precedente, è comunque di un generale aumento quantitativo, necessario agli editori per ammortizzare i costi fissi.<ref>H.J. Martin, ''Pour une histoire du livre (XVe-XVIIIe siècles). Cinq conférences'', Napoli, Bibliopolis, ed1987, oltre13-14.</ref> Nel corso del [[XVI secolo]] furono dati alle stampe in Europa, secondo una stima verosimilmente in difetto, oltre 217.000 titoli.<ref>J.L. van Zanden, E. Buringh, ''Charting the "Rise of the West": Manuscripts and Printed Books in Europe, a Long-Term Perspective from the Sixth through the Eighteenth Centuries'', <<Journal of Economic History>> 69, 2 (2009), pp. 409-445: 417 (tab. 2).</ref>
 
== Bibliografia ==