Edmund Calamy il Vecchio: differenze tra le versioni

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Nel [[1643]] scrisse un'antologia popolare della [[Bibbia]] dal titolo ''Souldier's Pocket Bible'', indirizzata specificatamente alle truppe della ''[[New Model Army]]''<ref>http://www.ccel.org/s/schaff/encyc/encyc02/htm/iv.vi.xxi.htm</ref>. Nel [[1647]] collaborò alla stesura del Catechismo dell'Assemblea e nel [[1648]] fu nominato predicatore della chiesa londinese di [[St Benet Fink]]. Nel [[1649]] si oppose pubblicamente all'arresto ed alla decapitazione di [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]] e sotto il governo del [[Commonwealth of England]] visse in disparte senza prendere posizione alcuna. Quando [[Oliver Cromwell]] progettò di sciogliere il [[Rump Parliament]] per istituire il suo [[Lord Protettore|Protettorato]], invitò i ''Divines'' considerati più influenti a Londra, tra i quali era Calamy, il quale rispose che se Cromwell avesse sciolto il Parlamento, nove persone su dieci si sarebbero ribellate a questa scelta.<br>
Nel [[1659]] si schierò pubblicamente per il ritorno di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]] sul trono inglese, e a tal proposito predicò pubblicamente per promuovere questa iniziativa al cospetto del Parlamento il giorno precedente alla votazione per il ritorno del re, invitando il [[George Monck, I duca di Albemarle|Generale Monk]] a prendere il potere per ristabilire l'ordine<ref>Erasmus Middleton, ''Evangelical Biography: Being a Complete and Fruitful Account of the Lives ... & Happy Deaths of Eminent Christians : who Have Shone with Distinguished Lustre'', 1807, p. 461</ref>e fu uno degli inviati del Parlamento in [[Olanda]] per perorare al sovrano in esilio il suo ritorno in patria.<br>
Nel giugno del [[1660]], dopo la [[Restaurazione inglese|Restaurazione]], il re Carlo II lo nominò tra i cappellani della corona, e gli offrì il vescovato di [[Coventry e Lichfield]], che tuttavia Calamy rifiutò. A seguito dell'[[Atto di uniformità del 1662]] emanato dal [[Parlamento inglese]], Calamy venne espulso dalla sua funzione di [[ministro di culto]], a causa della sua posizione [[nonconformismo|nonconformista]] che continuò a professare pubblicamente. Il [[27 agosto]] [[1662]] recitò il suo ultimo sermone in quanto ministro della chiesa di St Mary Aldermanbury<ref>Biographia Britannica: Or, The Lives of the Most Eminent Persons who Have Flourished in Great Britain and Ireland, from the Earliest Ages, Down to the Present Times, 1748, Volume 2, pag. 1105</ref>, tre giorni dopo presentò una petizione al re Carlo II, nella quale chiedeva di poter continuare ad esercitare la sua funzione di ministro del culto, che venne firmata da gran parte del clero londinese, ma essa, nonostante il favore del sovrano, non venne accolta. Il [[28 dicembre]] [[1662]], Calamy, che continuava a frequentare privatamente la propria parrocchia, tornò sul pulpito, incoraggiato dalla maggior parte dei suoi fedeli, e tenne un sermone estemporaneo sui mali del tempo, in aperta disobbedienza della legge.
 
==Note==