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[[File:Riunione FGCI.jpg|miniatura|200x200px|Milano, raduno della FGCI primi anni "60]]
Nato da padre, tecnico delle ferrovie, di cultura [[Laico|laica]], e da madre cattolica, coniugato nel 1964 con tre figli. fino da giovanissimo percepisce come ingiusti diversi aspetti della [[società]] e per questo entra, nel [[1956]], nella [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI,]] e pochi mesi dopo nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
Egli si pose all'opposizione della [[Destalinizzazione|destalinizzazone]] ed delle teoria della [[via pacifica al socialismo]]; nel 1962 favorì la presa di posizione critica della FGCI di Milano alla linea togliattiana di riavvicinamento a [[Tito]]. Nel dicembre1962, quando la relazione del delegato cinese al X congresso del PCI, che contestava le dichiarazioni ufficiali di questo partito sulla coesistenza pacifica e sulla destalizzazione, non fu pubblicata sull'Unità, Pesce, insieme ad altri, ne fece una pubblicazione che distribuì, al teatro Smeraldo in occasione di un discorso di [[Palmiro Togliatti]]. Nel [[1963]] fu invitato dal [[Partito Comunista Cinese]], per i festeggiamenti del 1° ottobre, anniversario della fondazione della [[Repubblica popolare Cinese|Repubblica Popolare Cinese]], in quanto espressione del dissenso nascente nel PCI<ref>{{Cita libro|titolo=Roberto Niccolai, Parlando di rivoluzioni. Citato pag. 99}}</ref>. Queste sue posizioni ebbero delle reazioni all'interno della federazione comunista di [[Milano]] e "gli fu imposto un aut-aut" in nome del [[centralismo democratico]], ed al suo rifiuto di cambiare posizioni fu radiato dal PCI poche settimane dopo il suo ritorno dalla [[Cina]]<ref>{{Cita libro|autore=Roberto Niccolai|titolo=Parlando di rivoluzioni|anno=1998|editore=Centro di Documentazione Pistoia Editrice|città=pistoia|p=99|pp=|cid=Roberto Niccolai, Parlando|ISBN=8885641709}}</ref>.
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