Matilde di Canossa: differenze tra le versioni
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Il '''padre [[Bonifacio di Canossa|Bonifacio]]''', era l'ultimo discendente della potente famiglia Canossiana, erede diretto dell'avo [[Adalberto Atto]] (o [[Attone]]), il capostipite della famiglia degli Attoni (o Attonidi).
Il Casato dei Canossa basava i suoi poteri non su concessioni, politiche o Imperiali, di territori e castelli, ma dai diritti conquistati e dalle consistenti proprieta' ''Allodiali'', cioe' private, della famiglia. Avevano ampliato i propri beni principalmete attraverso l'acquisto di terre o alla permuta di beni (ad esempio un castello in cambio di un villaggio) cercando di cedere beni sparsi in favore della creazione di un nucleo di proprieta' di notevole entita', ma anche all'oculata gestione dei matrimoni: i Canossa indirizzavano i propri membri giovani a matrimoni con discendenti di famiglie poste su un gradino sociale sempre superiore (come ad esempio tra [[Adalberto Atto]] ed [[Ildegarda]]). Oltretutto i Canossiani erano completamente inseriti nel sistema che procurava cariche ecclesiastiche in cambio di denaro (esistevano vere e proprie ''Tariffe'' che richiedevano investimenti di alte cifre) ed essere alla direzione di una diocesi, essere a capo di una canonica, di un monastero o di una pieve era fonte di notevoli guadagni e ricchezze. I Canossa erano anche un esperti ''gestori'' di proprieta' altrui, spesso signori o ecclesiastici lontani demandavano la gestione di castelli e cittadine che spesso non tornavano mai in possesso dei proprietari ma continuavano a far parte del patrimonio dei Canossa. Alcuni contratti stipulati da Bonifacio prevedevano la ''precaria'' cioe' un'occupazione di 3 generazioni in cambio di altri beni ma in seguito
==L'infanzia==
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